10

Attraverso il corridoio al buio e vedo una luce provenire dalla stanza chiusa di Harry.

Mi fermo ad un passo dalla porta della sua camera e non so se tornare indietro o no.

"Harry, dai, so che sei sveglio!" sussurro, dopo aver bussato e non aver ricevuto risposta.

"Harry, ti prego!"

Conto fino a dieci e se non mi apre mi giro e torno in camera mia, penso.

Uno, dico nella mia mente.

Due.

Tre.

"Harry!" ripeto.

Quattro.

Al cinque, Harry apre la porta.

"Che vuoi?" mi chiede, stando sulla soglia.

"Niente, ho acceso il cellulare e..."

"Lascia stare!" mi interrompe, chiudendomi la porta quasi in faccia.

Come mi sta sul cazzo.

Fino ad oggi pomeriggio mi ha trattato di merda ed ora, solo perchè stasera abbiamo passato un po' di tempo insieme, si sente offeso perchè ho deciso di parlare col mio ex ragazzo.

Non ho voglia di tornare in camera mia.

Non ho voglia di leggere.

Non ho voglia di ascoltare musica.

Non ho voglia di fare niente.

Oggi è stata davvero una giornata snervante.

Sapere di Liam e Emily.

Uscire e camminare quasi un'ora.

Essere raggiunta da Harry.

Trascorrere una bella serata con lui e tonare a casa, allegri.

Trovare Liam.

Camminare con Liam.

Mandarlo a fanculo.

Tornare a casa.

Trovare Harry incazzato.

È stata una giornata talmente snervante che sento quasi subito le palpebre chiudersi piano piano, non appena mi sdraio comoda sul divano per guardare un po' di televisione.

"Ehi, ciao!" sento dietro di me, ma nel dormiveglia non so nemmeno se è una specie di allucinazione udutiva o se è la realtà.

Vedo una sagoma avvicinarsi a me e, quando cerco di alzarmi a sedere, la sagoma riprende a parlare.

"Ehi, ciao!" mi ripete Harry, nello stesso momento in cui lo riconosco.

"Ciao!" rispondo io, sedendomi sul divano ed allungando le gambe sul tavolino sul quale di solito Niall mangia quando guarda le partite di football alla televisione.

Harry mi porge una copertina trapuntata.

"Pensavo potessi avere freddo!" mi dice.

"Grazie!" sorrido io.

Harry si siede vicino a me e vede, sulla televisione, Bart Simpson che è rimpiazzato dalla sua famiglia da un nuovo figlio-robot.

"Fanno sempre le stesse puntate!" esclama girando canale.

Io alzo le spalle e continuo a guardare fisso davanti a me.

Non so cosa dire e mi sento un po' in imbarazzo.

Harry sta facendo finta di nulla, ma fino a tre minuti fa era incazzato.

"Vuoi qualcosa da mangiare?" mi chiede mentre si alza dal divano.

"No."

"Io mi faccio un bicchiere di latte e menta! Vuoi?"

"Uh si, quello sì, grazie!" rispondo e, quando è in cucina e lo sento maneggiare con i bicchieri, mi rannicchio sotto la copertina.

Non avevo notato che era stampata con motivi che ricordavano le orecchie di Michy Mouse e rido da sola.

"Ti sei portato all'Università la copertina di Topolino?" lo prendo in giro mentre mi porge il miscuglio che ha preparato e si siede accanto a me.

"Ora che lo hai scoperto, mi tocca ucciderti!" ride, solleticandomi sotto i piedi.

Per fortuna cessa il suo giochino infantile.

Io soffro tremendamente il solletico e poteva rischiare di prendersi anche un calcio in faccia.

Cambia continuamente canale, finchè non si ferma sul notiziario 24 ore no stop.

"Che c'è?" mi chiede, mentre lo guardo.

"Non dovevi andare da Summer, stasera?" chiedo.

"Si, ma alla fine è saltato tutto!" risponde, riprendendo a girare canale.

"Ah, mi spiace!" dico. Ma, sotto sotto, credo di mentire.

Harry mi guarda.

"Scusa per prima. È che davvero. Non mi è piaciuto per niente come ti ha trattato quel cretino, ero preoccupato e avevi il telefono staccato!"

Io gli sorrido. Non posso fare altro.

"Tu che mi chiedi scusa?"

"Non prenderci l'abitudine, però!" mi dice, sorridendo a sua volta.

Harry decide di guardare una replica di un film di guerra.

A me questi tipi di film fanno schifo e sento che sto per addormentarmi.

Ma non ho né la forza fisica né quella mentale per alzarmi, andare in bagno, lavarmi, andare in camera e mettermi a letto.

Non ce la faccio proprio.

"Abbassi per favore?" chiedo, mentre sulla tv scorre una scena dove tutti sparano a tutti.

Harry non fiata ed abbassa il volume quasi al minimo.

Poi mi guarda sorridendo.

"Scusa!" mi dice.

Io lo guardo..

"Figurati!" rispondo.

Metto la mano sotto il cuscino e chiudo gli occhi.

"Forse non hai capito." continua a disturbarmi. Lo capisce che-voglio-dormire?

"Cosa non ho capito?" dico, senza aprire gli occhi.

"Ti chiedevo scusa per questo!" dice.

Harry si allunga verso di me, e mi da un bacino sulla testa, rimettendosi poi subito a sedere.

Io apro gli occhi, lo guardo e gli sorrido.

"Buonanotte, Amy!" mi dice, guardandomi.

"Buonanotte, Harry!" gli rispondo.

E mi addormento così stranita da una giornata così densa di emozioni, che sembrava non finire più.

Ma è finita nel modo più dolce in cui poteva finire.

Ed io mi addormento felice.



















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