LAGHI MARGHERITA - RIFUGIO TABOR

Oggi ho camminato sola. Il primo tratto delle escursioni è spesso noioso, non in questa.
Si parte dalle baite della Valle Stretta: deliziose.

Per una mezz'ora il sentiero è dolce, poi inizia il tratto più duro. È molto ripido con pietroni che fanno in alcuni passaggi da scalini. Prima di arrivare lì, rallento e controllo il respiro.
Durante la fatica di questo tratto penso alle analogie tra lo scrivere e il camminare.
Occorre tanto tempo per percorrere brevi distanze. In montagna 6 ore per arrivare a 20 km; la sera tre ore per scrivere due paginette. Al ritorno dalle camminate più lunghe, quando sto per arrivare alla macchina, sento l'urlo silenzioso dei miei piedi che m'implorano di liberarli dagli scarponcini; le spalle, appena le alleggerisco dallo zaino, esultano, sembrano prendere il volo.
A mezzanotte, dopo tre ore che scrivo in una postura sbagliata, la cervicale mi parla silenziosamente. Anche il braccio destro. Poi all'una la mente s'impone, ricordandomi che tra 5 ore suona la sveglia. Vado a dormire, leggo ancora una paginetta.
Fatica e meraviglia in entrambi i percorsi!  Paesaggi da esplorare e da scoprire.
Quando scrivo un dialogo divertente e lo rileggo, rido. Mi piace sentire il rumore della mia risata. Allora corro da Guido. Posso leggerti un dialogo divertente? Daiii...
Eh, leggilo...
Lo leggo e rido molto.
Lui è serio, ascolta, poi abbozza un sorriso che si trasforma in una risata.
Ridiamo insieme.
Torno in salone, contenta che il mio dialogo faccia ridere anche lui, anche se il dubbio che non sia il dialogo ma la mia risata a contagiarlo,  mi rimane.

L'attenzione torna sul paesaggio. Vedo persone in lontananza, devo raggiungerle e superarle. Sì, quando cammino sola mi sento come il papà di Pietro nelle "Otto montagne". Le raggiungo e le supero, tutte. Il tempo per fotografare peró me lo ritaglio sempre.

Nei pressi del rifugio c'è una pietraia abitata da licheni.
Nascono dalla simbiosi tra un fungo e un'alga.

Il fungo svolge una funzione di sostegno e fornisce all'alga sali minerali e acqua. In cambio l'alga cede sostanze organiche al fungo. Specie differenti che vivono l'una grazie all'altra in un rapporto di alleanza e reciproca collaborazione. Arrivo al rifugio. 3 ore il tempo indicato, io sono arrivata in 2. Brava!, penso.

È qui che ho ambientato la scena finale di un racconto. Rivedo Amhed e Rashid muoversi all'interno; Carlotta e Arianna discutere e poi i loro occhi riempirsi di lacrime. Proseguo.

Incontro il primo lago e mi fermo a mangiare. Mi riposo e leggo un racconto della MUNRO.

Le pagine lette di fronte a questo lago: sublimi. Solo il vento in sottofondo.

Mi rimetto calze e scarpe e riparto. Vado al secondo lago che vedo per la prima volta, mi siedo su una pietra e osservo.

Il ritorno è divertente perchè sono sola e posso farlo a un passo velocissimo.

Nel tratto ripido: corsa leggera. Bello!
Quando arrivo alla macchina qualche segnale le mie ginocchia me lo danno.
Ho una fame esagerata. Mangio la banana più buona della mia vita.

Chiara, 8 luglio 2018

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