Capitolo 4🐚
DAVID' S POV
" Perché ho aiutato quella ragazzina ?! Forse ho qualche strana malattia.
Adesso penserà che io sia il classico principe azzurro sul cavallo bianco che va ad aiutare ragazzine in pericolo" dissi sbuffando a me stesso una volta tornato a casa.
Non ero rimasto in ospedale quando seppi che Chiara si era svegliata, avevo visto che stavano arrivando i genitori e quindi preferii togliere il disturbo.
Presi la mia chitarra e iniziai a suonare, la musica per me era una valvola di sfogo, un posto in cui rifugiarsi. Dopo un po' però mi stancai del rumore delle corde stonate e decisi di chiamare Leo, il mio migliore amico.
"Senti Leo, vedi di venire subito, ti devo parlare...."
Mentre lo aspettavo iniziai a guardare fuori dalla finestra. La mia casa si affacciava su un parco, vidi tantissimi fidanzatini teneri e sdolcinati che si sbaciucchiavano... "CHE SCHIFO! MA CHE ROBA È?" pensai.
Sapevo già da tempo che non mi sarei mai fidanzato per amore, perché per 'Amore' si intendono solo tanti baci e abbracci.
Io ero un tipo forte, non mi sarei mai imbambolato per una ragazza. Tanto meno per una tipa come Chiara.
Poco dopo Leo arrivò.
"Ciao Leo"
"Bella David"
"Senti ti volevo confidare una cosa...."
"Vuoi per caso dirmi che ti sei pazzamente innamorato della nuova ragazza che però non è snob (e cretina) come tutte le altre con cui stavi prima, per cui non hai nessuna intenzione di dichiararti? Si, lo so già".
Rimasi leggermente sconcertato....ma non troppo, in fondo conoscevo Leo dal giorno dopo in cui ero nato.
"Ma cosa sei, uno stalker?
Comunque non mi sono innamorato, l' Amore non esiste e poi..."
"Nooooooo, non ti sei innamorato, hai semplicemente passato tutta la mattina pensando a Lei" disse ridendo.
"Ho detto che non mi sono innamorato!
Scusa eh, ma come fai a sapere che ho pensato tutta la mattina a lei?"
"Semplice, i tuoi occhi" disse sorridendo.
Dopo ciò presi un cuscino e glielo tirai in testa.
Continuammo per una buona mezz'ora, al termine della quale Leo mi disse :" Guarda che non c'è nulla di male d innamorarsi..."
"Ma io non sono innamorato, ok? In quale lingua vuoi sentirtelo dire?"
"Nella lingua dell'amore" disse lui imitando un bacio con la bocca.
"Che stronzo" risposi io tirandogli un altro cuscino.
Quando Leo se ne andò, rimasi alcuni minuti a riflettere riguardo quello che ci eravamo detti... e se avesse avuto ragione? No, impossibile.
SPAZIO AUTRICE
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto !
Continuate a seguire perché dal prossimo capitolo cominceranno le complicazioni!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top