Capitolo 9🐚

CHIARA' S POV
Quando finimmo di cantare Thousand Years io ero emozionantissima, stavo per piangere, soprattutto nel momento in cui David mi aveva chiamato per l' ennesima volta 'principessa'.....

Nel momento io cui lui mi aveva sentito cantare e aveva continuato a schiacciare quei tasti bianchi del pianoforte sorridendo, mi ero sentita in sintonia con lui, come se noi due avessimo potute fare tutto.

"Cosa avevo fatto per meritarmi tutto quello?", pensai arrossendo.

David mi guardò attentamente negli occhi, si avvicinò a me e mi strinse forte.

Io ero emozionata, sentivo il suo profumo e le sue braccia muscolose che mi stringevano senza permettermi di muovermi. Quanto era bello ..... gli occhi che mi fissavano mi facevano sentire unica, una principessa.
Ci avvicinammo sempre di più ed eravamo sul punto di baciarci, io chiusi gli occhi e mi abbandonai alle sue braccia e al suo profumo. Il suo respiro mi tranquillizzava, era caldo e protettivo.
Eravamo così vicini.....ma ciò che desideravo non accadde.

Ad un certo punto David si girò di scatto, preoccupato, mi girai anche io e dopo alcuni secondi di silenzio, riuscimmo a sentire delle urla al piano di sopra.

Oddio.

Con uno sguardo di intesa capimmo cosa probabilmente stesse succedendo e proprio per questo mi si gelò il sangue.

Oddio.
Oddio.
Oddio.

Guardai David spaventatissima, lui mi strinse la mano e lanciò una breve occhiata rassicurante.
"David....io....", sussurrai terrorizzata.
Non feci in tempo a finire la frase.
David premette la mano sua mia bocca dicendomi di stare tranquilla, successivamente prese uno strano attrezzo, chiuse la porta e spense le luci.
Non è necessario dire che tutto quello fu inutile.
I passi si avvicinavano sempre di più e il mio cuore batteva a mille.
David si allontanò da me e si diresse verso l'entrata della porta, con quella specie di attrezzo in mano.

Io rimasi in un angolo e per poco non svenni dalla paura.
Sentivamo i passi avvicinarsi sempre di più.
David mi guardò rapidamente facendomi l'occhiolino, probabilmente sperava di tranquillizzarmi.
Ad un tratto non sentimmo più nulla. Il silenzio.
Ormai io non mi reggevo in piedi dalla paura, stavo per voltarmi e correre verso David.

Quel silenzio mi spaventava, mi spaventava davvero tanto.

Non avevo mai provato così tanta paura nella mia vita, stavano passando davanti ai miei occhi la mia infanzia, tutti i miei ricordi, il mio futuro insieme a lui.
Non riuscivo a muovermi dal terrore ma presi coraggio e mi voltai, volevo correre da David.

Non feci in tempo a muovere il primo passo, perché tutto ad un tratto una figura maschile mi afferrò da dietro urlando, e, premendo la mano sulla mia bocca, mi puntò una pistola.
Era un ragazzo alto e muscoloso, con il viso coperto da un passamontagna.
Mi salì il terrore e iniziai ad urlare, per quando mi era possibile.

"Zitta, zitta ragazzina!", urlò lui.
David si girò velocemente e mi corse incontro pronto ad aggredire il ragazzo.
"Lasciala stare, stronzo, non la devi toccare, hai capito?", urló David correndo verso di me.
"Fermo o la uccido, giuro!", urló spingendo la pistola sulle mie tempie. Io emisi un urlo per il dolore e cercai di divincolarmi, ma lui strinse la presa.
Mi faceva male e iniziai a piangere.

Colui che mi teneva prigioniera avrà avuto la stessa età di David, forse un anno in più.

Ad un tratto il ragazzo si affacciò dalla finestra e vide che stava arrivando la polizia.
Tenendomi stretta uscimmo dall' edificio e andammo davanti a tutte le macchine della polizia.
"Un passo e la ragazzina salta in aria, giuro. Dovete darmi i soldi", disse fermamente.
I poliziotti cercarono di intimarlo, ma era inutile, lui non mollava la presa, anzi, mi stringeva sempre di più.

Scesero molte lacrime dai miei occhi, ero terrorizzata e avevo bisogno di lui.

Iniziai a cercarlo tra i poliziotti ma non lo vidi. 
Ad un tratto mi salii il dubbio che qualcuno gli avessi fatto del male, il che mi portò ad urlare e a tirare una gomitata nell' addome del ragazzo che mi teneva stretta.
Lui urlò dal dolore ma non lasciò la presa, spinse nuovamente la pistola contro le tempie e mi strinse fino a togliermi il fiato. Stavo per svenire e non riuscivo a respirare, le sue braccia mi soffocavano e le sue mani, oltre che premere sulla bocca, mi stavano gradualmente tappando il naso.

Ad un tratto sentii dietro di noi alcuni passi.

Proprio in quel momento capì che quell' incubo stava per finire.

Era David.

Il ragazzo non lo sentì e presto urló per il dolore provocato dal pugno nella schiena che gli aveva appena tirato David.
"Stronzo di merda, la devi lasciare, è arrivato il concetto o no?", gridò lui.

Il ragazzo lasciò la presa non prima di aver sparato un colpo di pistola che non mi colpì. Io caddi a terra stremata, mi mancava l' aria.
La polizia intervenne subito e ammanettò il ragazzo, ormai sanguinante.

David corse da me e mi prese in braccio.
Intanto arrivó un poliziotto che mi chiese come stavo e mi invitò a dargli il numero dei miei genitori.
Io glielo diedi ma precisai che in quel momento loro erano momentaneamente via per lavoro, quindi non erano a casa.

Io e David affrontammo tutte le procedure necessarie richieste dai poliziotti, dicendo tutto ciò che sapevamo.

"Bellezza, sali sulla moto, ti porto a casa", sussurrò David.

Gli obbedii e salii sulla moto, abbracciai i suoi fianchi e mi strinsi a lui.
Chiusi gli occhi e sentii il suo inconfondibile profumo e il suo calore circondarmi.
Quando aprii gli occhi mi trovavo su un letto che non era il mio, era quello di David.

Mi girai e vidi lui che si stava vestendo.
Che grande figo che era.
Aveva un fisico robusto e dei muscoli nelle braccia da far paura.
I suoi capelli erano in disordine, David aveva la mania di passarsi sempre le mani in mezzo.
Si muoveva con molta agilità e una volta infilati gli jeans strappati, sembró capire che qualcuno lo stesse osservando.

Si girò verso di me e mi corse incontro.

CIAONE a tutti!
Nuovo capitolo pubblicato, spero vi piaccia

Voglio ringraziarvi per le 800 letture, sono davvero tantissime per me, soprattutto perché all' inizio non pensavo potesse succedere tutto quello che è successo.

Grazie infinite

Se vi va lasciate una stellina o un commento sia positivo che negativo, a me fa davvero tanto piacere quando scrivete qualcosa riguardo ai miei capitoli

A presto !!!!🐚

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