27
Mi sveglio di soprassalto.
Non h o il coraggio di guardare l ora.mi rendo conto solo adesso che ieri sera non ho messo la sveglia e quando guardo il display del mio smartphone mi viene un colpo
Ho il treno esattamente tra cinquanta minuti e non riuscirò mai a prenderlo.
Ma ci devo provare.
Penso a queste cose che sono Già andata in bagno, che fortunatamente era libero, e ho già i jeans attillati e il maglione nero addosso. Infilo le vans di fretta e corro in cucina con le mie due valigie pesanti in mano.
Maledico la mia mania di portarmi sempre mezza camera ogni volta che vado da qualche parte, e prendo una manciata di cereali direttamente con le mani.
Lisa mi guarda divertita mentre cerca di mandare un messaggio a chissà chi.
"Dove vai tutta di corsa" mi dice ridendo. E sento l istinto omicida arrivarmi al cervello.
"Ciao Lisa ci sentiamo questi giorni!"le dico, dandole un bacino sulla testa. Preferisco non mandarla a quel paese. So che passerà tre giorni fa sola e so anche quanto lei odi la solitudine.
Mi metto velocemente il giaccone, e do un ultimo sguardo all'appartamento.
Non mi aspettavo quali scene strazianti di addio, ma dopo quello che c'è stato tra di noi ieri sera mi immaginavo almeno un "Ciao" da parte di Harry.
Prendo la mia roba è corro giù per le scale. Mi accorgo solo in fondo che ho scordato le cuffiette per ascoltare la musica.ma pace.le comprerò una volta arrivata a casa.
Esco dal portone pensando a come starò questi giorni a casa, e come sarà stare lontana da Harry.
Mi viene in mente solo ora della figura di m e r d a che ho fatto ieri sera con niall e ringrazio il cielo di non averlo incontrato stamattina. Affronteremo la questione al mio rientro alla vita di tutti i giorni.
Ora non ho voglia di pensarci.
Attraverso il viale velocemente per avviarmi alla fermata del pullman quando vedo due persone appoggiate al muretto.
Li riconosco quasi subito e indosso il cappuccio in testa per non farmi riconoscere. Ma quando mi avvicino Summer mi chiama.,probabilmente per farmi sapere che è con Harry.
"Ciao tesoro, Buon viaggio! "Mi urla con la sua voce da presa per il c u l o.
Giuro che la stenderei con un pugno dato bene.
Mi viene il voltastomaco ma mi Volto verso di loro con il sorriso più finto che sia mai stato fatto nella storia del l'uomo.
Incrocio lo sguardo di Harry, che ha la classica faccia da cvlo di quello-che-ieri-quasi-ti-s c o p a v o-ma-ma-oggi-mi-ricordo-a-malapena-chi-sei.
Ma si tradisce, facendo comparire sul suo volto un sorriso impercettibile.
Io distolgono lo sguardo, sorridendo di nuovo alla stronza lasciandola di stucco.
Non se l aspettava.
E io godo.
"Grazie tesoro. " esclamo, lasciandola li,con la sua faccia da culo.
Harry mi sorride.
Io lo guardo incazzata, e continuo per la mia strada.
Arrivo alla fermata del pullman, e lo vedo ripartire.
provo a corrergli dietro, invano.
Vedo dal finestrino posteriore dei ragazzi che ridono, e una ragazza che mi fa Ciao con la mano, sorridendo.
Sono sicura che è amica della stronza.
No, forse è sua sorella.
Gli faccio il dito, alzando la mano, in modo che lo possa vedere bene. E poso per un attimo le borse in terra, per riposarmi da questa mia corsa dietro un cazzo di pullman.
Riprendo a camminare poco dopo, avviandomi verso la stazione a piedi.
E' l'unico modo per provare a prendere in tempo il treno.
E non posso fare diversamente, anche perchè pensare di pagare una corsa in macchina diciassette volte più di quello che mi sarebbe costato il biglietto del pullman me la fa prendere male, nonostante abbia il posteggio dei taxi a dieci metri da me.
Cammino lungo il rettilineo che porta al centro cittadino, guardando in terra.
Giuro che la mia prossima spesa sensata saranno due trolley!!!
Una macchina mi passa affianco, e si ferma una decina di metri davanti a me, accostandosi al marciapiede.
Qualunque cosa vorrà la persona che ha deciso di aspettarmi, riceverà un "No grazie" educato , e continuerò per la mia strada.
E' piena mattina e, con tutta la gente che c'è in giro a quest'ora, dubito che possa essere un maniaco, o un serial killer.
Immaginare il volto di Lou spaventato che mi mette in guardia mi fa sorridere.
Ma più mi avvicino all'auto grigia davanti a me, più mi sale l'ansia.
Passo affianco alla macchina guardando davanti a me,facendo l'indifferente.
"Ehi, Thompson!" mi chiama il ragazzo che sta alla guida.
Io mi volto e vedo Harry.
Rimango per un attimo sbigottita, ma non ho intenzione di fargli domande come per esempio "Che cazzo ci fai in una macchina" e continuo a camminare.
Harry riparte e si ferma qualche metro davanti a me.
Quando gli passo di nuovo affianco la mia bocca parla senza che io gli dia nessun imput.
"Non rompermi i coglioni Styles, non è giornata!"
"Dai, ti accompagno io in stazione!" si propone.
Io lo guardo e lo vedo sorridere.
"Ho visto che correvi dietro il pullman e ho deciso di anticipare l'orario della mia partenza giusto di qualche ora!"
