COL DES MUANDES
Tre laghi anche oggi: Longue, Ronde e Des Muandes. Arrivate all'ultimo lago, possiamo io e Marina non salire al colle? No, ovviamente!
L'acqua è di nuovo la protagonista della giornata in laghi, torrenti, ruscelli cascate e pioggia. Attraversiamo anche un lungo tratto di pietraie con la musica dell'acqua dei ruscelli in sottofondo.
Ogni colle mi emoziona con la sua vista a 360^, questo in particolare perché si vede di profilo la cappella del Tabor.
Sulla cima fa freddo, l'aria è gelida.
Di fianco alla croce c'è una roccia con un gruppo di ragazzi che sta divorando panini. Io mi metto felpa e giacca antivento.
Decidiamo di mangiare lì. Fa troppo freddo quindi vado a cercarmi una pietra dietro a quella roccia e mi siedo. Peccato mi sia seduta a 20 cm dai ragazzi. Ho fatto quasi la figura della vecchina dalla giacca verde smeraldo, peró non ho chiesto loro di farmi assaggiare la spremuta d'arancia!
Sono francesi, ridono e commentano la nostra vicinanza. Realizzo. Io e Marina ci guardiamo e ridiamo. Sì, forse un posto riparato qualche metro più in là avremmo potuto trovarlo...
Senti... fa freddo e qui siamo al riparo, ci sopporteranno!, dico a Marina.
Iniziamo il secondo panino e si mette a piovere, anzi, sembra che stia grandinando. Finiamo il panino in tre bocconi, mettiamo il coprizaino e ripartiamo.
Fa freddo, avrei bisogno dei guanti. Ma no, scendendo ci scaldiamo, penso. Andiamo veloci perchè in montagna ci spaventano i temporali. Piove, per fortuna non moltissimo. Al ritorno non facciamo lo stesso percorso, e il sentiero è molto bello. Ancora qualche cespuglio di rododendri fioriti accanto ai torrenti. A La Val incontriamo un gregge che cattura tutta la nostra attenzione. Sono tantissime.
Ci sono molti agnellini, una pecora nera chiude la fila. Vediamo la pastora che governa questo numero impressionante di animali da sola, ha peró quattro cani efficienti con sè.
Fa un verso strano con la voce per richiamare le pecore. È bionda, con un fisico sportivo e uno zaino in spalla. Peró! Diciamo io e Marina. Notiamo atteggiamenti strani negli animali. Ad es. una capra che per mangiare qualcosa si mette in ginocchio.
Alcune bestie camminano zoppicando.
Arriviamo all'auto soddisfatte.
Andiamo a berci una birra?, dice Marina.
Non mi piace la birra ma prendo volentieri qualcos'altro. Mmm mi piacerebbe uno spritz... no perchè mi ubriaca e devo guidare.
A Nevache ci fermiamo, quel paesino incantato merita sempre una sosta. Mi faccio portare delle patatine che finiamo velocemente. Non mi bastano. Ne vado a prendere altre.
Quando si pecca, tanto vale peccare bene. Certo con uno spritz avrei peccato meglio, ma mi accontento di una coca cola.
Poi ci salutiamo, contente delle nostre sei ore di cammino.
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