41
Scendo dal treno e Lisa mi aspetta al binario con un sorriso a trentadue denti.
Per ciò che riguarda me, invece, sembra che io abbia appena partecipato ad un incontro di box da quanto sono a pezzi.
Ho trascorso le ultime ore della notte sveglia, e a nulla è servita la musica al massimo del volume nelle mie orecchie.
I pensieri si intrecciavano continuamente gli uni con gli altri, facendomi sprofondare nella sofferenza totale.
Sono uscita di casa per raggiungere la stazione con mio papà, dopo aver salutato mia mamma e Ty, ed Harry non c'era più.
"Ciao amore!" urla Lisa venendomi incontro a braccia aperte.
Io la raggiungo, mi accoccolo tra le sue braccia e non riesco a non piangere.
Piango a dirotto e non riesco a trattenere i singhiozzi.
"Ehi tesoro, così mi angosci!" mi sussurra all'orecchio, mentre io non riesco nemmeno a parlare.
E' da ieri che trattengo tutto.
Ed ora sento che non ce la posso più fare.
"Calmati, Amy. Mi stai facendo preoccupare!" dice, staccandomi da sè e guardandomi negli occhi.
"C'è Lou qui fuori che ci aspetta- mi dice- andiamo a casa, ok?"
Io annuisco, sentendo male allo stomaco.
E' così che ci si sente, quando una persona a cui vuoi bene ti ferisce.
Lo stomaco ti si contrae quasi a farti male. E non puoi fare altro che aspettare che passi.
Solo quando lo vedo, mi rendo conto che Lisa è venuta a prendermi con Lou.
Me l'ha detto in stazione, ma non ci ho dato alcun peso in quel momento.
Lo saluto, accennando un mezzo sorriso, mentre prende le mie valigie e mi aiuta a caricarle in macchina.
Noto che guarda preoccupato Lisa, che gli fa cenno di no con la testa.
Non ho voglia di parlare.
Non ho voglia di niente.
Vorrei solo che questi giorni non fossero mai esistiti nella storia della mia vita.
Il silenzio nell'abitacolo è quasi assordante e ogni tanto Lisa si volta verso di me per vedere come sto.
Durante il breve tragitto mando un messaggio a mia mamma *sono arrivata. ci sentiamo stasera*
Così, in questo modo, non mi stresserà la vita, almeno fino a dopo cena.
Chiudo gli occhi, per cercare di tenere a bada il mal di testa che mi tartassa le tempie e li riapro solo quando sento Lisa dire "Grazie mille, Lou"
Appena apro gli occhi vedo che siamo davanti al viale che porta alla nostra palazzina e scendo dall'auto controvoglia.
Lou scende con me e Lisa, lasciando la macchina con il motore acceso.
"Ehi, piccola!"
Io gli sorrido, per tranquilizzarlo.
Ma ho gli occhi che bruciano e so di avere tutto il rimmel colato.
"Grazie, Lou!" gli dico, dandogli un bacino veloce ed entrando nel portone con le mie due borse sulle spalle.
"Lascia fare a me" mi dice Lisa, mentre iniziamo a salire le scale.
Le porgo le mie borse e la ringrazio.
Entriamo in casa, e mi sdraio sul divano, sfinita.
"Mi sa che dobbiamo parlare!" mi dice,mentre si siede vicino a me ed allunga le mie gambe sulle sue.
Io poso un braccio sugli occhi, ma lo levo subito, non appena l'immagine di Harry che mi sorride mi appare davanti.
"E' tutto un casino!" esclamo, mentre lei mi osserva comprensiva.
"Non so cosa sia successo, ma sono qui per ascoltarti."
La guardo per istanti che sembrano un eternità.
"Non ne ho voglia, Lisa!" dico, mentre mi metto a sedere e prendo il telecomando in mano per accendere la televisione.
"Ti trovo disperata tra le lacrime, e non vuoi dirmi perchè?" mi chiede.
"Esattamente!" rispondo, mentre faccio zapping, guardando le immagini che appaiono sullo schermo, ma senza vederle veramente.
"come vuoi!" mi dice, arrendevole.
Lascio su un canale di televendite.
Non me ne frega niente di guardare telefilm sdolcinati, telegiornali drammatici o scene di vampiri fighissimi che combattono tra di loro.
Una televendita và più che bene.
Lisa prende l'acetone che tiene nel cassetto del tavolino e con un po' di cotone inizia a levarsi lo smalto dalle unghie delle mani.
La guardo storta, mentre l'odore sgradevole di quel cazzo di liquido trasparente mi penetra nelle narici.
Le squilla il telefono per un po', raggiunge la sua borsetta di Calvin Klein e risponde, con un'espressione preoccupata.
"Harry?" dice, mentre io la guardo.
"si è arrivata! Si si tutto bene. Ma cosa è successo?"
Io prendo un vecchio scontrino dal mobiletto che sta vicino al divano e, mentre Harry gli sta dicendo qualcosa, con una penna quasi scarica scrivo *digli di andarsene a cagare*
Lisa legge ciò che ho appena scritto e mi guarda sgranando gli occhi.
Io la guardo duramente, e abbasso il volume della televisione per sentire cosa le sta raccontando quello stronzo.
