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Scendo di fretta le scale.
Non ho alcuna voglia di stare nella stessa stanza in cui si trova ken, ma devo assolutamente allontanarmi da tutta questa merda di ricordi confusi che mi riempono il cervello.
Raggiungo la sala da pranzo, e tutti mi guardano nel momento stesso in cui entrò nella stanza.
"Tutto bene, tesoro?" Mi chiede mia mamma appena mi vede. Probabilmente avrò una faccia terribilmente pallida, ma cerco di non far trasparire niente.
"Si, mamma, grazie.rispondo io tornando a sedermi al mio posto.
Cerco di non incrociare lo sguardo di Harry. Sento che mi sta fissando e,  conoscendolo, so già che non la smetterà finché non otterrà ciò che vuole.
Decido di alzare lo sguardo dalla tovaglia ricamata che ricopre il grande tavolo rettangolare.
"Sicura?" Mi chiede harry, muovendo le labbra ma senza far uscire alcun suono.
In gli sorrido.
Ho imparato negli anni a sorridere anche quando dentro di me c erano,  in Realtà, sentimenti contrastanti.
"Si" mimo con la bocca e mi tranquillizzo quando capisco che lui mi crede.
Gli alti intorno a noi non si accorgono di nulla.
Solo ken percepisce la complicità che c'è in questo momento tra me e Harry e abbozza un colpo di Tosse per attirare la nostra attenzione
Lo guardiamo in contemporanea e noto che sorride ad Harry in modo compiaciuto.
Harry ricambia il sorriso a suo fratello e si volta nuovamente verso di me.

Io distolgo subito lo sguardo.

Harry non sa nulla del modo in cui mi ha trattato Ken poco fa, e non posso fargli una colpa se ha un fratello stronzo.

Ma non riesco a fare altro che guardare da un'altra parte.

Ho lo stomaco in subbuglio e tutto ciò che ho mangiato stasera si rivolta contro di me.

Le persone intorno a me parlano, ma io non sento ciò che si stanno dicendo.

Non sento le loro parole e, sebbene li guardi, non li vedo.

Sento il cuore accellerato e ho paura che possa esplodere da un momento all'altro.

Ho bisogno di aria e dopo poco esco in giardino.

Ho indosso il giaccone di Tay perchè, nella fretta di uscire, ho preso il suo invece che il mio.

Mi siedo sul dondolo e guardo il cielo.

Metto le mani in tasca, per protggerle dal freddo e tocco con le dica un qualcosa che sembra un bigliettino.

Lo tiro fuori e lo stiro un po con le dita.

C'è una scritta.

La calligrafia è della mamma.

*ti voglio bene, bambina mia*

Nonostante questo mi abbia fatto stare bene per un attimo, sento l'ansia prendermi nuovamente.

Respiro lentamente, con gli occhi chiusi, cercando di inspirare quanta più aria riesco, ed espiro con calma, come ho imparato quando, dopo l'incidente, ho sofferto per un intero anno di crisi di panico.

E la mia esperienza mi serve anche in momenti come questi.

Mi calmo un po'.

Sento il cuore tornare normale, e mi rannicchio tutta come per proteggermi.

Dal freddo.

O dal passato.

Non lo so.

"Ehi!" mi dice Harry, comparendo davanti a me.

Io ricambio il suo sorriso e gli faccio posto vicino a me.

"La mia scorbutica è pensierosa?" mi chiede, mettendomi un braccio intorno alle spalle, e tirandomi leggermente verso di sè.

"No, è che avevo solo bisogno di prendere un po' d'aria!"

lui resta in silenzio per un po'.

"Sai, vero, che puoi dirmi qualsiasi cosa ti passi per la testa!" mi dice, mentre continuiamo a guardare davanti a noi.

Cosa penserebbe di me, se iniziassi a raccontargli le esperienze che ho avuto?

Avrebbe ancora il coraggio di guardarmi in faccia, se mai venisse a sapere quanto ho fatto soffrire i miei genitori?

Mi vorrebbe ancora vicino se sapesse che egoista merdosa ho saputo essere con la mia famiglia, i miei amici, Suor Virginia?

"Si, lo so!" rispondo, ma non ne sono convinta.

"e sai anche che vorrei che questo istante non finisse mai?" mi chiede, dandomi un bacio tra i capelli.


Non mi uscirebbe nulla di sensato dalla bocca, ora come ora, quindi annuisco solamente con la testa.

Lo so che è sincero.

Lo sento con tutta me stessa.

Gli accarezzo il dorso della mano, e lui dopo pochi secondi me la stringe.

"Amy, non sai quanto vorrei stare con te così, per sempre!"

Lo vorrei anche io, gli vorrei dire.

In questo momento, mi sento in pace con me stessa.

Non me ne frega un cazzo di Ryan, di Ken, di Summer.

Non me ne frega un cazzo dei pensieri che ritornano feroci a tormentarmi ogni volta che hanno voglia di alimentare i demoni del passato.

Non me ne frega un cazzo se stasera, a letto, ripenserò a tutto questo e me ne pentirò.

Domani, magari, sarà già cambiato tutto.

Come ogni volta, probabilmente, torneremo al Campus ed Harry continuerà la sua vita con Summer, mentre io proseguirò le mie giornate chiedendomi perchè.

Ma in questo momento, non me ne frega proprio un cazzo.

Mi allontano un po' da lui e lo guardo.

"Che c'è, Amy?" mi chiede, e sul volto compaiono due fossette che mi fanno ringraziare il cielo di avermi dato la possibilità di vivere.

Sono sicura che se mi sono salvata, è perchè in vita mia ero destinata a questo momento.

"Baciami, Harry!" gli dico, quasi supplicandolo.

Harry passa in rassegna con lo sguardo ogni centimetro del mio viso.

Poi posa le mani tra i miei capelli e avvicina le sue labbra alle mie.

Faccio entrare timidamente la lingua nella sua bocca ed Harry, con dolcezza inizia a farla roteare insieme alla sua.

Sento il suo respiro dentro di me, e tutto il male che avevo dentro cinque minuti fa, viene scacciato via da questo nostro bacio.

Ho bisogno di Harry più che mai.

In questo preciso istante, so che solo lui può salvarmi veramente.

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