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"E' stato tutto bellissimo, grazie!" dice valery a Suor Virginia, abbracciandola.

"grazie a voi, che Dio vi benedica!" risponde la mia suorina preferita, commossa.

Harry ed adam ci raggiungono nel grande salone.

Harry ha gli abiti impolverati e con i capelli così scompigliati è davvero sexy.

"Hai finito tesoro?" gli chiede sua mamma.

"Si, ed è bellissima!" risponde il bimbo, al posto suo.

Adam prende la mano di Suor Virginia e tutti andiamo a vedere il lavoro di Harry.

La cameretta è montata perfettamente.

e Adam salta sul suo letto felicissimo.

"hai visto? Mia ogni tanto fa la dispettosa e dice le cose senza pensare!"

esclama Suor Virginia, felice quanto il bambino.

Adam batte le manine e tutti ridiamo, mentre Mark  dà una pacca sulla spalla.di Harry 

Ci avviamo verso l'uscita.

E' quasi il tramonto e domani mattina ho il treno prestissimo.

Potrei anche fermarmi un giorno in più, ma ho promesso a Lisa di tornare a casa domani, per dedicare un giorno intero solo a noi due.

Abbraccio Suor Virginia, che si commuove di nuovo.

"Fai la brava, Amy, mi raccomando." io la bacio su una guancia e la stringo ancora più forte.

Mentre gli altri salutano la Suora e gli educatori, mi inginocchio davanti ad Adam.

"Ciao, Adam!" lo saluto.

Si avvicina a me e mi dice all'orecchio "Ha detto Harry di dirti che sei bellissima!"

io guardo Harry affianco a lui.

Mi sta sorridendo ed io ricambio il suo sorriso.

Avrei voglia di baciarlo, abbracciarlo ma non importa.

Abbiamo tutto il tempo di questo mondo.

Gli passo vicino e mentre gli altri non ci guardano, Harry mi dà un bacio furtivo sul collo.

Mentre Suor Virginia chude il grande portone, ci avviamo insieme agli Styles alle auto.

Mark si rivolge a Valery.

"E' davvero un bel posto!"

"Si e i bimbi sono meravigliosi!".

Mark continua"Potremmo portare Summer a conoscere Suor Virginia la prossima settimana. Andrebbero molto d'accordo!"

Io guardo Harry con un'espressione di dolore sul viso.

Lui è in evidente imbarazzo e non mi guarda.

Resta zitto davanti alla proposta del padre.

"Ma certo tesoro, che bella idea!- interviene Valery- e magari poi potremmo portarla a vedere la casetta sull'albero dallo zio!"

Mia mamma, che non si fa i cazzi suoi, chiede "Summer?" mentre io continuo a camminare, facendo l'indifferente.

"Si, Summer è la fidanzata di Harry e verrà dopodomani per una settimana!"

"Che carini!" dice mia mamma, senza accorgersi minimamente del mio stato d'animo in questo momento.

Harry continua a stare in silenzio e gli conviene.

"Devo aiutare mio papà in un lavoro!" mi ha raccontato, quando mi diceva che si fermava in città un'altra settimana.

Ed io che ci sono cascata come una stupida, nella sua trappola.

Mi sento quasi svenire in questo momento.

Ho bisogno di sedermi e basta.

Saluto frettolosamente Valery, Mark e Jake, mentre non degno Harry nemmeno di uno sguardo.

Entro in macchina che mio papà e mia mamma chiacchierano allegri con Valery e suo marito.

Vedo Harry con la coda dell'occhio avvicinarsi al mio finestrino.

Guardo fisso davanti a me.

Harry bussa contro il vetro.

Io lo guardo con tutta la rabbia che sento in questo momento e lui capisce.

Mamma e papà, insieme a Ty salgono finalmente in macchina e partiamo.

Ci allontaniamo da tutto.

Ma non riesco ad allontanarmi da Harry.

Appoggio la testa al finestrino e cerco di trattenere le lacrime.

Sapevo che non aveva lasciato Summer. Non ancora.

Ma speravo lo facesse.

Invece scopro che trascorrerà tutta la prossima settimana insieme a lei, dopo avermi illuso per due giorni interi.

Credevo fosse sincero.

Pensavo che il vero Harry fosse quello che ho imparato ad amare

In realtà era solo una montagna di bugie.

Arriviamo davanti a casa che nemmeno me ne accorgo.

Mi chiudo in camera mia senza dire una parola.

E' difficile pensare che la felicità di stamattina venga cancellata così in meno di dieci ore.

Mi sdraio sul mio letto e guardo il soffitto.

Mi tornano in mente le parole di Niall riguardo alla mia storia con Harry.

Aveva ragione.

Cazzo, se aveva ragione.

prendo il cellulare in mano e apro la cartella dei messaggi.

Tengo premuto sopra la chat condivisa con Harry.

*Eliminare tutti i messaggi?*

Schiaccio sullo schermo *Ok*

*Messaggi eliminati*

Tante parole campate in aria.

Tante frasi dette così per dire.

Le sue, non le mie.

