1.
Ciao a tutti.
Se siete sulla mia pagina, in questa mia storia, è perchè probabilmente, avete intenzione di leggerla.
Quindi inizio con il ringraziarvi, perchè avete deciso di dedicare un po' del vostro tempo ad Harry ed Amy.
...E a me!!!
Continuo dicendo che i personaggi famosi presenti in questa storia hanno caratteri, modi di fare e stili di vita non necessariamente rispecchianti la realtà.
Sono frutto della mia invenzione.
Non fermatevi ai primi due capitoli, ma andate avanti e scoprirete quali segreti tormentati affliggono Amy e qual è il passato di Harry che lo costringe a prendere decisioni affrettate.
Termino ricordando a voi tutti che ci sono le stelline da aggiungere a ogni capitolo che trovate di vostro gradimento, e che potete commentare ogni volta che lo desiderate.
Buona lettura!
E ancora grazie!
#senza-di-te-Harry-Styles#
Prima che ci incontrassimo, vagavo per la vita senza una direzione, senza una ragione. So che, per qualche motivo, ogni passo che ho fatto da quando ho imparato a camminare, era un passo verso di te. Eravamo destinati ad incontrarci.
(Nicholas Sparks)
**************
Le fiamme iniziano a riempire l'abitacolo della macchina ed io sento che sono arrivata alla fine della mia vita.
L'ho voluto io, certo, ma la paura di morire è talmente tanta, in questo momento, che darei qualsiasi cosa per poter rivedere coloro che mi hanno sempre amato e sostenuto.
Fatico a respirare e prego Dio.
Non posso finire la mia vita così, non a diciassette anni.
Ripenso agli sbagli commessi e forse è la giusta punizione.
Ma poi penso a quella che poteva essere la mia vita, se avessi mai fatto le scelte giuste.
Perdo le forze, e inizio ad avere ricordi e pensieri sempre meno nitidi.
Il fumo mi intasa le vie respiratorie e la gamba inizia a bruciare tremendamente.
Una voce familiare mi fa tornare per un attimo in me.
"Aiutatemi a tirarla fuori di qui, cazzo!" Grida e, non appena le lacrime iniziano a rigare il mio volto per il dolore e la paura, perdo i sensi.
****************
*Ho bisogno di coricarmi un po' a letto* penso, non appena giro la chiave nella serratura.
Ma, appena apro la porta, capisco che non sarà fattibile per le prossime tre ore, più o meno.
Lisa e Mary stanno spettegolando su mezzo Campus e, appena mi vedono entrare, mi fanno un sorriso malizioso, che quasi scapperei dall'altra parte del mondo, se ciò mi bastasse a non rispondere alle loro millequattrocentoquaranta domande che si saranno di sicuro preparate prima del mio rientro in città.
"Allora? Come è andata la vacanza Amy?" Mi dice Lisa.
Io poso le valigie a terra, mi siedo sul divano vicino a loro e inizio.
"Una merda!"
Mi verrebbe da ridere, in un'altra occasione, nel guardare la loro faccia incredula, ma in realtà ora non ho niente da ridere.
"Cosa è successo tesoro?"
"Liam mi ha mollato."
Niente, nessun cenno di vita da parte delle mie due amiche. Sembra che non respirino nemmeno più e odio questa situazione del cazzo.
"Come è possibile? Non vedeva l'ora di vederti, di stare con te... Che cazzo gli è saltato per la testa?" Chiede Mary, dopo essersi rianimata.
"Ha detto che è troppa la distanza e altre minchiate del genere!"
"Mi spiace!"
"Anche a me!"
Dicono le due ragazze all'unisono.
Capendo che per il momento non ho alcuna voglia di parlare, mi danno un po' di tregua, così io ne approfitto per prendere un cambio pulito dal mio armadio ed infilarmi sotto la doccia bollente.
Erano mesi che aspettavo queste vacanze estive.
In realtà, le mie vacanze estive si sono ristrette a soli dieci giorni di libertà, perché ho seguito dei corsi di analisi che mi permetteranno di iniziare il semestre un po' più avvantaggiata.
In ogni modo, erano mesi che aspettavo di stare un po con Liam e lui, dopo un solo giorno dal mio arrivo, mi ha dato il benservito.
Ho trascorso i restanti nove giorni in casa a mangiare schifezze davanti alla TV e al centro commerciale con mia sorella Taylor.
Non voglio pensare a questi due anni insieme a lui, perché sennò piango e, in questi giorni, ho versato già troppe lacrime.
Cerco di convincere me stessa che va bene così.
D'altronde Liam ha ragione.
Non può durare altri tre anni così.
È meglio finirla prima possibile.
È davvero meglio così.
Per fortuna sono sola, sotto la doccia e nessun altro, a parte me, può vedere le mie lacrime confondersi con l'acqua che mi bagna il volto.
Esco dalla doccia e il cellulare inizia a suonare.
Mi asciugo velocemente le mani e rispondo a mia mamma.
"Tesoro, sei arrivata?" Chiede apprensiva.
Cazzo, mi sono scordata di chiamarla.
