XCV.
Ita est: nihil perpetuum, pauca diuturna sunt; aliud alio modo fragile est, rerum exitus variantur, ceterum quicquid coepit et desinit.
De Consolatione ad Polybium, I, 1
È così: nulla dura in eterno, poche cose a lungo; una cosa è fragile in un modo, un'altra in un altro, la fine delle cose varia, ma tutto ciò che ha avuto un inizio, ha anche una fine.
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