Famiglia... le famiglie possono nascere in ogni luogo e in ogni modo.
Cosa chiamiamo famiglia? 

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Wolfgang parla di Felix, il suo amico.
Episodio 1x08

Wolfgang: è mio fratello. Non per qualcosa di accidentale come il sangue. Ma per qualcosa di più forte: per scelta.

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Lito va a trovare sua madre e trova una rivista con le sue foto con Hernando.
Episodio 2x01

Mamma di Lito: conservo sempre i tuoi ritagli, quelli buoni, i cattivi e gli inevitabili. Non è stato questo il difficile e non sono stati gli amici che mi sbattevano le foto in faccia con le loro più sentite condoglianze. Non ho Mai ricevuto tante telefonate, chi sapeva di essere così popolare? [si rivolge alle persone assenti nella stanza]
Cari amici, cari colleghi, cari tutti, ora che il mio famoso figlio stella del cinema è qui voglio ringraziarvi uno per uno singolarmente per avermi mostrato il vostro vero volto durante questo duro e difficile periodo, di cuore.
Lito: mamma mi dispiace.
Mamma di Lito: no, tu non hai niente di cui dispiacerti. Vieni qui mio piccolo pinguino [...] io so che avresti potuto negare tutto, come fanno tanti altri, e non lo hai fatto. E io non sono mai stata più fiera di te.
Lito: mamma...
Mamma di Lito: sì, io sono la tua mamma e sapevo che questo giorno sarebbe arrivato.
Lito: lo sapevi?
Mamma di Lito: Certamente, ballavi fin troppo bene per essere un ragazzino etero.

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Nomi fa un discorso alla festa di fidanzamento della sorella
Episodio 2x09

Nomi: mi chiamo Nomi. Sono l'unica sorella di T o meglio sono il suo diciamo ex fratello attualmente sorella.
Per qualcuno di voi sarà una sorpresa: sono un argomento che i miei preferiscono evitare. Non essendo normalmente invitata alle grandi occasioni familiari devo ammettere di avere a lungo collegato l'idea di famiglia alla massima di Nietche "ciò che non ti uccide ti rende più forte", ma ora non la penso più in quel modo sulla famiglia e questo è merito di mia sorella T quindi permettetemi di parlarvi un po' di lei.
Tutti pensano che T sia tanto carina ma non è vero, non è carina. È supercarina, è di una carineria stomachevole. Lei è nata vegetariana. Mi viene in mente come si prodigava in scuse prima di mangiare le patatine perché erano le amiche di Mr. Potatoe. E sì è andata in Grecia ad aiutare i rifugiati siriani. Sì, è stata dura essere la sorella di T perché era così perfetta, era brillante, spiritosa e bella. Gli uccellini la accompagnavano a scuola. Io da parte mia ero tutto l'opposto, ero quella difficile, ero problematica.
Ricordo una delle prime sedute di terapia con mia madre in cui ci siamo gridate in faccia finché lei non ha sbottato "perché non puoi essere come T?". Attenta a cosa desideri mamma.
T e io abbiamo anche avuto delle grosse discussioni. So che cercavo solo di provocarla. Una volta le ho strappato il diario, volevo che lei si arrabbiasse, si sentisse depressa, che avesse una crisi, che assomigliasse a me.
La lite peggiore che abbiamo avuto è stata subito prima della mia operazione. È venuta nel mio appartamento. Credo che come gran parte dei c-sessuali non riuscisse a capire perché dovessi fare l'intervento ed era spaventata per me. Credo che una parte di lei volesse farmi cambiare idea e poi ha scoperto che avevo falsificato la firma di mia madre sui moduli di consenso informato e abbiamo entrambe capito che a quel punto poteva davvero fermarmi. Io ho avuto paura, ho detto cose veramente terribili di cui mi sono immediatamente pentita. Se ne è andata e mi sono chiesta se fosse finita, se il nostro rapporto fosse finito. La notte prima di entrare in ospedale è stata la più lunga, quella in cui mi sia mai sentita più sola in tutta la mia vita ma nessuno mi ha fermata. Quando mi sono svegliata la prima cosa che ho sentito è stata la mano di T che stringeva la mia, il suo sorriso è stata la prima cosa che ho visto e la sua voce che mi cantava tanti auguri è stata la prima cosa che ho sentito. È stato in quell'esatto momento che mia sorella mi ha insegnato cosa significa la parola famiglia.
Quindi Tom tratta bene mia sorella perché se non lo farai ti giuro che ti troverò.

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