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《Hey...》

《Si, bene amore, volevo dirti...》

《No, veramente è tutto okay, non è successo niente...》

Come se dovessi chiamarti solo in situazioni di emergenza.

《Marco, per due giorni i miei sono a Cosenza, ho casa libera, quindi pensavo che...》

《Oh... va bene, non fa nulla, a dopo amore.》

Riattacco il telefono prima che Marco lo faccia prima di me, penso che se lo facesse probabilmente darei di matto.

Ci sono rimasta leggermente di merda dal rifiuto categorico del mio ragazzo a passare la notte con me e anche se vorrei farlo non riesco a darmi torto.

In fondo cosa mi aspettavo?

Quando ci siamo messi insieme avrei dovuto mettere in conto il fatto che la nostra sarebbe potuta non essere la relazione perfetta che ogni persona sogna, ma non pensavo che sarebbe stata così... fredda.

Controllo su WhatsApp se mi sono arrivati nuovi messaggi, il gruppo della nostra "compagnia" sta esplodendo dalle notifiche.

Lascio perdere i primi messaggi leggendo solo gli ultimi, come al solito usciamo in centro per le 10 e mezza, come al solito Valeria passa tutto il pomeriggio a programmare per fare qualcosa di diverso e finiamo per stare tutte le volte solo in paese con la tappa finale a bere qualcosa al solito pub, là ormai siamo di casa.

"Vodka liscia per Gabriel e Antonio, una birra bionda per Valeria e una mora per Marco che non reggono molto bene ma amano bere la sera, Rum e Cola per Lucia e Long Island per me e in fine un thè al limone per Manuela"

Penso che inizialmente il barman, Francesco, non potesse vedermi, non ho sempre preso il mio ormai monotono Long Island, forse credeva che mi divertissi a guardarlo shakerare per 20 minuti la mia Margarita, ed effettivamente ci avevo preso abbastanza gusto a guardarlo mentre preparava il tutto, poi non so come e non so bene neanche quando di preciso, siamo diventati "amici" e cosa molto importante, io mi sono innamorata dei suoi fantastici Long Island.

Per tutte le volte che mi ha venduto alcol da minorenne all'inizio e riaccompagnata a casa ubriaca, evitando di lasciarmi andare in giro in condizioni pietose, penso che devo a Francesco tantissimo.

Non parliamo quasi mai, non sappiamo niente l'uno dell'altra e quando parliamo non è quasi mai sulle nostre vite private, ma in fondo immagino di avere una relazione più profonda con lui che con buona parte delle altre persone.

Con gli altri ragazzi è leggermente diverso il discorso.

Valeria è la tipica ragazza figa e popolare di turno, con la quale si può parlare solo se non ha la luna storta, probabilmente a volte ha sparlato di me, ma non ho mai dato peso alla cosa, nonostante questo, è la persona migliore per motivarti e farti uscire da periodi terribili.

Con Antonio meglio non parlarne più di tanto, eravamo migliori amici fino a non molti anni fa, poi abbiamo litigato di brutto e tutt'ora, a distanza di anni, non ci rivolgiamo molto la parola se non siamo entrambi come minimo brilli, probabilmente è meglio che qualunque cosa si era creata fra di noi sia finita, abbiamo tirato fuori il peggio l'uno dell'altro e nonostantefosse il mio migliore amico e perderlo è stata una delle cose più difficili, col senno di ora è veramenteun sollievo che io non soffra più per le sue indecisioni e che lui non debba sopportarmi come allora con le mie gelosie infondate.

Lucia è forse quella con la quale passo un pò più tempo, anche se abbiamo un pò di cose in comune, abbiamo due visioni del mondo è delle cose totalmente diverse e alla fine finiamo per non avere niente da dirci se non i soliti discorsi triti e ritriti.

Mi trovo molto più simile a Manuela, sua sorella maggiore, peccato che non abbia mai provato a stringere più di tanto con lei, ma per quanto non siamo vicine come con Lucia, parliamo e stiamo volentieri insieme.

Poi ci sono Marco e Gabriel, il primo il mio fidanzato, che preferisce passare la notte al pc a giocare con Antonio al posto di passarla con me e l'altro il suo migliore amico, molto introverso, il nostro rapporto si limita a guardarci con indifferenza, cercando di non fare intendere a nessuno che non possiamo sopportarci.

Mi chiedo spesso cosa ci faccio io con questo gruppo, a vederli quando non ci sono io, mi sembrano molto più rilassati e felici.
Eppure, sono le uniche persone sulle quale posso contare sempre, soprattutto le ragazze.

Forse in fondo l'amicizia è questa, nonostante si hanno caratteri e gusti diversi, non avere tanto da dire eppure continuare ad uscire ogni giorno ed essere sempre tutti pronti quando qualcuno ha bisogno di staccare dalle altre cose anche solo per fare due passi in centro.

