Capitolo 34

AVVERTENZA: eccoci qua. Un capitolo finalmente Smut 😳😳😳
Se non volete leggere, potete passare oltre :)

Non sapeva il come o il perché, ma all’improvviso si ritrovava portato sul letto tra le braccia del predatore odorante di alcool, che lo tenne sopra di sé. Ren rosso d'imbarazzo e sorpreso, aveva tentato più volte di svignarsela da un Blake addormentato che continuava a tenerlo stretto come in una morsa di un serpente.

Ma più cercava di uscire da quel problema, più le braccia stringevano.

《 B- Blake…. Dio 》.
Mormorò il più piccolo in netto di difficoltà.

Tentava di liberarsi da quelle braccia, anche se in realtà, stare così con la sua persona appena ritrovata, lo faceva sentire nuovamente completo, quel senso di completezza che per giorni aveva sentito spezzata. In quei giorni nei quali dopo aver rotto con Blake, per un suo errore commesso e pentito, non aveva avuto più sue notizie. Non sapeva dove l’altro si fosse cacciato. Aveva tentato più volte di contattarlo per chiamata o via SMS, ma niente di tutto ciò era servito. E non sapeva nemmeno perché Jay fosse lì e del perché i due fossero insieme ?

《 Ren…》.
Mormorò il centro dei suoi pensieri e mettendo una gamba sulla sua, che oltretutto era finita sul piccolo Ren dentro ai pantaloni, premendo appena .

Un contatto che di certo al mal capitato costó una scossa di adrenalina e un basso gemito, che piú assomigliò a una fusa.

《 No. No. Non si può. Non va bene 》.

Dopo vari sforzi di spinte e calci, riuscì a liberarsi gettando il più grande giù dal letto. Blake si svegliò di soprassalto e si accarezzò il fondoschiena che aveva urtato poco gentilmente sul pavimento . In un primo momento ci mise un po’ a capire dove fosse, ma poi mise a fuoco l’immagine del suo Ren che era con un piede fuori dal letto in procinto dall’andarsene.

Per paura di vederlo sparire sotto ai suoi occhi, scattò come un felino attento sul letto, affondando con le ginocchia sul materasso, cosa che fece fermare e attirare l’attenzione di Ren che ora sedeva sul bordo, con la schiena voltatagli.

Velocemente lo fermò, abbracciandolo alla vita e appoggiando poi il mento su quella spalla. Era bello poterlo sentire nuovamente. Sentirlo a stretto contatto così con sé. Era bello potere essere nuovamente Blake e Ren. Semplicemente loro. E non un finto Blake che fingeva l’ignoranza che dell’altro non gli importasse più dietro a una finta maschera. È vero, in quei giorni per non sentirlo aveva persino spento il cellulare. Era andato a stare in una stanza d’albergo di poche stelle, poco gli importava . La sera aveva frequentato pure dei pub , si sedeva su uno sgabello e beveva qualche bicchierino, specie dopo una giornata piena di lavoro. E così via. Era triste sì. Se si pensava bene, sembrava più una storia di una persona depressa per una relazione andata a male, e forse per un certo periodo era stato davvero così. Ma poi aveva capito, che non bisognava dipendere troppo da qualcuno e cercare comunque di andare avanti. Ma poi eccolo lì, piombatogli addosso così come una tempesta estiva durativa di pochi secondi. Ma per quanto danni, in realtà, avrebbe creato, avrebbe fatto sì che, poi il sole splendesse di più. Ma questa volta sarebbe stato così? Ren aveva deciso di voltare pagina ? E perché era andato da lui ? Che alla  fine tutto potesse essere un bellissimo sogno ?

No. Blake, non voleva che fosse così.  Voleva che quella fosse la realtà,  il suo presente. Voleva che Ren fosse lì con lui e per lui. Da quando aveva lasciato la loro casa, non c’era stato un solo giorno in cui non avesse sentito la sua mancanza. Anche se comunque aveva tentato di celarla.

