Trentanovesimo testo.

Parlandone con i miei amici, mi trovo sempre allo stesso punto del discorso. Forse è per questo che mi tengo le cose dentro: perché gli altri la fanno semplice e non fanno altro che complicare ancora di più le cose, che hanno già molto di complicato. <<Fai quello che vuoi. Quello che ti senti di fare. Quello che ti dice il cuore. Pensa a te stessa e non agli altri.>> mi dicono sempre e mi ripetono che penso troppo e che certe cose vanno fatte e basta, d'impulso, ma l'ultima volta che ho fatto una cosa senza pensarci abbastanza non è andata bene. Non mi riescono le cose spontanee. Dovrei fare ciò che voglio? Sapete cosa voglio?

Abbracciarti,
Sentirti,
Vederti
Sempre,
Ogni sera,
Ogni giorno,
Come se fosse il primo
Come se
Non ci fossimo mai
Incontrati
Come se non sapessi
Quanto mi fai male,
Quanto sei odioso.

Volerti,
Perderti
E ritorvarti
Ancora
Come se
Non fosse mai successo
Niente
Come se il passato,
Il nostro passato,
Non esistesse.

Litigare e
Fare pace
Senza mai chiarire
Sul serio
E il giorno dopo
Stare ancora assieme
Come se
Non fosse mai accaduto
Niente di niente.

Esattamente tante cose che vanno in contrasto, come l'odio e l'amore, voglio odiarti per amarti di più, voglio stare senza di te per un breve periodo per poi ritornare e volerti ancora più di prima, voglio desiderarti, voglio avere lo zoo nello stomaco quando devo incontrarti e il fuoco dentro mentre ti abbraccio. Voglio provare tutto questo, il bianco e il nero, non voglio più le cose a metà, non voglio più le sfumature.

Ho capito troppo tardi che ti desideravo troppo, ancor più di prima, quando adesso ti ho perso del tutto.

Io e te
Come l'inizio
Di un anno nuovo,
Di un mese,
Di una settimana,
L'inizio di un libro,
Di un testo,
Di una canzone,
La fine del film,
La fine del mondo.

Vorrei essere davvero uno spettacolo per gli altri e saperti raccontare alle persone, saper trovare le parole giuste per dire ciò che davvero voglio con te. Ma è tutto inspiegabile.

Sono uscita dalla mia classe e ti ho visto accovacciato vicino al muro, con il cellulare il mano. Sorridevi. Perché?

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