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"Anche lei guarda Criminal Minds?" Chiede Harry a mia mamma, dopo averla sentita commentare l'ultima serie di criminal minds con Valéry.
Io lo guardo rapita, pensando a quanto sia estremamente bello averlo vicino cosi, quando è allegro.
A volte, quando è scorbutico e incazzoso, mi da fastidio da mancare l'aria.
Altre volte ancora, invece, l'aria me la fa mancare con i suoi modi dolci.
È strano.
Ma stasera ho deciso di godermi il suo buon umore.
Il cellulare vibra sulla mia sedia.
Style non è, perché è troppo intento a parlare di CJ e dei suoi modi di affrontare i casi (anche se credo che gli piaccia CJ perché è una gran figa), ma non ho idea di chi possa essere,
Forse è Lisa, che mi vuole raccontare chissà cosa avrà scoperto su chi.
O forse è Niall, che mi chiede spiegazioni su ciò che ha visto l'altra sera sul divano.
O forse è Cindy.
O forse non lo so.
Quando apro il messaggio vedo che il mittente è <Rc>
<RC> sarebbe mia sorella, e <RC> sta per rompi coglioni,
Apro il testo, curiosa di sapere cosa voglia.
•non me la raccontate giusta te e il piccolo styles! •
Io mi volto verso quella sua faccia da culo, su cui ha impresso un sorriso da culo.
Mi guarda, in attesa di una mia risposta.
•non rompermi i coglioni• le rispondo, con uno smile incazzato.
Vedo Taylor scrivere, quando papa' la riprende con un semplice "tay!"
Gli altri non percepiscono la sua incazzatura, perché apparentemente lo dice in modo normale.
Ma noi, che ci viviamo da sempre, sappiano che quel "tay!" Detto in quel modo vuol dire "se non la smetti di fare quello che stai facendo ti faccio passare la voglia di esistere"
Taylor lo guarda con un' espressione di scusa sul viso mentre io esultò dentro di me.
Voleva fare la spiritosa e si è beccata il cazziettone del paparino.
Inizio a sentire un po di freddo.
Mi succede sempre, dopo mangiato.
Mia mamma dice che è la digestione.
Io non so se ha ragione, so solo che è una vera menata di palle.
"Scusate!" Dico, rivolta verso Valéry e mark che mi sorridono, mentre mi alzo da tavola.
Devo andare per forza a mettermi un maglioncino un po' più pesante senno congelo.
Mio papà mi guarda orgoglioso dell'educazione che mi hanno dato, e che ho acquisito solo negli ultimi cinque anni della mia vita, dopo l'incidente, e mi avvio al piano di sopra.
Attraverso il corridoio per arrivare alla mia camera sperando che Harry trovi una scusa per raggiungermi.
Ma che scusa potrebbe mai trovare?
"Aiuto amy a trovare un maglioncino adatto per l'occasione" potrebbe andare, nel mio mondo ovattato.
Ma, in realtà, gli altri penserebbero che ci siamo rincoglioniti tutto d'un tratto.
Passando davanti al bagno, sento un odore che mi riporta per un attimo a quel periodo della mia vita che cerco in ogni modo di combattere e dimenticare.
Cerco di pensare chi possa essere che sta fumando erba in casa mia, nel mio bagno.
Valéry e mark li escludo a priori.
Taylor pure.
Mi ha visto tornare a casa in certe condizioni, in passato, che penso che abbia oramai il rigetto per ogni cosa che non sia salutare.
Harry parlava di criminal minds.
Jake era con tay sul divano.
Quando mi viene in mente Ken, spalanca la porta del bagno e mi appare davanti con gli occhi leggermente arrossati.
L'erba è la cosa più leggera che io abbia mai provato con Ryan, ma in ogni modo ho iniziato con quella, e solo sentirne l'odore mi riporta indietro come un vortice.
"Amy" mi dice, con un sorriso che assomiglia tanto a quello di Harry nei suoi momenti migliori.
Ma non mi faccio abbindolare.
Mi paro davanti a lui, con le mani sui fianchi
"Questa è casa mia" tuono.
Lui ridacchia, come a prendermi per il culo.
"Si, l'ho capito!"
"Ma forse non sai che a casa mia non si fuma, tantomeno quella roba!" Esclamo severa.
"Scusami, grazie per il chiarimento!comunque ho aperto la finestra" Dice Ken divertito.
"Io non sto ridendo pezzo di scemo!" Gli dico, cercando di non alzare la voce.
È per questo che non mi piaceva, ken.
Non so nulla di lui, ma mi e' bastato uno sguardo, o forse due, per capire che era un tipo da cui stare alla larga.
"Hai la faccia di una che e in astinenza, sai? Se ne hai bisogno sai dove trovarmi!" Mi dice, iniziando ad attraversare il corridoio.
Io resto immobile, con mille pensieri in testa ma senza alcuna forza di farle uscire.
Poco prima di raggiungere la scala che porta al piano di sotto, si gira di nuovo verso di me.
"E comunque, cambiando discorso. Ti conviene non fare troppo la sentimentale con Harry!"
Qui un bel vaffanculo ci starebbe, e anche bene, ma resto muta, mentre lui riprende a parlare.
"Il nome <summer > ti dice niente?"
Scende il primo gradino con aria trionfante, e sento i suoi passi raggiungere velocemente il piano terra.
Mi accascio appoggiandomi al muro con la schiena.
Quell'aria da ragazzo supremo mi ha irritato profondamente.
E le sue parole mi hanno colpito in pieno stomaco.
{Il nome summer ti dice niente?}
{Non fare la sentimentale con Harry}
{Hai una faccia da chi è in astinenza}
Non sono in astinenza, non dopo cinque anni durante i quali non ho toccato più tutta quella merda che va dall'erba alla cocaina pura.
Sono pulita.
Ed è stato l' incidente a salvarmi.
Dovevo arrivare ad un passo dalla morte per capire che stavo sprofondando nell'Inferno degli inferni.
In un attimo mi viene in mente la volta che ho trovato i miei slip sporchi di sangue, dopo aver passato la notte da Ryan senza avvisare mia mamma e mio papà.
Il ciclo mi era finito da poco, e mi stavo chiedendo come mai avessi avuto una perdita abbastanza consistente.
uscii dal bagno con i sensi ancora un po rallentati.
"La mia piccola non è più verginella" mi disse Ryan, mentre scaldava qualcosa su un cucchiaino.
Il fatto che non mi ricordassi nulla di nulla non mi fece alcun effetto, anzi. Sapere la causa di quella perdita ematica mi rincuorò.
Ed ero felice che la mia prima volta era stata con quel ragazzo sbandato che tanto amavo.
Come ero stupida.
Tutte sognano una prima volta romantica, con gesti affettuosi e un fidanzato che sta attento a non farti troppo male.
Io l'avevo vissuta su una branda lercia, in un appartamento lercio con un ragazzo strafatto che probabilmente aveva solo bisogno di svuotarsi un po'.
Ero già entrata in un mondo fatto di droga e sesso estremo.
Era l'inizio di un incubo che avrebbe trascinato con sé non solo me stessa, ma anche tutti coloro che a me tenevano davvero.
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