37
Mi piace stare tra le braccia di harry.
Respirare il suo profumo.
Sentire il suo respiro che va all'unisono col mio.
L altro giorno mi ha detto che stara con i suoi ancora una settimana, e so gia' che mi manchera' non averlo sempre intorno,soprattutto dopo questi due giorni.
"Come farò a stare una settimana lontano da te?" Mi chiede harry leggendomi nel pensiero mentre accarezza la mia spalla nuda.
"Bè, vedrai che passera' in fretta." Dico io,baciandogli il petto.
Harry si incupisce un po' e mi stringe forte a se.
Restiamo cosi per molto tempo.
E starei cosi per sempre.
"Hai mai portato qualche ragazza qui?" Gli chiedo, curiosa. "Qualcuna"risponde lui, sincero.
Non so perche' gli ho fatto una domanda cosi stupida.
La sua risposta era ovvia.
"Ma nessuna è mai stata come te"mi rassicura harry, sfiorandomi lungo tutta la schiena.io mi rannicchio sotto la copertina che era piegata sul divano poco fa e gli accarezzo i centimetri di pelle che circondano l ombelico con la punta delle dita, facendolo rabbrividire.
"Amy thompson, lo sai, vero, che cosi mi stai provocando?" Dice, Harry, mettendosi un braccio sotto la testa.
Io mi avvicino al suo collo con le labbra, e quando raggiungo la sua pelle succhio leggermente.
"Allora sto raggiungendo il mio scopo" sussurro.
"Sei troppo bella,lo sai?" Mi dice, ed io mi sciolgo letteralmente.
Premo le mie labbra sulle sue con forza e incomincio a sentire quel brivido che solo con lui mi è capitato di provare.
"Signorina thompson,lei è davvero instancabile. Ridacchia harry, imitando la voce del professor smith.
Io rido, perchè lo fa proprio bene e gli do un pizzicotto su un fianco.
"Ahia!"esclama e nello stesso momento squilla il suo cellulare.
Io mi stacco da lui quanto basta per farlo alzare ed andare a rispondere ma lui resta fermo.
"Non rispondi?" Chiedo io guardandolo.
Mi chiedo chi possa essere e l immagine di summer nella mia mente rovina il mio stato d animo.
Harry sorride.
"Si e comportata maluccio, signorina thompson, non credera' mica di scamparsela cosi,vero?"
Harry lascia il cellulare suonare e sale su di me, bloccandomi le braccia con le sue mani. Inizia a mordicchiarmi il collo,mentre io rido e cerco di liberarmi dalla sua presa, scalciando sotto di lui.
Harry mi lascia le braccia e si sdraia al mio fianco, segnando i bordi delle mie labbra con un dito, e mi guarda dolcemente.
"Quando sono con te dimentico tutto il resto!"mi dice,ed io metto questa frase tra le cose che non vorrei scordare mai piu'.
"Succede anche a me" rispondo, e chiudo gli occhi per assaporare il momento.
Il telefono squilla di nuovo.
Ma questa volta è il mio.
Allungo un braccio per prenderlo da per terra e, quando vedo chi è, faccio segno ad harry di fare silenzio.
"Ciao ma" cerco di fare una voce tranquilla,anche se harry fa delle facce buffissime, facendomi venire da ridere.
"Puoi venire un po prima? Ieri abbiamo preparato la cena per gli styles tutto il giorno, oggi trascorreremo il pomeriggio in comunita e domani vai via.non abbiamo avuto nemmeno un'oretta intera per noi due."
Guardo harry,che ha sentìto tutto dato che è sdraiato accanto a me, farmi cenno di no, unendo le mani in segno di preghiera.
"Ma mamma,io.." faccio per inventarmi qualcosa,ma lei mi interrompe subito.
"Ti prego, amy!"mi dice ed io non riesco a dirle di no.
."va bene,mamma.dammi un'oretta" e riagganciamo.
Harry mi scavalca e si avvia verso il centro della stanza a recuperare i suoi vestiti.
Non riesco a togliergli gli occhi di dosso.
È la persona piu bella che abbia mai visto in vita mia, e la piu dolce, quando vuole.
Harry incrocia il suo sguardo con il mio.
"Che c è?" Mi chiede sorridendo, con aria interrogativa,mentre si sta per infilare la magliet8a.
"Niente" rispondo io arrossendo e distogliendo lo sguardo da lui.
Harry Resta fermo davanti al divano.
"Che fai, non t prepari?"mi chiede malizioso.
"Si,ma ti devi girare" rispondo io,e il suo sguardo si trasforma in diuertito.
"Non mi dirai mica che fai la timida, vero?" Mi chiede mentre io non ho alcuna intenzione di alzarmi dal divano finche non si volta.
"Girati e basta"continuo io determinata.
