20

Mi alzo con il mal di testa.
Stanotte ho dormito poco, e la doccia mi ha fatto riprendere un po'.

Sono uscita dalla mia camera solo quando ho sentito Niall ed Harry uscire di casa.

Non mi va di vedere Harry, dopo ieri.

Quindi, dovrò fare tutto velocemente, prima che lui rientri.

Esco dal bagno in accappatoio e con l'asciugamano intorno ai capelli.

"Ciao, Lisa!" la saluto con un bacino. Si dev'essere appena svegliata. Lo noto, perchè sento la caffettiera sbuffare in cucina.

Lisa è intenta a mettersi lo smalto sulle unghie dei piedi.

"Ciao, tesoro!"

"Perchè ti metti lo smalto ai piedi?" le chiedo, sconcertata. E' quasi novembre, e a novembre si usano le scarpe chiuse!

"Bè- mi risponde- semmai avessi una nottata d'amore travolgente, è giusto che io sia perfetta!"

Io la guardo, sorridendo.

"E con chi mai potresti avere una nottata d'amore travolgente?"

Lei mi guarda, come se fossi scema a chiederle una cosa del genere.

"Bè, con chiunque, è ovvio!"

Rido. Lisa è una bellissima ragazza. Ha tanti spasimanti, e anche Lou all'inizio si era preso una cotta per lei, ma Lisa è una di quelle ragazze che sognano dannatamente l'amore. Ma poi, quando lo trovano, scappano a gambe levate.

"ci spengo io!" dico, avviandomi in cucina per spegnere il fuoco sotto alla caffettiera.

Lisa annuisce e mi raggiunge dopo un po'.

"Sei carina, vestita così!" mi schernisce.

"Uh, come è tardi!- esclamo guardando l'orologio appeso alla parete.

Non pensavo di essere stata nella doccia quasi un'ora.

"Dove devi andare?" mi chiede, soffiando sulla tazzina.

"Mi vedo con un tipo!" rispondo, senza pensarci.

"E me lo dici così, scusa?" 

Io faccio spallucce.

"Lo conosco?" continua Lisa.

"No, non è di qui!" rispondo alzandomi.

"Dove credi di andare?" mi dice, mentre mi dirigo verso la mia stanza. So che il suo desiderio di pettegolezzi vorrebbe incollarmi su questa sedia.

"A prepararmi!"

Quando entro in camera, controllo il cellulare e trovo due messaggi ricevuti.

Uno è di mia mamma.

*Ci manchi tanto, Amy!*

L'altro è di Harry.

*Spero che oggi tu stia un po' meglio. Ieri Lisa mi ha detto che non stavi bene*

Mi trovo seduta sul mio letto, a digitare poche parole.

*Si, grazie. Sto meglio*

Passano due secondi.

*Per le quattro sono a casa. Ti trovo?*

*No* rispondo.

*Ok*

Cos'altro posso rispondere, ad un Ok?

Niente, quindi inizio a prepararmi.


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Io e Liam entriamo da Starbucks che sono quasi le quattro.

Sono arrivata puntuale, nonostante il pullman che ho preso per venire fin qui abbia trovato tutti i semafori rossi.

Liam è già passato dall'albergo a lasciare la borsa da calcio che ha riempito con qualche cambio.

Siamo entrati nella camera che ha prenotato per questa notte e sono rimasta a bocca aperta, per la lussuosità della stanza.

"Potresti restare con me, stanotte!" mi ha detto, vedendomi stupefatta.

"Ti ricordo che non stiamo più insieme!" gli ho detto io, dandogli il due di picche.

Ci sediamo ad un tavolino un po' in disparte e ordiniamo due Caramel Mocha, che ci arrivano dopo poco.

" Sono felice di essere qui con te!" mi confessa.

Lo conosco bene per capire che sta dicendo la verità.

"Anche io!" rispondo.

E' vero.

Il pomeriggio sta andando bene, anche se non abbiamo ancora toccato il tasto dolente.

"Pensi che torneremo mai insieme?" mi domanda, ed ecco lì che il tasto dolente viene premuto con forza.

"Non lo so- dico- non potrei più fidarmi di te!"

"sai quale è stata una delle cose che mi ha fatto innamorare più di te ?" Liam mi guarda fisso negli occhi, aspettando una mia risposta.

Faccio cenno di no con la testa, e abbasso lo sguardo.

"Una delle cose che mi ha fatto innamorare di te è stata la tua schiettezza nel dire le cose che pensi!" ride.

"Ma ti giuro, che se me ne darai la possibilità, ti farò capire in ogni modo che non ripeterò mai più l'errore che ho già commesso!"

"Liam..." cerco di interromperlo.

"No, Amy, fammi finire. Io ti amo, e lo so dalla prima volta che ti ho visto. Non so perchè è capitato tutto il casino con Emily, nè perchè ti abbia lasciato. Ma sono pentito di tutto. Volevo che lo sapessi."

Cerco di ordinare un attimo le idee dentro di me, ma le sue parole mi hanno parecchio preso alla sprovvista.

"Ti ringrazio per le tue parole- dico, prendendogli le mani- ma se pensi che in questi due giorni io possa cambiare idea e tornare insieme a te puoi anche andare via. Non potrei mai, lo sai, mi conosci. Se invece vuoi passare un po' di tempo con me come facevamo prima di stare insieme, allora va bene!"

Prima di fidanzarci, io e Liam siamo stati grandi amici.

Liam però ora non potrebbe mai essere mio amico come lo sono Liam o Lou.