"Sì, mamma. Sono appena entrata in casa."
"Uh bene, dai. Ora sono più tranquilla. Ti saluta papà. Ci sentiamo presto"
Quando riagganciamo, mi rendo conto che non mi ha lasciato nemmeno il tempo di risponderle.
E, scoperta ancor più drammatica, ho il cellulare completamente bagnato.
Lo tampono con la manica dell'accappatoio e, per fortuna, sembra non aver subito danni irreparabili.
Mi guardo allo specchio, mentre mi pettino i capelli bagnati. Odio i miei capelli.
Sia quando sono bagnati, che quando sono asciutti.
I ricci sono indomabili e, ogni volta, mi devo mettere litri e litri di schiuma per capelli, per renderli solo un minimo accettabili o, al limite, passare la piastra per almeno mezz'ora.
Li avvolgo in un asciugamano pulito e mi metto una tuta leggera. Guardo il cellulare sperando di aver ricevuto un messaggio dove Liam mi confessa di aver fatto un errore madornale, dove mi scongiura di tornare insieme e dove mi promette amore eterno. Ma, in realtà, il display continua a segnare solo l'ora e il giorno.
Esco dal bagno e scopro che Mary è tornata nell'appatamento che divide con altri studenti, che si trova nel palazzone affianco al nostro.
Lisa è in cucina e, quando mi sente camminare verso il salottino, mi raggiunge con una vaschetta gigante di gelato cioccolato e crema, insieme a due cucchiai.
"Affogheremo i nostri dolori qui dentro!" mi dice, sorridendo.
Io annuisco, divertita.
"Davvero, Amy. Non sai quanto mi dispiace!" mi dice, sedendosi vicino a me.
"Lo so, Lisa, ma davvero, non possiamo farci niente!"
"Ma che cazzo gli è preso a quel deficiente?"
Quando dice così, la guardo un po' indispettita. A Lisa, Liam non era mai stato simpatico e ogni volta che veniva a trovarmi al Campus (cioè, in realtà, tre volte!) lei trovava qualcosa di meglio da fare per giorni. Diceva che lo trovava un po' troppo pieno di sè.
"Dai, lo sai che mi è sempre stato un po' sul cazzo, ma mi spiace per te. Non ci si comporta così!"
So che ha ragione. Non ci si comporta così, cazzo. E se ami davvero un persona affronti ogni cazzo di avversità e cerchi di superare gli ostacoli.
Non molli tutto come ha fatto lui.
Probabilmente, questi due anni, non sono bastati a Liam per pensarla così. Forse tutto ciò che abbiamo vissuto insieme ha avuto senso solo per me.
"Iniziamo?" mi chiede Lisa, mentre toglie l'involucro trasparente dalla vaschetta del gelato accendendo la Tv.
Mentre ad American got's Talents una bambina vestita da regina delle nevi canta l'Aida, metto in bocca il cucchiaio e do il via ad affogare il dispiacere con ottantamila calorie che si addormenteranno, perfide, sui miei cazzo di fianchi.
"Domani torna Niall!" mi ricorda Lisa.
"È vero, a che ora?" chiedo io, distratta dalla giuria che sta dicendo alla bimba al di là dello schermo che passa il turno.
"Penso dopo pranzo!"
"Già!" ricordo che me lo ha detto quando ci siamo sentiti due giorni fa. Se volevo, mi disse, poteva passarmi a prendere domani mattina presto a casa dei miei genitori, ma ho preferito partire oggi, perchè non ce la facevo più a stare lì, in realtà.
Mi accorgo dopo dieci minuti che il gelato è quasi finito.
"Mio Dio, Lisa! Facciamo schifo!" dico sconvolta.
"Su, Amy! Si vive una volta sola!" ride lei.
Certo, vorrei ribattere! Dici così perchè sei alta un metro e settanta e pesi due chili!
Ma me ne sto zitta.
Anche se ho i fianchi un po' larghi e le cosce un po' troppo lontane dall'essere perfette, mi piaccio così.
Decido di andare a letto, quando è quasi mezzanotte.
"Dopodomani arriva il nostro nuovo inquilino!"
"C-O-S-A?" Chiedo io, sconvolta.
E' tanto bello vivere con Lisa e Niall, che l'idea di avere un'altra persona tra i piedi mi dà parecchio fastidio. Io sono abbastanza abitudinaria.
Amo la routine. Fare sempre le stesse cose.
Mangiare la stessa pizza, lo stesso gusto di gelato e prendere sempre la stessa strada per andare a lezione. Avere sempre le stesse persone intorno e svegliarmi sempre alla stessa ora.
"Sì, scusa. Lo so da una settimana, ma mi sono completamente scordata di dirtelo!" piagnucola Lisa.
CHEPPPALLLLE!!!
Buona notte mondo!
È proprio ora che me ne vada a dormire.
NOTA DELL'AUTRICE...CIOE' ME! EHEHEH
In cima al capitolo trovate il trailer della mia storia...spero vi piaccia!!!!
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infinity di Matilde Styles <3
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