68. Pov di Harry
E' stato difficilisimo non fermare Amy, mentre mi raccontava il suo vissuto terribile.
L'ho spronata io a parlarmene, lo so, ma in certi punti in particolare ho sentito dentro di me un'angoscia così grande da non riuscire quasi più ad ascoltare.
Sono felice, però, che me ne abbia parlato.
Non so se l'avrebbe mai fatto, ma sono felice di come sia andata.
Vorrei farle capire quanto io ci tenga a noi.
Vorrei sapesse che sono pazzo di lei e che per niente al mondo potrei farla soffrire.
La amo, la amo talmente tanto, che non so cosa fare adesso.
Se la baciassi, potrebbe sembrare un gesto un po' troppo superficiale, considerando ciò che mi ha appena detto.
Se restassi immobile affianco a lei sarebbe come se non mi importasse nulla delle sue parole.
Mi limito ad un abbraccio sincero.
E il cuore mi suggerisce di stringerla ancora di più a me.
"Ne sei uscita, Amy. Ora devi solo dimenticare!"
Le porgo un fazzoletto pulito e, mentre si soffia il naso, penso a quanto sia esageratamente bella.
Ha trascorso l'ultimo quarto d'ora a piangere, ma, nonostante ciò, è di una bellezza infinita.
Mi guarda un attimo, si avvicina a me e sfiora le mie labbra con le sue.
La amo.
La amo così talmente tanto, che sento che è con lei che vorrei trascorrere la mia vita.
"Ti amo, Amy!" le dico sottovoce.
Ho bisogno che lo sappia e so che lei ha bisogno di saperlo.
Mi guarda negli occhi e, nella profondità del suo sguardo, riesco a vedere la sua anima limpida e sincera.
Si siede sul mio grembo e, dal modo in cui mi bacia, capisco che vuole andare oltre..
Amy è tosta!
Nella sua fragilità, ha un cuore tanto forte da saper superare tutto.
Anche le cose più difficili.
Mi bacia come se non potesse farne a meno, e rispondo ai suoi baci con la stessa delicatezza con cui ci si prende cura di un fiore.
Ma la desidero.
La desidero così tanto, da sentire ogni cellula del mio corpo bramare per ogni parte di lei.
I nostri sguardi si incrociano ed Amy posa il volto tra i miei capelli, mentre preme con forza il suo ventre sul mio.
"Harry!" mi sussurra.
"Amy!" replico io.
"Ho bisogno di te!"
Inizia a ondeggiare su di me con più insistenza e sento che non so resisterle.
Le sfilo con decisione la felpa e la maglia in un'unica volta e, quando rimane in reggiseno, è lei a toglierselo con un gesto talmente tanto sensuale che mi eccita più di qualsiasi altra cosa.
I suoi seni sodi e ben definiti richiamano le mie mani.
Quando la tocco, Amy sospira di piacere e i suoi capezzoli si inturgidiscono subito.
Inizio a leccare intorno all'aoreola di un seno e sento il suo gusto dolce impossessarsi di me.
Non ne ho mai abbastanza di lei.
Più le sto vicino e più sento di averne bisogno.
I suoi gemiti riempono la stanza, mentre con due dita la accarezzo tra le gambe.
Si mette più comoda, per sentire più piacere e, quando inizia a sfregarsi su di me sempre più velocemente, sento che la devo fermare.
Tolgo le dita da dove le avevo appoggiate e le sorrido nella penombra della stanza, mentre mi guarda confusa.
"Vieni con me!" le dico e, quando ci alziamo dal divano, la prendo per mano e l'accompagno in camera mia.
Chiudo la porta e accendo la lampada che è appoggiata alla scrivania.
Mi tolgo i jeans e i boxer, mentre lei si sfila i leggins e li lancia per terra.
La mia maglia raggiunge i suoi pantaloni e la raggiungo un secondo dopo, senza riuscire a toglierle gli occhi di dosso.
