CHIARA' S POV
Appena mia mamma entrò in camera, iniziò a tempestarmi di domande riguardo l'accaduto.
"Chiara ho saputo che un ragazzo ti ha trovata e ti ha aiutata a rimanere sveglia...come si chiama?", chiese sorridendo.
"Si chiama David Harris mamma", risposi ridendo.
Appena finii di parlare mia madre diventò pallidissima e mi guardò con gli occhi sgranati.
"Mamma, tutto ok? Sembra che tu abbia visto un morto..."
"Tesoro, si chiama veramente David Harris?", disse cautamente.
"Si! Perché?", risposi stranita.
"Tesoro, non ti devi assolutamente avvicinare a quel ragazzo, per nessun motivo, hai capito?"
"E perché mai non dovrei avvicinarmi?", chiesi ancora più stranita.
Mia madre sembrò tornare in se' e non sapere cosa dire...
"Beh....perché....vedi....io conosco i suoi genitori e non sono persone per bene....", disse guardando altrove.
Sapevo che era una bugia, ma preferii non contraddirla, tanto non mi piaceva e credevo non mi sarebbe mai piaciuto quel ragazzo.
Quando tornai a casa iniziai ad ascoltare la musica, in particolare "Skinny love", la canzone che mi faceva tornare in mente troppi ricordi....
Dopo 10 giorni
"Cari ragazzi, oggi vi presenterò un' attività molto interessante che ho fatto sempre svolgere in collaborazione con i ragazzi del quarto anno...."
La nostra prof. spiegò il progetto, in pratica dovevamo scrivere una poesia su un tema che avrebbero scelto loro e avremmo dovuto svolgerlo a coppie, in cui uno dei componenti sarebbe stato del terzo anno mentre l' altro del quarto.
"Allora, prestate attenzione perché ora vi dirò le coppie!", disse la prof.
"Alice sta con Emma Hills, Riccardo con Sofia Lewis, Clara con Giulia Droppi, Chiara con David Harris, Aurora....", appena sentì pronunciare quelle parole, mi si gelò il sangue... "come farò a dire a mia mamma che la prof mi ha messo in coppia con David?! Ma soprattutto...io non voglio stare assolutamente con lui! Va bene che mi ha tipo "salvata", ma questo non significava nulla! Lo avrà fatto solo per pietà!", pensai.
All'uscita della scuola, mentre stavo parlando con Aury, la mia compagna di banco (che stava diventando una mia grande amica), vidi David che si avvicinava a me.
"Hei, Chiara, ciao.... hai sentito i professori? Mi sa che dovremo stare insieme.... per il progetto", disse spavaldamente.
"Già..."
"Ti va se ti accompagno a casa? Non abito molto lontano da te".
"Non credo sia una buona idea, David. Mi dispiace", risposi con prontezza io.
"Per favore, mi dispiace per quella mattina...ero un po' arrabbiato per fatti miei e non ti ho considerata..." sussurrò.
"Appunto", dissi io facendo roteare gli occhi.
"Per favore...giuro che non dirò una parola, starò muto come un pesce", giurò lui.
"Se la metti così...va bene"
Mentre camminavamo, facemmo tutto il contrario di quello che era stato accordato, David non riuscì a tacere per più di due minuti.
"E tuo padre invece? Che lavoro fa?", chiesi io.
"Beh...vedi...mio padre... non c'è più..."
"Oddio...mi dispiace, io non volevo..."
"Non ti preoccupare.... ti va se ci fermiamo un attimo sulla spiaggia? Magari ci viene qualche ispirazione, dato che il nostro tema per il compito è il mare..."
"Ok"
Iniziammo a passeggiare sulla spiaggia, il rumore delle onde mi faceva rilassare molto. Pensai a David... forse avrei dovuto fargli capire esplicitamente che tra me e lui non ci sarebbe mai stato nulla, anche se mi aveva aiutato quando stavo male non voleva dire che fosse scoccata la scintilla dell'amore. In quegli istanti però non riuscii a dirgli nulla.
"Ehi... vuoi che ti prenda in braccio? Sai...qua ci sono molte pietre, non vorrei che tu cadessi", chiese maliziosamente.
"No, grazie. Per la cronaca, non sono così imbranata", risposi per poi fare una linguaccia.
Proprio mentre ripresi a camminare scivolai su una pietra bagnata e il ragazzo mi prese in spalla.
"Sicura di non essere imbranata?", chiese ridendo.
Successivamente iniziò a correre più veloce che poté.
"Fermatiii fermatiiii ti prego!", urlai battendo le i pugni sulla sua schiena.
Lui si fermò per pietà, per poi appoggiarmi sulla sabbia, lui si sdraiò di fianco a me.
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"Allora ci vediamo domani?", chiesi io.
"Certo, a domani, scintilla".
Quando tornai a casa, mia madre, preoccupata venne verso di me.
SPAZIO AUTRICE
Hei, ragazzi come sta andando?
Vi volevo chiedere un consiglio.
Secondo voi, è meglio Davide o David?
Scrivete nei commenti !
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