《 I-io vado a farmi una doccia, così poi potrai andare tu 》 disse in un mormorio il più piccolo, tenendo lo sguardo in basso, cercando di non badare troppo a quelle mani incrociate che erano ferme sulla sua pancia.

Blake lo guardò per un momento e mugugnò un appena “mh” che alle orecchie dell’altro ora di poco voltato con la testa nella sua direzione,  arrivò più come “ Non molto convinto “, perciò aggiunse
“ Non è mia intenzione andare via “.

Dopo un po’, anche se riluttante sganciò la stretta che permise il più piccolo di alzarsi. Appoggiò le mani sulle gambe e lo guardò uscire dalla stanza . Ma all’improvviso quelle parole che avevano suonato più come un accusa che come più di una rassicurazione calda, lo colpirono come spine al petto. Lui, Blake, invece no. Lo aveva fatto. Se ne era andato. Era stato meschino, ecco tutto.

***

Ren uscì dal bagno fresco di doccia e con degli abiti presi in prestito dal guardaroba di Jay che giustamente gli stavano più grandi, solo poco dopo mezz’ora, se non di più.

Blake lo guardò con il cuore palpitante come se stesse vedendo oggettivamente qualcosa di troppo carino e morbido e come spinto da una forza magnetica si alzò dal letto, avvicinandosi poi cautamente. Ren lo guardava a sua volta attraverso la frangetta sgocciolante che gli ricadeva su gli occhi e si lasciò avvolgere come prima da quelle braccia di cui mai e poi mai avrebbe voluto separarsene di nuovo.

《 Blake. Mi dispiace. Sono stato stupido. Un ingenuo nel cercare un qualcosa che ormai, da troppo tempo, inconsapevolmente non era più mio. Ma la realtà è che quel qualcosa lo ritrovato da un'altra parte. Qualcosa che mi ha aiutato ad aprirmi. E quello sei stato tu Blake. Solo che stupidamente me ne sono accorto troppo tardi, cieco come ero stato 》disse in un mormorio appena udibile, abbracciandolo ingenuamente.

Blake iniziò a regalargli dei piccoli baci sul collo. Il più piccolo che reclinò appena la testa di lato, lo lasciò fare, ritrovandosi a stringere la camicia che l’altro portava.

《 Non importa più. Adesso tu sei qui. Questo è l’unica cosa al momento mi importa. Solo tu Ren 》e tra un bacio e l’altro si ritrovò a spostare un pezzo della maglia che il più  piccolo si era appena messo.

Un brivido di puro piacere e il volere finalmente appartenere in tutto e per tutto a quella attesa appena trovata, scavalcò l’animo in trepida attesa di Ren, che lo spinse a pronunciare quelle parole inaspettate e magiche.

《 Voglio appartenerti. Voglio  fare l’amore con te, perché ho scoperto di amarti e non voglio più che ti separi da me 》 disse, con piccole lacrime di felicità e appagamento che iniziarono a uscirgli dagli occhi.

L’altro felice come non mai, lo accarezzò con la punta del naso su un lembo di pelle del collo 《 anche io piccolo mio 》 rispose, per poi alzarlo in stile posa, che il più piccolo accettò poggiando le braccia intorno al suo collo, mentre finalmente le loro labbra si ritrovarono.

I passi così leggeri li condussero al materasso e Blake che non volendo attendere oltre, fece adagiare il più piccolo con la schiena. Gli stette sopra tenendosi con le mani ai lati della sua testa e con le ginocchia puntellate ai lati del suo corpo.

Ren con le braccia spinse il suo collo in avanti, portando così ad avere vicino i loro visi e lo baciò nuovamente. Le mani di Blake scivolarono oltre i bordi inferiori della maglia dell’altro pronto per sfilargliela via. Ma mentre era sul punto di fare un punto di domanda lo bloccò.
《 Hai dei preservativi ? 》 gli chiese.