"Okok" mi asseconda harry,voltandosi verso la parete di legno.
"Dopo quello che abbiamo fatto stamattina, puoi dirmi tutto tranne che sei una tipa vergognosa!"dice harry,mentre mi infilo il maglione grigio una taglia piu grande.
"Ho finito!"lo avviso e,quando harry si gira di nuovo verso di me, io sto gia infilando la giacca.
"Aspetta!"harry mette una mano nella tasca dei pantaloni ed estrae un oggetto piccolino.
Non capisco cosa sia, finchè non apre la mano.
Una pietra cicciosa a forma di cuore sta al centro del suo palmo.
Io lo guardo, senza capire.
"L'ho presa prima, quiando siamo andati in casa di mio zio, insieme alla chiave della casetta. E' per te!"
"Per me?" chiedo io, continuando a non capire.
"Si, è per te. L'avevo raccolta un paio di anni fa al mare, e oggi, quando venivamo qui, ho deciso che te l'avrei regalata!"
"Harry- dico io- ma è bellissima!"
Prendo la pietra in mano e la stringo al cuore.
"Perchè a me?" chiedo, curiosa.
"Perchè sei speciale!"
Dicendo così, Harry mi abbraccia stretta a sè.
Rimaniamo così per qualche secondo e penso che questi giorni non potevano andare meglio di come siano andati.
Harry- Harry e soltanto lui.
"Andiamo, o tua madre ti metterà in castigo!" ride Harry, dandomi un bacino sulla fronte.
Sorrido a questo suo gesto affettuoso.
Scendiamo la scala a pioli e ci avviamo verso la macchina di Harry.
Quando entriamo, harry accende il riscaldamento e accende l'autoradio.
L'abitacolo è riempito dalle note di John Legend.
"mi piace troppo questa canzone!" dico, riconoscendola alle prime note, ed alzando il volume.
"All of you!" esclama Harry, convinto.
"Quasi!" rido io.
"Quasi?" chiede Harry, continuando a guardare la strada davanti a noi.
"E' all of me, Styles!" rido, e continuo a canticchiare la canzone che tanto mi piace.
Da oggi in poi mi ricorderà Harry e questa nostra mattinata insieme.
ma non glielo dico, ed appoggio la testa al finestrino.
Quando la canzone finisce, Harry si è già immesso lungo la strada principale.
Abbassa il volume e si raschia la gola.
"Amy, mi dice- posso chiederti una cosa?"
"Certo!" rispondo, guardandolo.
"La cicatrice che hai sulla gamba, come te la sei fatta?"
Non pensavo l'avesse notata.
Nel nostro momento di intimità travolgente non pensavo avesse avuto il tempo di guardare.
E dopo sono stata bene attenta a restare sotto la coperta.
Riprendo a guardare fuori dall'auto.
"In nessun modo in particolare!" rispondo secca io, mentre il semaforo davanti a noi diventa rosso.
Harry resta in silenzio qualche secondo, ed io non so cosa dire.
Mi posa una mano sul ginocchio, chiedendo la mia attenzione.
"Non ti obbligo a parlarmene, ma sappi che se mai vorrai farlo, io ci sarò!"
Gli sorrido sporgendomi verso di lui, e lo bacio.
Un bacio tenero.
Un bacio di riconoscenza.
Il tipo nell'auto dietro di noi suona il clacson, facendoci capire che il semaforo è diventato verde.
Harry guarda dallo specchietto retrovisore e chiede scusa alzando una mano, mentre innesca la prima per ripartire.
Non tira più fuori il discorso, ed io gliene sono grata.
ha capito che non ho voglia di parlarne, e accetta il mio silenzio.
"Puoi lasciarmi qui!" gli dico, mentre ci avviciniamo a casa mia.
"Sicura?" mi chiede harry, guardando la strada che manca. Sarà più o meno un chilometro e mezzo, ma non ho problemi a camminare.
Avrei più problemi a dare spiegazioni a mia madre se mi vedesse arrivare a casa con un tipo che, da quanto ne sa lei, ho conosciuto nemmeno ventiquattro ore fa.
"Si!" dico, prendendo la mia borsa, appoggiata ai miei piedi.
"Finirà qui?" gli chiedo.
"Non è quello che vorrei!" mi risponde Harry, mentre sulle sue guance gli si formano due fossette che mi fanno impazzire.
"Bè, neppure io!" gli rispondo.
Ci abbracciamo ed Harry muove la lingua lungo il mio collo, facendomi venire un brivido.
"Devo andare, adesso!" gli ricordo io.
"Ok!" mi risponde lui.
Apro la portiera, e prima di chiuderla mi sporgo dentro per un attimo.
"Ciao, Styles!" rido io.
"ciao scema!" ride lui, mentre chiudo la portiera e mi avvio verso casa.
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