Capitolo 3
Sospirò, mettendo le braccia incrociate al petto. Nel freddo di quella giornata gelida di dicembre, dove esisteva solo lui. Solo Blake e i suoi pensieri.
Dove, se da una parte era contento del nuovo trasferimento che stavano per compiere, dall'altra invece era una lotta nel capire se per il suo Ren - nonché il più grande e unico amore della sua vita - fosse un bene.
Per quanto volesse credergli, nel fatto che gli andasse bene, c'era qualcosa dentro di lui che diceva il contrario. Ren, sarebbe stato contento della loro nuova vita e in una nuova e sconosciuta città? Questo non avrebbe potuto compromettere il loro legame? E soprattutto non è che Ren, anziché di pensare cosa fosse realmente giusto per sè, stava solo mettendo in primo piano la sua felicità, quella in cui Blake desiderava realizzare i suoi sogni? Non c'erano risposte per tutte queste domande. Era tutto una bella e grande incognita.
"Hei! Blake. Qualcuno ti cerca nel tuo ufficio" irruppe una voce gelida, a lui fin troppa conosciuta. Jay, nonché collega ma anche amico intimo dai primi anni delle medie.
Fin dal primo istante che i loro sguardi si erano incontrati tra i banchi di quell'aula, tra i due nacque una sottospecie di silenziosa sintonia. Erano molto più simili di quanto si fosse mai potuto immaginare. Forse fu proprio questo, che spinse Blake a prendere l'iniziativa e di andare a parlare con quel ragazzo un poco più riservato e taciturno. E da quel giorno in poi, furono una cosa sola, impossibile da separare.
Questo ricordò Blake, non appena il suo sguardo si posò su quella figura possente e alta, ora ferma dietro alle sue spalle. In confronto, invece, si sentiva come se fosse stato il nulla in persona.
"Chi?"
Gli chiese, con faccia curiosa.
Un piccolo sorriso fece capolino sulle labbra di Jay, a guardare quella faccia da pesce pagliaccio che Blake metteva su quando non capiva. Ma in un attimo quel piccolo sorriso svaní, non appena si rese conto che doveva dargli la fastidiosa risposta. Sospirò e lasciò che la parole seguenti uscissero inconsapevolmente, più gelide di quel freddo che c'era.
"Il bambolotto".
Parole sarcastiche, che fecero sollevare un sopracciglio ad un Blake confuso.
"Di quale bambolotto stai parlando?"
Chiese difatti.
"E cazzo è possibile che non capisci mai nulla. Sto parlando del tuo attuale fidanzato" e nel dirlo si assicurò di marcare con enfasi l'ultima parola che, al solo nominarla, gli faceva veramente male.
"Ren!"
Esclamò. Il solo pensare che il suo Ren fosse andato lí solo per lui, riuscì ad illuminargli il volto, inconsapevole della rabbia che in quel momento Jay stesse provando.
La stessa persona che non stava provando nemmeno un poco a nascondere la gelosia che gli stava attraversando le viscere. Era questo il punto. Jay aveva sempre pensato che fosse l'unico che amasse Blake in quel modo. Che fosse l'unico che doveva meritare Blake. Ma purtroppo questo agli occhi dell'altro era solo un segreto di cui non era a conoscenza. E che senso avrebbe avuto dirglielo? Tanto le cose non sarebbero cambiate comunque. Blake lo vedeva solo come un amico. E sempre lo stesso Blake, purtroppo era innamorato di un altra persona. Una persona che non poteva sopportare. Ren. Tutto questo faceva un dannato male. Un male causato, inconsapevolmente dal suo Blake. Non poteva fargliene una colpa. I sentimenti non si potevano comandare.
A 'sto punto pensò che essergli solo amico fosse molto meglio di niente. Almeno, in qualche modo, anche se non come realmente avrebbe voluto che fosse, sarebbe stato sempre al suo fianco. Nel bene e nel male e questo non sarebbe cambiato, nemmeno fra mille anni a venire.
"Sí. Blake. Chi altri sennò?"
Chiese, Jay burbero. Non appena si riprese dalla trance dei pensieri in cui era piombato. Faceva male vedere che quel sorriso era diretto a qualcun altro e non a lui. Quando invece, lui dedicava solo sorrisi alla persona che aveva davanti. Davanti al suo unico amico e il più intimo. La persona più cara che aveva nel cuore, insieme alla sua famiglia ovviamente. Ma i due calori che sentiva erano differenti. Per Blake provava amore. Quello vero e genuino. Quello che ogni volta che gli era affianco gli faceva sentire che fosse al posto giusto, le farfalle allo stomaco, e con la strana voglia di stringerlo a sè, tenendolo lontano dai dolori e altre cose negative. Per la famiglia, invece, erano sentimenti caldi e adorazione verso coloro che lo amavano per ciò che che davvero era.
Ma erano pur sempre due amori fondamentali.
"Allora vado. Ci vediamo, Jay".
Salutò un Blake pimpante. Tirando pacche amichevoli sulle spalle dell'amico. Il quale, sorrise amaro.
Blake gli rivolse un ultimo sguardo e poi prese le distanze, sorpassandolo. Ma ancor prima di fare un altro passo, il suo polso venne fermato da una mano. Voltò il viso dietro di sé e guardò chi lo stesse trattenendo. Jay lo guardò a sua volta, con più determinazione.