Solo allora il più piccolo capì che quella notte, anche volendolo per davvero, non sarebbero potuti andare avanti. Ma questo di certo non avrebbe messo un punto a ciò che avevano appena iniziato.
《 No. Ma ci sono anche altri modi 》 disse in modo malizioso, alzando un sopracciglio.

Blake lo guardò scioccato e con la bocca aperta, ma poi scoppiò a ridere, il che strappò anche un sorriso al più piccolo.
《 Tu…. Davvero. Piccolo pervertito che non sei altro 》 disse.

《 Adesso ti farò vedere 》
Rispose Ren, portando una mano verso il rigonfiamento enorme dell’altro che si poteva vedere attraverso la stoffa dei pantaloni. Incominciò a stringerlo  con una mano, per poi accarezzarlo.

Blake si morse il labbro, cercando di non gemere come un animale in calore e appoggiò la fronte sul petto furioso dell’altro che aveva preso a slacciargli la cintura. Poi gli bassò anche la zip.

Solo successivamente anche le mani del più grande si diedero da fare, si alzò per un momento e si abbassò del tutto i jeans e i boxer neri di Gucci, che svelarono una grossa bestia e poco pelosa appena svegliata, vogliosa di mangiare e per poi riabbassarsi sul più piccolo e tirargli giù ferocemente i pantaloncini e i boxer in un colpo solo, e anche lì, si rivelò un membro voglioso e roseo sulla punta, sembrava essere così liscio secondo la sua vista. Ma con una piccolo differenza di taglia. Ma non gliene importava, lo trovava comunque, al quanto delizioso. 

A guardarlo si lasciò passare la lingua sulle labbra, che portò un vistoso rossore del più piccolo. Di colpo lo fece girare con la pancia in giù e con il sedere alto e piccolo in su, totalmente esposto ai suoi occhi, mentre  il più piccolo stringeva la coperta ormai disfatta fra le dita della mani.

《 Così delizioso 》.
Si lasciò uscire, sculacciandolo su una chiappa.

Un gemito uscì dalla bocca aperta di Ren che strinse gli occhi e  gli fece  spalancare le gambe. Iniziò a penetralo con la lingua. Accarezzando l’interno di quel piccolo e pulito buco che in un primo si strinse, iniziò poi, a sostituire  la lingua con un dito appena lubrificato dalla propria saliva. E anche qui, ci fu un rigidamente da parte del più piccolo  che annaspava e emetteva dei piccoli grugniti di piacere. Aspettò che l’altro si rilassasse prima di incominciare il suo lavoro e poi ne inserì un secondo. Sforbiciò e allargò e iniziò poi a penetrarlo, immaginando che al posto delle proprie dita ci fosse stato il membro che era sul punto di esplodere, da quanto gonfio era.
《 V- Vuoi che…. M- mi fermi ? 》chiese in sospiri e irrigidendo l’espressione.

《 AH! A- AH ! No 》
Gemette con la svettante erezione  eiaculante di prime gocce di precoito che scivolavano sulla coperta, puntata in alto. Non riusciva a smettere di pensare come fosse stato avere all’interno quella enorme erezione venosa del più grande. Se già le dita lo facevano sentire pieno, figuriamoci quella cosa.

Quando erano sul punto di esplodere, Blake iniziò a penetrarlo con le dita più velocemente, portando ad un movimento volontario del bacino del più piccolo a muoversi a secondo delle stoccate. Arrivarono al culmine insieme, gemendo e gridando i reciproci nomi. Stanchi e sudati Ren si accasciò completamente sul materasso, seguito da un Blake che si lasciò cadere di fianco, attirandolo poi a sé, tra le proprie braccia.  Ren adesso su un fianco e viso a viso con Blake, si appoggiò con la fronte sulla sua spalla abbracciandolo a sua volta , un dolce bacio, seguito da una piccola carezza furono lasciati sui suoi capelli.
《 Mi sei mancato 》 .

《 Anche tu Blake 》.
Rispose debolmente e con un piccolo sorriso.

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