Non dopo tutto ciò che è successo, nel bene e nel male.

Ma comunque è stato molto importante per me, quindi mi piacerebbe continuare a trascorrere un po' di tempo con lui, nonostante ciò che ha fatto.

Non ho sofferto tanto per la nostra separazione. Non quanto mi sarei immaginata in passato.

E sono sicura che le poche lacrime versate per Liam siano state anch'esse assorbite da harry.

Come i miei pensieri.

Si, ho pianto per Liam, ho strappato le nostre foto e ho trascorso ore tremende pensando a noi, ma in proporzione agli anni trascorsi con lui sono stata fin brava.

"Resto!" mi comunica.

"Bene!" rispondo, sorridendo.

Beviamo il nostro caffè gigante e ci avviamo verso il centro cittadino. Sono quasi le sei e un quarto del pomeriggio, ma essendo autunno, è già buio.

"Hai impegni per stasera? mi chiede, posandomi un braccio sulle spalle.

"si, dormire nel mio letto!" scherzo io.

Anche Liam ride.

"A parte quello!"

"No, a parte quello non ho altri impegni!"   

"Allora ti porto al cinema!"

Quando eravamo solo amici andavamo spesso al cinema insieme, insieme ad Emily e al resto della compagnia.

Poi, quando ci siamo fidanzati, preferivamo restare in macchina a fare cose che, se solo mio padre potesse immaginare, sverrebbe.

Io lo guardo, felice.

"Al cinema?" chiedo, incredula.

E' anni che non vado al cinema, e non avrei mai immaginato di tornarci con Liam.

"sI, proprio cosi!"

Mi sorride, e credo, però, che il mio sorriso di questo momento, sia più grande del doppio rispetto al suo.

Mangiamo un hamburger nel fast food che si trova affianco al cinema.

"Certo che hai tatto a portarmi a vedere un film d'orrore ambientato in un campus!"

Rido io, mentre ci avviamo verso il cinema.

Sto leggendo la trama sul cellulare e so già che stanotte non riuscirò a dormire. I film dell'orrore mi sono sempre piaciuti, ma quando li guardo trascorro sempre un paio di giorni suggestionata dalle scene che ho visto.

"Penso che tutti gli abitanti del posto abbiano avuto la mia stessa idea!"  esclama Liam, indicandomi la fila di persone che arriva fin fuori il cinema.

"Ma il film inizierà tra un quarto d'ora!" piagnucolo io.

"Aspetteranno che la sala sia piena, stai tranquilla!"

Liam è sempre stato così ottimista che lo invidiavo ogni volta che mi facevo prendere da ansie inesistenti.

Chissà se proprio il suo essere ottimista l'abbia spinto a baciarsi con Emily.   

Probabilmente credeva di non essere mai scoperto, e di passarla liscia.

Ci mettiamo in coda, e Liam nota il mio essere silenziosa.

"Che c'è?"m i chiede, alzandomi delicatamente il viso con una mano.

Potrei dirgli veramente ciò che sto pensando, ma non ho voglia di discutere.

"Niente!" rispondo con un sorriso.

"Non ci posso credere!" esclama qualcuno alle mie spalle.

Mi volto e trovo Lou con il suo collega della lavanderia ad un passo da me.

So che non si parla con Lisa da quando lei l'ha lasciato dopo una settimana di fidanzamento l'anno scorso, quindi non potrebbe mai andarle a dire di avermi visto con Liam.

"Ciao Lou!" lo saluto, e non mi stupisco di trovarlo alla prima di un film dell'orrore.

"Sono gasatissimo! Non vedo l'ora di sentir urlare tutti li dentro!"

Rido perchè mi fa ridere.

So che lo sta dicendo sul serio, ma è buffo con le sue manie incomprensibili per il resto del mondo e le sue strane passioni.

"Ci vediamo- ci saluta- ho prenotato i biglietti on-line e salto la coda!"

"Cazzo! Potevo pensarci anche io!" dice Liam, mentre vediamo Lou ed il suo amico superare tutti.

Dopo dieci minuti siamo quasi alla cassa. Mancano due coppiette, poi finalmente faremo il biglietto.

Rido, guardando che i tipi alla cassa indossano la maglia del film.

"Lou non è l'unico stordito, direi!" dice Liam, indicandoli e facendomi ridere ancora di più.

"Permesso!" sento dire dietro di me.

Io e Liam ci allontaniamo un attimo per far passare le persone che si stanno facendo largo tra la folla.

"Permesso!" sento di nuovo.

E, questa volta, riconosco la voce insopportabile di Summer.

So che dovrei girarmi dall'altra parte,  nascondermi sotto il cappuccio della giacca, o fare qualsiasi altra cosa per non farmi notare.

Ma invece l'unica cosa che riesco a fare è voltarmi verso Summer, che passa veloce tra la folla con il foglio dell'acquisto dei biglietti on-line tra le mani .

E' probabilmente tanto presa dal ritardo, che non si accorge di me.

Ma Harry, che la segue a passo svelto, mi nota, rallentando il passo mentre mi passa affianco. Vede Liam di fronte a me e lo fulmina con lo sguardo.

Poi mi guarda di nuovo, severo.

I suoi occhi mi ipnotizzano e, anche se so che in questo momento è incazzato con me- lo leggo dalla sua espressione- non riesco a distogliere lo sguardo da lui.

I secondi si fanno pesanti, ma per fortuna passano veloci, come passa veloce pure Harry, che non mi saluta e raggiunge Summer che continua a camminare verso la sala, prendendola per mano.



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