Ma non riesco a capire niente, quindi mi alzo e metto l'orecchio vicino allo smartphone di Lisa.
"Quindi è successo un casino. Ti prego, Lisa, digli di chiamarmi!"
Io mi allontano scocciata, risedendomi sul divano.
"Ok, ok, tranquillo....Ciao Harry!"
Quando Lisa riaggancia, posa il suo telefono sul bracciolo del divano e resta in piedi davanti a me.
"Quindi, cosa significa tutto questo?" mi chiede severa.
"Non significa un bel niente!" rispondo io, imitando il suo tono di voce.
"amy, ti prego- mi dice, addolcendosi un po', mentre si siede di nuovo vicino a me.
Io guardo fissa davanti a me.
"Non ti sentirai meglio fino a che non ne parlerai con qualcuno!"
Io affondo il viso tra le mie mani e mi sfrego leggermente la fronte, cercando di trovare una via di fuga da tutta questa situazione di merda.
Ma non la trovo e, così, decido di raccontarle ogni cosa.
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io e Lisa trascorriamo la successiva ora e mezza con me che le racconto ciò che è successo in questi giorni con Harry e lei che mi guarda emozionata, come se le stessi raccontando che ho conosciuto un cantante famoso e che l'ho fatto letteralmente cadere ai miei piedi.
Non ho più lacrime. le ho tutte versate dal binario abbracciata a Lisa.
Quindi racconto ogni cosa con un tono monotono e senza troppo trasporto.
fase 1: incazzatura. passata
Fase 2: depressione- passata
Fase 3: passività- iniziata
mentre mi ascolta, Lisa sobbalza, sospira, ridacchia.
Finisco di raccontare a Lisa la storia dei sassolini sul vetro e, invece di trovare conforto e parole d'astio nei confronti di Harry, trovo solo giustificazioni per il suo comportamento di merda in generale.
"E perchè, scusa, tu non sei andata a parlargli?" mi chiede, mentre io non posso credere alle mie orecchie.
"Secondo te, perchè?" le chiedo.
"Magari ti voleva dire che lascia quella cretina!"
"Tu ci credi?"
"Si, perchè no. Era davvero preoccupato quando mi ha chiamato prima!"
Faccio spallucce e lei continua.
"Dovevi dargli modo di spiegarti tutto. Magari davvero, hai fatto tutto questo casino per nulla!"
"Non credo proprio!"
"Da come mi hai raccontato, era bello preso da te in questi giornI"
Lisa cerca di convincermi del contrario, ma sono sicura che se Harry avesse avuto il pensiero di lasciare Summer, mi avrebbe detto che aveva cambiato idea sul fatto di rimanere una settimana in più dai suoi o, per lo meno, avrebbe potuto trovare una scusa per non farsi raggiungere da Summer.
"Ricordati che è bravissimo a prendersi gioco della gente!" la avverto.
Noto per un attimo Lisa ridere tra sè e sè.
"Te sei pazza!Cosa c'è ora?" le chiedo cambiando discorso, non capendo cosa ci trovi di divertente in tutta questa situazione.
"Mi stavo chiedendo.... a letto com'è?" mi chiede.
"cosa?"
"Si, dicevo...a letto, com'è?" continua, sempre più divertita
Io penso per un attimo agli istanti vissuti con Harry in casetta.
Penso ai suoi baci.
Alle sue carezze.
Ai suoi gemiti.
Al mio piacere intenso.
"Niente di che!" rispondo, non molto convinta.
"Ok! è un Dio!" esclama lei, saltando con il sedere sul divano.
Io la guardo, interrogativa.
"Se dici che non è niente di che è solo perchè ora sei incazzata con lui! Dai! ammettilo che è bravissssimo!" dice, emozionata.
Io sorrido, mentre le tiro un cuscino in faccia.
"Smettila" le dico.
"Ahhh ho fatto centro allora!" continua Lisa, schernendomi.
"Come rompi le palle, cretina!" esclamo, recuperando il cuscino per terra e lanciandoglielo di nuovo addosso.
Lei continua a ridere, mentre adesso tocca a me chiederle di Lou.
"Come mai, invece, te sei venuta con Lou in stazione?"
Lisa si mette di nuovo comoda sul divano e sorride.
"Perchè si è offerto di accompagnarmi!"
"ah, capisco.- dico io, un po' sollevata dal fatto di non parlare più di me ed Harry- E a letto...com'è?" le chiedo prendendola alla sprovvista.
"Si- continuo io, divertita dalla sua espressione- intendo...a letto com'è?"
Lisa mi guarda come se fossi la persona più stronza del mondo, poi ci pensa su un attimo.
"E' stre-pi-to-so!" dice, buttandosi con la schiena indietro sul divano.
Io rido, e ride anche lei.
E' felice, e lo vedo dal suo sguardo, mentre inizia a raccontarmi di Lou e di questi due giorni trascorsi con lui.
Vorrei poter essere anche io felice come lei, in questo momento.
Vorrei non aver mai conosciuto Harry Styles ma, allo stesso tempo, vorrei poter dire che incontrarlo è stata la cosa più bella della mia vita.
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