Jasmine

Mi infilo il tubino rosso che mi arriva fino al ginocchio e mi precipito nel piccolo bagno del dormitorio. Attacco il cavo alla spina e mi risistemo il trucco mentre aspetto che la piastra si scaldi. Un po' di blush, mascara, eyeliner e gloss che rende le mie labbra lucenti.

Prendo in mano l'arnese e impreco sotto voce, mi sono scottata. Metto in fretta un po' di crema e aggiungo un cerotto. Inizio a passarmi la piastra fra i capelli e mi accorgo immediatamente di quanto siano realmente lunghi i miei capelli, mi arrivano fin quasi alla vita. Non sono abituata a vedermi così, erano secoli che non mi allisciavo i capelli. Una volta finito mi metto i tacchi, anch'essi rossi, ai piedi.

La mia compagna di stanza mi vede e mi dice: -Oddio Jas, sei stupenda. Farai conquiste stasera!-.

-Grazie Melanie.- le dico –Però sai che non me ne importa realmente dei ragazzi.- le ricordo. Esco dalla porta e chiudo a chiave, so quanto sia fissata con la sicurezza e voglio evitare che qualche malintenzionato disturbi la sua serata di studio.

Salgo su un taxi e gli do l'indirizzo del locale in cui andrò questa sera. Vedo il campus scivolare via, dietro milioni di macchine. Sono cambiate tantissime cose, sono al secondo anno a Yale e studio medicina. Ho ricevuto una borsa di studio che mi permette di continuare a seguire i miei sogni. Oggi, dopo più di tre anni finalmente rivedrò Nadia e Matteo, abbiamo tantissime cose di cui parlare e io non vedo l'ora.

L'auto si ferma, pago il tassista e lo ringrazio, scendo e arrivo all'entrata. Stranamente non c'è fila, il "Coco Samba" è uno dei locali più alla moda e famosi di tutta New Heaven. Faccio vedere la carta d'identità e il buttafuori mi lascia passare.

Immediatamente la musica altissima e le luci colorate mi investono, riconosco immediatamente il mio brano preferito di Ed Sheeran: "Shape of you". Ricontrollo il telefono e senza pensarci apro quella chat, nessuna risposta, come al solito. Mi avvicino al bancone, dove l'odore di alcool si fa più forte, e ordino un dei pochi drink analcolici del locale. Riconosco immediatamente Nadia, indossa dei pantaloni cargo verdoni e una maglietta nera corta fin sopra all'ombelico. Corro ad abbracciarla, non appena mi vede sorride, incapace di trattenersi.

-Mi sei mancata!- mi dice immediatamente. Vedo anche Matteo dietro di lei, è cambiato parecchio dall'ultima volta. È decisamente più alto e non porta più gli occhiali, i muscoli sono più definiti e finalmente ha un sorriso sincero.

-Dove sono finiti i tuoi occhiali?- gli chiedo incuriosita.

-Lenti a contatto Jas, ecco il trucco.- mi spiega.

Ci sediamo sulle sedie alte del bancone e sorseggiamo le nostre bevande.

-Non sappiamo nulla di Pietro.- Nadia precede ogni mia domanda –Si è trasferito poco dopo la tua partenza con tutta la famiglia. Non ci ha avvertiti prima ed è rimasto in contatto per un breve lasso di tempo con Matteo, poi nulla, completamente sparito.-.

Dopo che per un paio di mesi abbiamo continuato a scriverci, ad Ottobre è sparito. Non mi ha nemmeno mandato un ultimo messaggio. Provo a non pensarci, ma mi manca e mi brucia tantissimo che non abbia mantenuto la promessa.

-E voi, come mai siete qui?- gli chiedo dato che ancora non hanno voluto darmi una spiegazione.

Prende la parola Nadia: -Io ho ricevuto una borsa di studio per il giornalismo a Yale e Matteo per l'astrofisica. Passeremo i prossimi anni insieme, come ai vecchi tempi!-. Sono contentissima, non immaginavo che saremmo mai tornati a com'era prima della mia partenza, adesso manca solo Pietro.

Passiamo il resto della serata a parlare, ridere e scherzare. Loro se ne vanno prima di me, io rimango un po' più a lungo. Un ragazzo cattura improvvisamente la mia attenzione, capelli biondi e un fisico invidiabile. È stato seduto al bancone tutta la serata e ha fatto andare via tutte le ragazze che gli si sono presentate davanti.

Mi avvicino e inizio a parlare in inglese: -Ciao! Io sono Jasmine, e tu come ti chiami?-.

Si volta verso di me e mi squadra da capo a piedi: -Io sono Pietro, di dove sei?-.

-Italia.- rispondo senza esitazioni, il mio paese è sempre quello, per quanto io mi sia trasferita da parecchio.

-Seria? Anche io!- dice con un italiano fluido e senza cadenze particolari. È estremamente simile a Pietro, ha anche gli occhi azzurri che sembrano ghiaccio, ma nel suo sguardo c'è un velo di malinconia che oscura un po' il meraviglioso colore. Parliamo un altro po' e inizio a ricredermi sul fatto che sia il mio Pietro.

Anche se non è lui è dolce e simpatico, ci scambiamo l'Instagram e si offre anche di riaccompagnarmi a casa. Ha una macchina nera, sembra una Tesla, da questo deduco quanto debba essere ricco. Scopro che anche lui studia a Yale, Legge, lui non lo avrebbe mai fatto, amava l'archeologia e non si sarebbe mai lasciato convincere da nessuno per cambiare corso di studi.

Entro nel mio dormitorio e mi abbandono stanchissima sul letto. È stata una serata impegnativa.

Pietro

Una ragazza mi viene vicina, non è come le altre che fino ad ora mi hanno ronzato intorno, è diversa. Gli occhi sono neri, scuri come il petrolio e i capelli evidentemente allisciati sono lunghissimi. Mi ricorda Jasmine, non penso possa essere lei, me ne danno la conferma i tacchi ai suoi piedi, lei non avrebbe mai rinunciato alle sue converse.

Parliamo e non appena si presenta ho un sussulto al cuore, Jasmine, il nome più bello, non può essere lei. Le assomiglia in tutto e per tutto, l'aspetto fisico, gli interessi, studia persino medicina.

La riaccompagno a Yale e poi arrivo al mio dormitorio, apro Instagram e la trovo. Ogni foto, ogni post mi convince sempre di più che sia lei. Scrivo per la prima volta dopo anni a Matteo:

"Jas studia a Yale?"

La risposta non tarda ad arrivare, un sì che mi sta facendo diventare pazzo. Ho incontrato Jasmine, la mia Jasmine, spero solo che lei non mi abbia riconosciuto, non mi perdonerà mai.

✨🦋💙Spazio autrice💙🦋✨

Finalmente posso dire tutto! Ho aspettato una vita per questo momento, mi è venuta in mente questa divisione della loro storia quasi prima di mettere su carta (o PC come nel mio caso) tutto.
Allora, che ne pensate???