Amy è già sul letto ed io, dopo essermi sdraiato sopra di lei, inizio a leccarle le labbra con la lingua.
Poi scendo lungo il collo, raggiungo i seni e gioco un po' con i suoi capezzoli.
Arrivo fino all'ombelico, ma non mi soffermo a lungo, perchè Amy allarga le gambe e incurva leggermente la schiena, invitandomi a scendere ancora più giù.
Con la mano sulle sue mutandine capisco che è eccitata e, quando gliele sfilo, rimango qualche istante ad ammirarla in tutta la sua bellezza.
Capisco che è impaziente, perchè posa una mano sulla mia testa e la spinge in giù, verso il punto che le dà più piacere.
Giocherello un po' con il suo clitoride e i suoi sospiri mi inebriano.
Ha un sapore che mi fa impazzire e, più passo la lingua su di lei, più sento che è ciò che desideravo dal primo momento in cui l'ho vista.
Aumento il movimento della lingua e, capendo che le sta piacendo, continuo finchè non geme a causa del suo piacere che esplode nella mia bocca.
Mi pulisco le labbra col dorso della mano, e mi avvicino al suo volto.
Desidero penetrarla, ma quando cerco il preservativo nei jeans gettati alla rinfusa accanto a noi, Amy mi ferma e mi sorride.
Mi volta con la schiena sul letto e scende rapidamente in mezzo alle mie gambe, circondando il mio pene con le sue labbra.
E' bravissima.
Sembra nata per farlo.
Arrivo quasi al culmine del piacere, quando Amy si stacca da me e sfila il preservativo dal suo involucro, infilandomelo subito dopo.
Poi si siede sul mio corpo nudo, facendosi penetrare.
Mentre si muove su di me, premo una mano sul suo seno, e l'altra sul suo sedere.
E' perfetta.
E' perfetta nei suoi movimenti, nei suoi gemiti, nei suoi sospiri.
E' perfetta quando prende l'iniziativa e mi fa impazzire il modo in cui lo fa.
Geme sempre di più, ed io ripeto il suo nome tra i miei sospiri.
Le accarezzo il clitoride, mentre la penetro e da qui sdraiato riesco a vedere ogni cosa.
Vedo i suoi seni, i suoi fianchi, le mie dita su di lei e il desiderio che prova nel prendermi fino in fondo.
Sento il suo piacere esplodere intorno al mio pene e, un attimo dopo, vengo insieme a lei.
Si sdraia, sfinita, su di me e i nostri corpi respirano all'unisono.
Le sistemo i capelli dietro la schiena.
"E' stato splendido!" le sussurro dolcemente.
Lei si scosta dal mio corpo e si sdraia di fronte a me, accavallando le gambe tra le mie.
"Harry, giura che non mi lascerai mai!" sembra lo dica implorandomi ed io non posso fare altro che rassicurarla.
"Non ti lascerò mai, Amy!"
Amy mi sorride e poi, rilassata, chiude gli occhi.
"Ti amo, piccola!" le dico e, quando riapre gli occhi per guardarmi, penso che se tra cent'anni mi chiedessero qual'è stato il momento più bello di tutta la mia vita, racconterei di questi istanti.
"Ti amo anche io, Styles!"
Amy si addormenta nel giro di pochi secondi ed io resto qui ad ammirarla.
La accarezzo dolcemente lungo i fianchi, per poi avvicinarmi di più a lei con lo solo scopo di abbracciarla, facendo attenzione a non svegliarla.
Mi chiedo come farebbero i poeti senza una luna da ammirare e a cui dedicare i versi più belli.
E poi mi chiedo come farei io, a stare senza Amy.
Non potrei.
Non ne sarei più capace.
Ho trascorso ventidue anni della mia vita senza sapere nulla della sua esistenza, è vero.
Ma ora che so che esiste al mondo una creatura così meravigliosa, sento che, oramai, senza di lei potrei anche morire.
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