Sapevo che aveva previsto di partire nel primo pomeriggio.
Ma forse ha cambiato idea per passare un po' piu di tempo con la sua famiglia.
"Hai visto che correvo dietro al pullman?" chiedo, infastidita.
Se mi ha visto lui, mi ha visto anche Summer, e la cosa mi fa incazzare.
"Si. Allora, sali?" mi chiede.
Guardo le mie valigie che ho posato per l'ennesima volta per terra, guardo il rettilineo infinito davanti a me e l'ora sulla parete del market che è nella parte opposta della strada.
Non riuscirò mai a prendere il treno che avevo previsto, ma se continuo di questo passo, non riuscirò nemmeno a prendere quello dopo.
Guardo Harry sbuffando.
Non ho altra scelta.
Raggiungo il retro dell'auto e ripongo le valigie.
Quando salgo in macchina, Harry ha un'espressione soddisfatta.
Partiamo e resto in silenzio.
Se solo parlassi, gli direi di tutto.
"Riguardo a ieri sera..." inizia Harry.
"Oh non iniziamo con i soliti discorsetti senza senso! OK?"
Harry abbassa il volume dell'autoradio.
"No, invece, Amy..."
Non ci vedo più dalla rabbia.
"E' l'ennesima volta che fingi di tenerci a me, arrivi dove vuoi arrivare e poi il giorno dopo, se non lo stesso giorno, ritorni da Summer senza ritegno.Se pensi che io sia qui, sempre pronta ad aspettarti, ti sbagli di grosso, Styles. OK? Non ho più voglia di vederti, nè di sentire le tue chiacchiere, perchè quelle che fai tu, sono solo chiacchiere. Io non ho ancora capito cosa vuoi da me. Mi dici che ti da fastidio se mi vedo con Zayn, e poi te vai con la tua zoccoletta dopo aver passato mezza serata sul divano insieme a me. Se pensi che io sia felice di tutta questa situazione, ti sbagli di grosso. Non so nemmeno io perchè ogni volta ci casco, ma stai pur certo che ora basta, davvero. Non me ne fotte un cazzo nè di te nè delle tue parole!"
Quando finisco la ramanzina, mi sento un po' più leggera. In un secondo ho tirato fuori ciò che mi tenevo dentro da mesi e godo nel vedere l'espressione stupita di Harry.
"Forse perchè ci tieni a me!" dice, continuando a guardare la strada.
"C-o-s-a?" chiedo io ad alta voce.
Non posso crederci che stia dicendo una cosa del genere dopo tutto ciò che gli ho appena finito di dire.
"Tu, hai detto che non sai perchè ogni volta ci caschi. Forse perchè ci tieni a me!"
Siamo al semaforo rosso, e ora Harry mi sta guardando aspettando una mia risposta.
Mi da fastidio il suo sguardo su di me e per fortuna il semaforo scatta quasi subito, ma lui nemmeno se ne accorge.
"E' verde- dico io con lo scazzo, e l'attimo stesso in cui Styles riparte io gli rispondo.
"Si, io ci tengo a te allo stesso modo in cui tu ci tieni a me. Cioè zero!" dico, incrociando le braccia.
Intravedo la stazione in fondo alla strada.
"Dici un sacco di cazzate"esclama lui.
"ma per favore!!" rispondo io.
"Non è come pensi. Mi piaci davvero tanto, e non so nemmeno io perchè continuo a stare con Summer"
"forse perchè è con lei che devi stare!" Non fa altro che dirmi mi piaci, sei perfetta e via dicendo e poi, ogni volta, dimostra il contrario.
Sto solo facendo la figura della stupida, in tutta questa storia, ed è il caso di piantarla una volta per tutte. Ne và della mia salute mentale, cazzo.
Lui resta in silenzio per un po'.
"hai ragione Amy, forse è come dici tu!"
"Finalmente l'hai capito!" dico io, guardando il fuori dal mio finestrino. Mi sento un'improvvisa nausea impossessarsi di me. L'ho sempre pensato, che Harry mi usasse solo come passatempo, ma sentirmelo dire da lui mi fa male.
"ma non ti prometto nulla, Amy!"
Dice così, mentre entra nella piazza della stazione.
Procede lento, a causa delle auto imbottigliate.
Io non gli rispondo, e mi soffermo a guardare un bimbo che piange perchè gli è appena caduta la brioche per terra, consolato dalla sua mamma.
"Averti sempre intorno, non mi faciliterà le cose!"
"basterebbe solo che tu ti cercassi un'altra casa dove stare!" rispondo io, slacciandomi la cintura di sicurezza.
Harry mi prende delicatamente per un polso, ma io faccio in modo che molli subito la presa fulminandolo solo con uno sguardo.
"Perderò il treno!" dico, con una tale rabbia che quando sbatto la portiera, il bambino della brioche smette un attimo di piangere e guarda verso di me.
Prendo di corsa le valigie dal portabagagli e mi avvio verso l'atrio principale, senza dire una parola.
Non mi volto neanche, per vedere se Harry è ripartito.
Non me ne frega un cazzo.
Mi asciugo gli occhi per non fare una figura di merda davanti alle mille persone che corrono avanti e indietro per raggiungere il binario di loro interesse.
Il cartellone degli orari mi informa che il treno partirà tra sette minuti.
Mi avvio verso il binario.
Fanculo Harry.
E fanculo tutto il resto.
Finalmente torno a casa
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