"Jay".
"Apri gli occhi, Blake, e ti assicuro che tutto è molto più diverso di quanto immagini" gli disse, con tono duro, che già aveva di per sé.
"Non preoccuparti di questo. L'ho giá fatto da quando ho incontrato per la prima volta Ren" rispose, con il suo solito tono pacato e lo guardò con dolcezza. La stessa dolcezza che da sempre caratterizzava lo stesso Blake. E per cui Jay aveva irrimediabilmente perso la testa.
A quelle parole, Jay decise di lasciare la presa e a quel punto, il biondo ne approfittò per voltarsi e andarsene. Con l'unico pensiero di voler raggiungere al più presto il suo amore.
***
Due occhi cielo, belli e limpidi . I più belli che mai avesse visto. Ora, si stavano riflettendo nei propri e Blake non riuscì a fare a meno di sentire una scossa attraversargli la spina dorsale. Come ogni qualvolta che succedeva quando lo guardava.
Era possibile che solo uno sguardo potesse scombinarti l'anima, metterti in subbuglio lo stomaco e la testa? Beh. La risposta era sí. Specialmente se si trattava della minuta figura che aveva davanti a sè. Ren era lí, e lo guardava con un dolce sorriso e con in mano un contenitore per il cibo.
Il più grande in quel momento aveva una voglia matta di stringerlo tra le proprie braccia e ripetergli che lo amava più e più volte. Voleva fargli sapere quanto era indispensabile per la sua vita e che solo con lui si sentiva al completo.
"Ti ho portato il pranzo. Dato che stamattina non ti è bastato nemmeno il tempo per fare colazione" lo riportò alla realtà la dolce voce di Ren, intento a poggiare il tutto sulla scrivania stracolma di penne e fogli delle fatture sparsi dapertutto e di un PC proprio messo sulla sinistra.
"Lasciali pure lí e vieni qua, che ti devo ringraziare per bene" .
Il più piccolo non se lo fece ripetere due volte e non appena lo raggiunse, Blake lo strinse a sè con dolcezza. Come se avesse avuto paura di romperlo. Ren lo abbracciò a sua volta come meglio poté. Si alzò sulle punte e gli regalò un piccolo bacio sulle labbra.
"Mi sei mancato tanto, lo sai amore? Cazzo, quanto ti amo. Quanto ti voglio" mormorò il più grande, annusando l'odore che i capelli del suo amore emanavano. Sapevano di frutti di bosco. Quei frutti dalla buona e dolce fragranza, pensò che addosso al suo Ren donassero molto. Quel profumo lo rappresentava alla perfezione.
"Hai tanto da fare?"
"Sí. Oggi sono abbastanza strapieno".
Rispose il biondo, sospirando.
Poi scostò da sè il suo piccolo amore e fece unire le loro fronti. Voleva sentire il suo respiro sulla propria pelle. Voleva sentire quel calore che emanava riscaldarlo, dal momento che stava completamente congelando dal freddo.
"Sei un ghiacciolo".
Lo prese in giro, Ren. Con quel suo fare bambinesco.
Blake sorrise e spostò lo sguardo su quelle labbra invitanti. Che sapevano solo di dolcezza, di cose belle. Non resistendo oltre, avvicinò il proprio viso a quello del più piccolo e " poggiandogli una mano sul retro del collo con tutta la delicatezza di 'sto mondo" spinse quelle labbra che bramava sulle proprie. Sentí quelle piccole mani poggiarsi sul suo petto, proprio all'altezza della gabbia toracica. Proprio dove il cuore stava battendo impazzito e sperò con tutto il suo essere che l'altro lo notasse. Che si accorgesse di cosa gli stava
facendo provare.
Quel bacio, fu tanto lungo quanto dolce. Labbra contro labbra che si toccavano tra loro. Chiuse gli occhi e si lasciò avvolgere da quel dolce torpore.
"Stasera dobbiamo parlare. Devo sapere" sussurrò il più grande sulle labbra dell'altro, non appena si furono staccate. Lo guardò negli occhi e dolcemente prese ad accarezzargli una guancia.
Ren si ritrovò solamente ad annuire. Con la paura che gli stava attanagliando lo stomaco.
Sperava che non fosse ciò che stava pensando. Non voleva perderlo. Non in questo modo. Nonostante l'ansia che stava provando, l'unica cosa che in quel momento riuscí a fare fu soltanto un falso sorriso.
Spazio Autrice : con questo capitolo volevo fare capire un po' di più il carattere di Blake. Da come abbiamo notato, è anche davvero molto timoroso e dubbioso, oltre ad essere anche molto dolce. In parte spero di averlo fatto comprendere. Spero di esserci riuscita. E vogliamo parlare del nuovo personaggio che è sbucato fuori? Voi che ne pensate? Potrebbe portare guai? E cosa pensate di tutto questo? Se c'è qualcosa che magari andrebbe approfondito o anche se ci sono errori, fatemelo pure sapere. Accetto pure critiche, sono quí giusto per imparare e migliorare. E niente, detto ciò, vi aspetto al prossimo capitolo 😆
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