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I suoi gesti dolcissimi,
mi scaldavano il cuore ogni volta
lenendo un po' le mie ferite
~Kyla
Jasmine
Corro a perdifiato, i muscoli che bruciano e i polmoni in affanno. Gli ultimi raggi di sole mi baciano il volto, lo sguardo è fisso sulla sua schiena. Finalmente ci fermiamo e riprendo a respirare, un attimo e poi inizio a togliermi i pantaloncini e la maglietta, rimanendo in costume, Pietro segue il mio esempio facendo lo stesso.
Arriviamo al bordo dello scoglio: -Pronto?- gli chiedo.
Lui sorridente mi risponde: -Se salti tu salto anch'io.-
Gli stringo fortissimo la mano e lui di rimando me la strizza due volte. –Tre,- inizio a contare –due, uno!- saltiamo. Rimaniamo sospesi in aria per un tempo indefinito e alla fine arriva l'impatto con l'acqua. È fredda ma piacevolissima, ci bagna entrambi da capo a piedi, riparandoci dal calore afoso di questo pomeriggio. Risaliamo nello stesso momento e lui prende un grande respiro, poi scoppiamo a ridere.
Sono qui da un mese ormai, eppure il suo sorriso è ancora una delle cose più belle che ho visto. Il modo in cui sua madre mi ha accolto, quasi fossi un po' anche sua figlia mi scalda il cuore. Inoltre so che finalmente siamo tutti al sicuro, mia madre mi ha scritto pochi giorni fa dicendomi che finalmente si sono stabiliti in America, a New York per l'esattezza. Ha trovato un lavoro che le permette di mantenere senza troppi sforzi l'intera famiglia e nel tempo libero coltiva una delle sue più grandi passioni: la scrittura.
Non ho ancora detto a Pietro che fra tre settimane dovrò partire per raggiungere la mia famiglia,e per ora non ho intenzione di farlo.
Rimaniamo a mollo ancora per un po' e quando usciamo abbiamo la pelle salata e i capelli fradici. Mi mette un asciugamano intorno alle spalle con premura e mi lascia un dolce bacio sulla testa prima di andare a distendersi su un telo. Mi siedo di fianco a lui e ammiriamo il mare.
L'ultimo spicchio di sole è sempre più prossimo a scomparire nell'acqua cristallina del mare. Le onde iniziano ad alzarsi e mangiano pezzi di bagnasciuga, la spuma bianca si riprende le sue conchiglie e torna a nascondere tesori inestimabili nelle profondità. Il cielo si è tinto di rosso e arancio, leggere nuvole adornano lo adornano come a volerlo egoisticamente nascondere. È uno spettacolo che non vorrei vedere con nessun altro.
Ci godiamo il meraviglioso panorama ancora per un po' poi torniamo a casa. Abbiamo lasciato le nostre bici poco lontano, andiamo a prenderle e ci mettiamo in sella. Tra di noi scatta una sfida silenziosa a chi arriva prima. Gli faccio credere di essere in testa, ma non appena vedo la via di casa di sua madre spingo più forte sui pedali fino a superarlo e a vincere. –Ho vinto!- gli dico, scendo dalla bici e faccio per entrare nel vialetto. Lui mi blocca e mi bacia, sussurra sulle mie labbra: -Ed ecco il tuo premio.-. Ci sciogliamo dalla stretta e riponiamo in un angolo le biciclette. Entriamo e io mi precipito a farmi una doccia.
La casa è grande, con tre camere da letto e tre bagni. Io ho la mia con il bagno privato, anche se passo molto tempo in quella di Pietro. Faccio uscire l'acqua e il getto fresco inizia a togliermi il senso di appiccicoso di dosso. Una volta fuori prendo un pettine con i denti larghi e mi districo i capelli dopo aver applicato una crema, è l'unico modo per togliere tutti i nodi dai ricci. Mi vesto un po' più elegante del solito: un vestitino leggero azzurro lungo fino alle ginocchia, con la gonna morbida e leggermente stretto in vita, le spalline sottili chiuse con dei fiocchetti.
Oggi verranno a trovarci Matteo e Nadia, staranno con noi per una settimana. Si sono messi assieme subito dopo il ballo, non ho idea di cosa sia successo fra di loro ma mi fa piacere vederli entrambi felici. La mia migliore amica il venti partirà per il suo stage al New York Times, stasera ci racconterà tutto.
Ho i capelli ancora bagnati ma so che si asciugheranno da soli in pochissimo tempo. Mi allaccio i sandali ai piedi, purtroppo con questo clima sono stata costretta ad abbandonare le mie solite converse. Mentre mi infilo gli orecchini dorati a cerchio mentre qualcuno apre la porta, sono sicura che sia Pietro perciò pensarci dico: -Avanti!-.
Sono girata di spalle ma nello specchio intravedo una figura familiare. Una ragazza alta con i capelli neri tagliati in un caschetto disordinato, con addosso dei pantaloncini corti di jeans e una maglietta oversize nera, compare sulla soglia. –Nadia!- la chiamo andandole incontro. Ci stringiamo in una abbraccio e iniziamo a raccontarci tutto quello che è accaduto in questi mesi. Le spiego della lettera che ho lasciato a mio padre, ho ancora le parole impresse a fuoco nella mente e non penso che se ne andranno mai.
"Ciao Baba,
Se stai leggendo questa lettera significa che ce l'ho fatta, me ne sono andata, ce ne siamo andati tutti. Per tutti questi anni mi hai lasciato ferite sulla pelle, lividi e graffi, ma soprattutto ferite dentro.
Mi hai fatto credere di non essere abbastanza, infilando giorno dopo giorno nella mia testa l'idea che solo perché sono una donna valgo meno e mi devo sacrificare per la famiglia. Purtroppo per te ho aperto finalmente gli occhi: ho capito che un vero padre non si comporta così, una persona che ti vuole bene non ti chiude dentro una gabbia per poi buttare via la chiave, no.
Non cercarci, perché non ci troverai, mamma ha già fatto in modo di iniziare le pratiche per il divorzio, è finita. Addio, normalmente ti chiamerei padre eppure ho capito il mio errore nell'averti definito così in tutti questi anni, non sei degno di questo appellativo.
Jasmine Idrissi"
Ho scelto di iniziare ad usare il cognome di mia madre, per accentuare il fatto che io non voglia nulla da lui.
Io e Nadia usciamo dalla camera e in corridoio incrociamo Matteo e Pietro. Matteo attira a sé la sua ragazza e la bacia sulla punta del naso mentre io stringo la mano a Pietro. Apriamo la porta e uno dopo l'altro andiamo fuori, seguiti a distanza da Lucia, la madre di Pietro.
La mia vita sembra veramente normale, forse per la prima volta in tutti questi anni. Sono solo una ragazza normale, che va normalmente a cena fuori con i suoi amici per passare insieme una serata normale.
💙✨🦋Spazio autrice🦋✨💙
Ciao Farfalline! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, lasciatemi una stellina o un commento, anche entrambi, non mi offendo! La storia di Pietro e Jasmine continua, state sicuri, non siamo nemmeno alla metà! *risata malefica*
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