15

La cena trascorre serena e, appena finiamo di mangiare Niall ed Harry decidono di guardare un po' di televisione.

Io resto in cucina con Lisa e, mentre sparecchiamo il tavolo e mettiamo i piatti sporchi in lavastoviglie, le faccio il quarto grado.

"Quindi gli hai detto che era colpa sua?" dico, mettendomi una mano davanti alla bocca, divertita.

"Si, gli ho detto che era uno stronzo e che era tutta colpa sua!" mi risponde lei, fiera.

"E lui cosa ti ha detto?" chiedo io, senza riuscire a ricordare niente.

"Sai come è Harry, Kim. Mi ha guardato malissimo e ha continuato a camminare sorreggendoti come se tu fossi un sacco di patate!"

Non posso credere e abbia fatto una cosa del genere davanti a tutti.

Il supereroe è arrivato a salvarmi!

"Avresti dovuto vedere la faccia di Summer quando Harry è uscito dal locale per riportarti a casa!" continua Lisa, mentre inizia a pulire il bancone della cucina.

"Poverina!" dico io dispiaciuta. Nessuno sa come puo' essersi sentita nel vedersi rovinare una serata da trascorrere tranquilla insieme al suo fidanzato da una sfigata ubriacona.

"Ma che poverina, Amy! Appena Harry è uscito, Summer ha iniziato a dire che eri una puttana, e che hai fatto tutto per avere un po' di notorietà!"

Poverina un cazzo, allora.

Lisa prosegue nel racconto "Finchè non le sono andata davanti e le ho chiesto, educatamente, di ripetere ogni singola parola sul tuo conto, se aveva il coraggio!"

"E lei?" chiedo, curiosa.

"Lei ha girato i tacchi ed è scappata via piangendo!"

Harry entra in cucina, prende due lattine di birra dal frigo e si avvia verso il salotto.

"Che c'è?" mi chiede, fermandosi sulla soglia della cucina, guardandomi.

Non riesco a togliergli gli occhi da dosso, e lui se ne è accorto.

Che figura di merda.

"Niente, ero incantata a pensare!" rispondo.

L'unica cosa che mi viene in mente è una frase del cazzo, ma se ne sta, alza le spalle, e raggiunge Niall sul divano.

"Vi siete baciati?" ,mi chiede Lisa, non appena Harry è abbastanza lontano da non sentire i nostri discorsi.

"No, ha detto di no!" rispondo io, mettendo l'ultimo pentolino nella lavastoviglie.

"Peccato!" risponde Lisa, sorridendomi.

Io divento rossa.

Lo so, perchè me lo dice.

"Uh guarda come diventi rossa quando si tratta di parlare di Harry!" mi canzona.

Io le dico "Vaffanculo" con le labbra, senza emettere nessun suono, ma lei capisce lo stesso e si mette a ridere.

Raggiungiamo gli altri sul divano.

"Non ci credo che stiate guardando Dawson's Creek!" urla Lisa, mentre riconosce la scena in cui Joy litiga con Peacy. Si siede subito accanto ad Harry e batte le mani come fa una bambina felice.

Harry la guarda disgustato.

"E' Niall che è tremendamente patetico!" sospira, mentre incrocia il suo sguardo con il mio.

Ci guardiamo per un attimo, e sorrido, ricordando oggi, e la nostra discussione sul motivo per cui in camera di Niall ci fosse il dvd di Dirty Dancing.

Il cellulare di Harry squilla, lui guarda il nome di chi lo sta chiamando sul display e si alza dal divano.

Neanche il tempo di raggiungere la sua camera, che risponde e sento che dice "Che vuoi?"

Poi sbatte la porta della sua stanza per chiudersi dentro e sento che parla agitato, ad alta voce, anche se non capisco nulla di ciò che sta dicendo.

Harry torna dopo mezz'ora in sala, e ci saluta.

"Io esco, ragazzi!" dice, mentre si mette il giubbotto.

"Ok!" dice Lisa, senza guardarlo, perchè ha lo sguardo fisso verso lo schermo della televisione.

"Torni?" chiede Niall.

Certo che torna, che razza di domande fa?

"Si, chiarisco una cosa con Summer e torno a casa!"

Io lo guardo, inebetita, e appena i suoi occhi incrociano i miei,  distolgo subito lo sguardo.

Solo quando sento chiudere la porta di casa, guardo verso la direzione in cui è appena scomparso.

Lisa aspetta che tutta la sigla finale di Dawson's termini, canticchiandola, e poi guarda Niall.

"Scusa, ha detto che andava dove?" chiede.

"Da Summer!"

Lisa sbuffa e mi guarda.

"La prossima volta che mi dici che è un coglione, ricordami di batteri il cinque!" sbuffa.

Io non ho più voglia di stare in sala, e desidero solo stendermi ed ascoltare un po' di musica, aspettando di addormentarmi.

Già oggi ho saltato le lezioni.

Saltassi un'altra giornata, rimarrei troppo indietro con il programma.