A volte ho pensato che mi sarei dovuta allontanare da tutti dopo il mio distacco con Anto, ci ho provato e per un periodo ci sono anche riuscita, ma quando mi sono messa con Marco, in qualche modo, sono rientrata nel gruppo, anche se le cose sono leggermente cambiate.

Finchè starò con lui, sarò nella compagnia, poi, se dovessimo lasciarci, non lo so, probabilmente continuerei ad uscire con le ragazze, ma quando saranno insieme ad Anto, Marco e Gabriel... non penso che continuare ad uscire con loro sarebbe la cosa migliore.

Eppure quest'idea non mi fa paura come un tempo.

Quanto potrà mai durare in fondo la mia storia con lui, dopo la telefonata di poco fa inizio a pensare che la risposta sia meno di quello che mi aspettavo.

Mi ama veramente? Mi desidera?

Se si, perchè ha rifiutato l'invito?

Beh stasera devo rimediare in qualche modo, non mi va di passare la notte a casa da sola, a costo di rimettermi a parlare con Antonio e passarla con lui.

Guardo l'orario, ancora è presto, ma non mi va di rimanere qua da sola un secondo di più, quindi apro l'armadio cercando qualcosa di decente da indossare stasera e poi vado a cenare fuori, potrei benissimo andare direttamente al pub e aspettare gli altri per bere qualcosa.

Cosa dovrei mettere? Fa troppo caldo per mettere Jeans e camicetta, quindi mi obbligo ad entrare sotto la doccia e afferrare una lametta per rendere le mie gambe meno come quelle di un orso e più simili a delle gambe umane, sapevo che avrei dovuto fare una ceretta in settimana, dovrei smetterla di procrastinare e darmi da fare una volta tanto nella mia vita.

Ho tutto il tempo che voglio, potrei anche rilassarmi sotto l'acqua, ma ho già fame, in più voglio stare in casa il meno possibile, non mi è mai piaciuto stare in queste quattro mura da sola, ho come la sensazione di non essere mai del tutto sola e questo mi inquieta parecchio.

Entro nella doccia sotto il getto d'acqua bollente, è piena estate e si muore di caldo, ma non potrebbe fregarmene di meno, anche per una doccia veloce voglio godermi la carezza che le goccioline bollenti mi regalano a contatto con la mia pelle.

Quando ho finito chiudo l'acqua ed esco velocemente, dopo essermi brevemente asciugata uso l'aciugamano come turbante e vado in camera mia.

Mi blocco un secondo d'avanti allo specchio, i capelli raccolti nel turbante, la pelle della faccia leggermente arrossata e il mio corpo nudo riflesso mi chiamano per un secondo.

Sono meno abbronzata degli anni passati, con l'inizio dell'Università quel poco di tempo libero che avevo per andare al mare si è volatilizzato, non che mi dispiaccia, non impazzisco per andare in spiaggia, troppe persone che urlano, la sabbia che si attacca ai piedi, il dovermi coprire quel pò di peli all'inguine che non ho rasato per non fare scandalizzare le persone e non sentire battutine dagli altri, non fa proprio per me.

Anche se per quanto sono pallida adesso, forse apprezzo un pò di più le giornate passate ad arrostirmi sotto il sole.

Fisso l'immagine riflessa e mi viene solo una domanda, "E se non gli piacessi fisicamente?"

Non sarebbe tanto strano, magari gli piacciono le tette grosse e i fianchi larghi.

No. Non deve essere questo e io devo distruggere questi maledetti pensieri che mi riempiono di complessi su me stessa.

Mi siedo sul mio letto e accarezzo leggermente le mie gambe appena depilate come le punta delle dita, sono così lisce...

Mi vesto velocemente prima di potermi lasciare trasportare dal momento e finire al fare qualcosa che non dovrei fare e dopo aver asiugato e boccolato i capelli esco fuori casa.

Potrei andare in moto al pub, ma ho voglia di fare qualche passo a piedi, in più se esagero e inizio a bere anche a cena, probabilmente non oserò toccare la moto per tornare, bevo molto, si, ma non tocco moto o auto dopo aver bevuto, cammino lentamente e spero di non sudare, mi sembra di aver scordato il deodorante,  sarebbe la fine, appena arrivo sono già le nove e mezza.

Solitamente mangio presto e ora non ho più molta fame, comunque mi costringo ad entrare e mangiare qualcosa cercando di tenermi lontana dal bancone e da Francesco, forse ho trovato un modo per non stare da sola stasera e se comincio a bere da ora penso che possa andare veramente molto male.

Mangio lentamente, sperando che il tempo voli e che mi arrivi una notifica dal gruppo da qualcuno che annuncia il suo arrivo.

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