Sento suonare il campanello e mia mamma dire "Oh, che piacere! Si te la chiamo subito!"

Sbuffo, girandomi verso il muro.

Mia mamma bussa alla porta per poi entrare.

"Amy, tesoro!"sussurra.

"Che c'è?" chiedo in modo arrogante.

"C'è Harry Styles che ti vorrebbe salutare!" mi dice, come se fosse la cosa più normale del mondo.

"Digli che non ci sono!"

"Perchè fai così? Cosa è successo?" chiede sedendosi vicino a me.

"Niente, è che mi sta letteralmente sul cazzo!"

"Amy!" mi riprende mia madre, ma non sa che questo "cazzo" detto così, alla fine della frase  non significa niente in confronto a tutto ciò che vorrei urlare in questo momento.

Io non le rispondo e resto immobile.

"Ok, tesoro- riprende lei- gli dirò che sei uscita e non me lo ricordavo."

"Grazie!" rispondo, con una voce flebile.

Sento mia madre chiudere la porta della mia camera e scendere le scale.

Non riesco a sentire, ovviamente, cosa stia dicendo ad Harry, ma dopo qualche istante riconosco la porta d'ingresso chiudersi e il motore di un'auto allontanarsi dal vialetto che porta a casa mia.

Non so come, riesco ad addormentarmi.

Mi ritrovo in una camera d'ospedale.

La gamba mi fa malissimo. Sento la pelle bruciare dannatamente e mi accorgo che il lenzuolo si è attaccato alla mia ferita.

Cerco di alzarmi e, quando riesco a sedermi sul letto, vedo, sulla poltrona accanto a me, Harry che bacia Summer, seduta a cavalcioni su di lui.

Lei si dondola su harry,che geme e raggiunge il piacere nell'attimo stesso in cui il suo sguardo incrocia il mio.

Ha gli occhi lucidi ed arrossati e sono sicura che abbia preso della cocaina.

Inizio ad urlare, ma nessuno mi sente.

E, a sovrastare le mie urla, una risata che riconoscerei tra milioni.

La risata di Ryan.

Mi sveglio di soprassalto, madida di sudore.

Respiro affannosamente, e il fatto di riconoscere la mia camera nell'oscurità non mi rincuora affatto.

Accendo l'abatjour, e nel momento stesso in cui premo l'interruttore, sento un ticchettio sul vetro della mia finestra.

Credo che sia la mia immaginazione, ma dopo poco un altro toc attira tutta la mia attenzione.

Il tempo di alzarmi, ed un altro toc suona contro la finestra.

Cazzo di ragazzini che alle tre di notte vogliono rompere le palle- penso tra me e me, mentre cammino con i piedi scalzi sul pavimento.

Apro la finestra, pronta ad insultare il gruppetto di deficienti, quando vedo Harry.

Harry.

Che cazzo vuole Harry!

rihiudo la finestra dopo un nano secondo e lui riprende a lanciare pietroline al vetro, disturbandomi il cervello.

Prendo il cellulare e digito velocemente *Smettila*

*Non la smetto finchè non scendi*

*vattene a casa Styles*

*No*

Un altro sassolino contro il vetro.

Un altro.

Un altro ancora.

*Puoi continuare fino a domani, non mi tocca*

*non fare la stupida amy*

*stupida lo sono stata stamattina* digito, con talmente tanta rabbia che mi stupisco di non spaccare il cellulare con le mie dita.

*No, stamattina sei stata te stessa*

*Hai ragione, io si. Tu invece puoi anche andartene a fanculo*

*anche io* mi scrive. Non gli rispondo.

*anche io stamattina sono stato me stesso*

*smettila, Harry, vattene a casa ok?*

*No*

l'immagine di Harry che prova piacere sotto il corpo nudo di Summer mi fa venire da vomitare.

*vattene a casa, Harry, ti prego*

*No. Finchè non mi lascerai spiegare io starò qui*

ravatto nella borsa e appena trovo quello che cercavo apro la finestra.

Vedo Lo sguardo di harry farsi subito più rilassato.

Io gli faccio cenno di spostarsi. Ok che lo sto odiando con tutta me stessa, ma non vorrei mai ucciderlo.

Lui non capisce, ma fa tre passi indietro continuando a guardarmi.

io stringo la pietra a forma di cuore che mi ha regalato stamattina e la lancio giù, a pochi passi da lui.

Rientro subito in casa e digito in un secondo *allora per me ci puoi anche marcire qui sotto*

Vedo la scritta Harry sta scrivendo... e quando mi arriva il suo messaggio mi viene mal di testa.

*Ti prego Amy*

Non ho voglia di continuare questa conversazione con lui.

Così lo blocco.

Mi avvicino alla scrivania e cerco nel cassetto un paio di cuffie.

Per fortuna le trovo subito e le metto alle orecchie, mettendo canzoni a random al massimo del volume, per non sentire più niente.

Per non sentire più le cazzo di pietroline lanciate da Harry sul mio vetro.

Nè i pensieri che, dentro di me, urlano tutto il loro dolore.


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