Lo so, sono fissata, ma non ci posso fare niente.

Saluto i miei amici e mi dirigo in camera.

Prendo il cellulare e trovo due messaggi.

*non vedo l'ora sia sabato. Liam*

L'altro è sempre suo.

*Ti penso sempre*

Io non sono tanto emozionata al pensiero di vederlo, o forse si.

Ma il pensiero di beccarmi il cazziettone di Lisa, di mia sorella, di Harry, di Niall e di tutto l'universo intero me la fa prendere male.

Terrò tutto per me.

Almeno fino a quando non avrò le idee chiare.

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Mi sveglio che è buio.

Devo essermi addormentata senza nemmeno accorgermene.

Guardo il display del mio smartphone, che illumina la stanza a giorno.

Sono le due di notte.

E sono sveglia come se fosse mattina.

Chissà se Harry è tornato. e chissà cosa si sarà detto con Summer, ieri sera.

E' scappato così in fretta, che doveva essere sicuramente per una cosa importante.

Ma perchè penso ad Harry?

Ho sete e ci metto parecchi minuti prima di trovare il coraggio di alzarmi e andare in cucina.

Infatti, appena esco dalle coperte, un brivido di freddo mi avvolge, ed infilo velocemente i calzini per evitare di camminare scalza sul pavimento ghiacciato.

Attraverso l'appartamento al buio.

Conosco  a memoria la casa, e cammino nell'oscurità con sicurezza.

Solo una volta ho sbagliato misure, e mi sono quasi rotta un piede, svegliando Niall e Lisa dalle urla che tiravo.

Ma tralasciamo.

Raggiungo il frigo con un tale successo che potrei vincere le olimpiadi di quelli che camminano al buio per la casa come dei coglioni, prendo il cartoccio di succo d'ananas e me lo sgolo per metà.

So che per educazione non si beve dalle bottiglie o, in questo caso, dai cartocci, ma il succo d'ananas piace solo a me in questa casa, quindi faccio un po' ciò che mi pare.

Chiudo il frigo e mi dirigo verso camera mia, quando vado a sbattere contro qualcuno, emettendo un urlo di terrore.

"SHhhhhh!" esclama il "qualcuno".

Io allungo la mano verso il muro e immediatamente trovo l'interruttore.

La luce del piccolo corridoio si accende e vedo Harry davanti a me.

"Cazzo che paura!" dico, toccandomi la fronte con la mano.

" Non puoi proprio evitare di cadermi tra le braccia, eh!?" mi sorride lui, ricollegandosi, di sicuro, al nostro primo incontro.

Io lo guardo, sorridendo.

"Sei tu che sei sempre tra le palle!" rispondo, riprendendo a camminare verso camera mia.

Passano pochi minuti ed Harry bussa alla mia porta.

"Avanti!" dico, trattenendo un sorriso che mi sta per uscire spontaneo.

"Ehi ciao!" mi dice Harry, richiudendo la porta dietro di se.

"E' tanto che non ci vediamo, eh?" gli dico.

Lui si avvicina al mio letto ed io gli faccio un po' di spazio.

"Come è andata ieri con Summer?" chiedo.

Ma che cavolo me ne frega di come sia andata ieri con Summer?

"Bene, grazie!" mi risponde, serio.

Bene grazie....ma può voler dire mille migliaia di cose, quindi bo!

Poi continua. "Anche tu non riesci a dormire?"

"Devo per forza! Sono appena le due e un quarto di notte, e ho di buono ancora cinque ore di sonno!" rispondo io, sbadigliando.

"Va bene- mi dice, alzandosi.

Si volta verso di me.

"Lo sai che il galateo insegna che bisogna sempre accompagnare un ospite alla porta, quando va via?" mi chiede, aspettando.

Io sbuffo e mi alzo dal letto, avvicinandomi alla porta della mia camera.

"Peccato che tu non sei un ospite! Vivi qui, se non ti ricordi!"

Harry fa un sorriso compiaciuto e, mentre apro la porta per farlo uscire, non si muove.

Io lo guardo, e penso che è davvero perfetto.

"Quindi? Non te ne vai?" chiedo, imbarazzata da questa situazione.

"Si, Buona notte Amy!" mi sussurra, avviciandosi a me.

Lo guardo di nuovo, e lui guarda me.

Mi guarda le labbra ed io guardo le sue.

E senza nemmeno rendermene conto, la sua bocca preme sulla mia, dolcemente.

Io resto immobile, mentre le nostre lingue giocano timide tra di loro.

In quell'attimo li, non penso a niente.

Penso solo a me, e ad Harry.

Mi allontano da lui, e mi sorride.

"Buonanotte, Amy!" mi ripete, uscendo e dirigendosi verso camera sua.

"Buonanotte, Harry!" sussurro, e non sono neppure convinta che mi abbia sentito.

Chiudo la porta, e mi butto sul letto, ancora intontina da ciò che è appena successo.

E' stato il bacio più dolce della mia vita.

E so già che tarderò a prendere sonno.




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