2.

Mi sveglio che sono quasi le otto.
Mi piace svegliarmi presto anche quando sono in vacanza, perché la mattina riesco a fare molte più cose rispetto al pomeriggio.
Inoltre, quando mi è capitato di svegliarmi tardi, sono rimasta in stato comatoso tutto il giorno.
Disfo le valigie, preparo la cesta con la roba sporca e saluto Lisa, che si è appena svegliata,
"Così presto, come mai? " chiedo, sbigottita.
Lisa apre il frigo, sgolando mezza bottiglietta di succo all'ace.
"Non dirmi niente ! Tra poco arriverà il nuovo coinquilino e devo accoglierlo col più bello dei sorrisi!" Risponde sbuffando.
"Beh, io esco, quindi non contare su di me!" le dico, guardandola avviarsi verso il bagno.
"Spero almeno che sia figo!" continua, facendomi un sorrisetto malizioso.
Quando esco, l'aria dell'estate che sta volgendo al termine è calda e mi piace sentire il sole sul viso.
Il telefonino inizia a squillare e tento di rispondere a Niall quando, senza accorgermene, vado a sbattere contro qualcuno, perdendo l'equilibrio e cadendo, insieme alla mia cesta, per terra.
Il cellulare è sul pavimento, intatto. Porca miseria, questi vecchi cellulari resistono anche alla bomba nucleare.
Alzo lo sguardo e incrocio quello di un ragazzo furioso.
"Stai un po' attenta, cazzo!" Mi urla, facendomi salire la rabbia al cervello.
Mi alzo e, prima di raccogliere gli indumenti sparsi qua e là, lo guardo.
"Anche te devi stare attento. Chi ti credi di essere, eh?"
Lui non mi degna di uno sguardo. Mi fa un cenno frettoloso con la mano e se ne va.
Entro in lavanderia rossa dalla rabbia.
Saluto Louis.
Louis è il ragazzo che dà i gettoni per i lavaggi, con qualche bustina di ammorbidente in omaggio e che, ogni volta che aspetto che la lavatrice faccia il suo lavoro, mi intrattiene con racconti su alieni e serial killer famosi.

Diciamo che i discorsi che ci tiriamo non sono dei più allegri, ma io in realtà con lui mi diverto.
Non fa domande sulla mia vita sentimentale, né su come mi vada la vita in generale e questo, in questo esatto momento, è ciò che più gradisco.
In realtà lui non sa molto di me, a parte che abito vicino alla lavanderia e che frequento il suo stesso corso di fisica.
"Tesoro, pensavo che dopo dieci giorni in cui non mi vedevi, saresti tornata da me col sorriso!" Esclama Louis, mentre mi viene incontro per abbracciarmi.
"Sì Lou, scusa, è che ho appena avuto uno scontro con un tipo alquanto odioso!"

"Uno scontro?" mi chiede, dopo avermi baciato sulla guancia.

"Sì, ma lasciamo stare. Mi viene il nervoso solo a pensarci!" Dico io, porgendogli i soldi per un lavaggio.
Mentre mi serve, mi chiede se ho mai sentito parlare della storia dell'alieno con sembianze da umano, che abbordava le studentesse e poi le portava sul suo pianeta per far loro esperimenti.

"Credo che questo tipo di storie le abbia sentite solo te!" dico io, ridendo, mentre continua a raccontare ogni minimo particolare su questa cavolata madornale.
"Quindi, in base a ciò che ti ho raccontato oggi, cosa hai imparato?" mi chiede Louis, mentre mi aiuta a riempire la cesta di roba pulita e profumata di lavanda.

"Ho imparato che non si accettano passaggi dagli sconosciuti!" rispondo io, ridendo.
Guardo l'orologio sul muro. Le undici meno dieci.
Non ho voglia di andare a casa. Il nuovo ragazzo sarà già arrivato da un pezzo e Lisa lo starà informando su corsi di studio, lezioni, professori e quant'altro.
Mi intrattengo ancora un po' con Louis, mentre i minuti scorrono veloci in questa cavolo di lavanderia.
Saluto il mio amico dopo un quarto d'ora e mi avvio, con la mia cesta profumata, verso casa.
Prendo l'ascensore e salgo al quinto piano.

Nel corridoio mi saluta Samantah, la ragazza più bella di tutta la scuola.

È al terzo anno e, quando passa lei, con i suoi capelli biondo rame i suoi occhi blu e il suo fisico mozzafiato, tutti si immobilizzano.
Non so cosa lei possa trovare nel suo fidanzato, Greg, del quinto anno. È carino, sì, ma nulla in confronto a lei.

In realtà, la vedrei bene accompagnata a qualche attore famoso o a qualche modello da rivista, piuttosto che con un qualsiasi studente anonimo.

Ma lei, con lui, sembra felice e anche io sono felice quando Samantha mi saluta. Nonostante la sua bellezza disarmante, non è la classica ragazza che si monta la testa e tratta tutti con gentilezza.

"Ho visto il vostro nuovo inquilino-mi dice sottovoce, mentre cerco le chiavi di casa davanti alla porta del mio appartamento- e devo dire che siete davvero fortunate!"

Io alzo le spalle e le sorrido.

"Non l'ho ancora conosciuto, ma tra pochi istanti lo vedrò'" dico io, facendo tintinnare le chiavi che ho appena tirato fuori dalla borsa.
"Mi sa che verrò a trovarvi più spesso!" esclama Sam mentre sto per entrare in casa.

"Quando vuoi!" dico io, facendole l'occhiolino
Quando entro in casa, trovo Lisa sul divano col cellulare in mano, intenta a scrivere a chissà chi.

L'acqua della doccia scorre dalla stanza da bagno e, appena Lisa mi vede, mi fa dei gesti che stanno a significare "minchia_di_là_nella_nostra_doccia_c'è_un_figo_da_paura!!!"

Io sbuffo e mi dirigo verso camera mia.

Mentre piego i vestiti e la mia stanza si inebria di lavanda, Lisa entra.

"Ti giuro che, appena l'ho visto, ho pensato ad uno scherzo!"

"Mi ha già informato Samantha" le comunico io.

"Peccato che sono timida perché senno, ci puoi giurare, sarei già di là sotto la doccia con lui!"

"Tu timida? Che cazzata!" Rido divertita.

Lisa è tutto tranne che timida, specialmente con i ragazzi
"Ti prego, cerca di essere gentile!" mi dice.

D'altronde, chissà quanto tempo dovremo stare in questo appartamento tutti insieme... Questo ragazzo non mi ha fatto niente di male e non è giusto che lui paghi per colpa delle mie abitudini e delle mie routine.

Poi, due ragazze su due, mi hanno detto che è un bel ragazzo.

Quindi perché non provare a mettere da parte il mio caratteraccio del cazzo per una volta nella vita?

"Ci proverò." dico, incrociando gli indici delle mani, e portandoli alle labbra.

La porta del bagno si apre dopo un po'.

Lisa mi fa cenno di seguirla e si precipita in sala.

Io la seguo, cercando l'espressione più finta ed educata che mi riesca.
Ma quando me lo trovo davanti, riconosco in lui il ragazzo stronzo con cui mi sono scontrata poche ore fa e tutti i buoni propositi vanno a farsi fottere.

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