LAGHI DI ROCHILLES

Da quel tema sono passati trentasei anni. Tanti, anche solo a scriverlo spaventa.
Io e Gineprini - sì lo chiamo ancora così - il professore di italiano delle superiori, abbiamo camminato insieme.
Ho scelto come meta i Laghi di Rochilles in Val Claree.
Perchè? Per la varietà del paesaggio e il colore di quei laghi: smeraldo e azzurro intenso.
La prima tappa la facciamo a Nevache in boulangerie. Purtroppo "Fleur de miel" è chiusa. Peccato! È una piccola boulangerie, un negozietto d'altri tempi. Alla cassa c'è una vecchina dai capelli bianchissimi e nel retro, un omone di colore, il pasticcere. Lui si intravede, il laboratorio è a vista. I dolci prodotti dalle sue mani sono divini. Sarà per la prossima volta. Non ci arrendiamo. Andiamo nell'altra.
Poi, visto che sono vicini, facciamo un giro nel piccolo cimitero e nella chiesetta dove c'è musica ad accoglierci. Ad entrambi incuriosiscono i cimiteri e quello di Nevache è da vedere.

Il cielo è di un azzurro accecante, fa caldo, c'è ancora neve ai tre laghi.

L'acqua, grazie alle grandi nevicate dell'inverno è di nuovo abbondante.

Il rosa vanitoso dei rododendri è ciò che maggiormente impreziosisce la montagna in questo periodo. Altre fioriture gialle, blu, rosa intenso dipingono i prati.

In alcuni tratti ci sono tappeti di graminacee i cui ciuffi sono a distanza così regolare che pare siano stati piantati dalla mano precisa di un giardiniere. Mi stupisco sempre quando li incontro. Chi? I ciuffi di graminacee.
Cascate generose e torrenti spumosi fanno da sottofondo.

Acqua.
Adoro la sua compagnia quando cammino.
La luce nel pomeriggio cambia e con lei sembra cambiare anche il paesaggio. Non è più lo stesso eppure è lo stesso.
Parliamo di libri, scrittori, stili di scrittura, aggettivi usati magistralmente.
Gli parlo dei miei racconti e dei loro personaggi, della mia passione per la scrittura.
Gli ripeto più volte: se ti annoio dimmelo. Dice di no, spero non per non sembrare scortese.
Parliamo di vita, di figli, di cinema.
Chi l'avrebbe mai detto...?!, dice Mario.
La vita sorprende.

Chiara, 1 luglio 2018

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