Capitolo 27

Due settimane dopo...

Da lontano due ragazzi che non si sarebbe aspettato mai più di rivedere e specialmente non proprio all'uscita di quel supermercato dove aveva deciso di fare spesa. Ren da lontano li guardò totalmente paralizzato e sentendo un qualcosa disintegrarsi dentro di sé, strinse le buste della spese che teneva tra le mani e si voltò dall'altra parte.

Com'era stato possibile ciò ? Non era una cosa programmata, era pienamente consapevole che i suoi ex abitassero nella sua vecchia città. Ma quando aveva detto sí alla proposta del suo attuale ragazzo per andare a Boston, solo poco tempo dopo aveva accettato. Ma che fosse chiaro non aveva detto sí con l'intenzione di rivederli, perché in quel momento quei due erano lli ultimi dei suoi pensieri, ma l'aveva fatto solo per Blake e nient'altro.

Ma... Niente era cambiato di una virgola, li aveva rivisti e un senso di vuoto aveva sentito all'altezza del petto. Un senso di rimpianto e tristezza, ma non erano più i sentimenti di una volta, quella sensazione di farfalle nello stomaco o le mani sudate, il cuore che batteva all'impazzata erano state cancellate. Rivedendoli  anche solo da lontano, aveva capito che quello che c'era stato una volta, era stato sopito del tutto, come detriti a terra spazzati lontano da una folata di vento. Non sentiva più nulla, tutto ciò che era stato, adesso era stato messo a tacere da ago e filo. Forse era anche meglio così.

Ma se da un lato era così, dall'altro invece non voleva affatto affrontare quella situazione, non voleva parlargli e ne tantomeno sarebbe stato pronto per le mille domande che molto probabilmente gli avrebbero posto. Non era pronto a dire la verità, ma era anche vero che era rimasto sorpreso del fatto che Neil fosse rimasto ancora con Sean.

Ritornò alla realtà solo quando il suo nome venne nominato, dal momento in cui la voce melodiosa come ancora ricordava di Neil gli arrivò come miele sciolto nel latte e sentendo un vagone all'altezza della gola non gli rimase altro che riprendere forza e scappare via. Il più lontano possibile. Il più lontano dai Sean e Neil.

***

« Cos'é questo Ren ? »
Chiese Blake, tenendo tra le mani delle foto di Ren e vecchi oggetti, ora del tutto davanti a un Ren appena rientrato in casa e con la spesa tra le mani. Il viso dipinto da una nota amara e tanta confusione.

« Perché hai tra le mani cose mie, e che oltretutto non ti appartengono ? Quale diritto avevi tu di aprire quello scrigno senza il mio permesso » inveí Ren, con sguardo astioso e gli occhi lucidi.
« Non ne avevi il diritto ».
Aggiunse, gettando la spesa sul divano e prendendogli con rabbia la cose che gli appartenevano di diritto.

« E....e per questo che hai accettato di venire qui ? P-perché tu sapevi che loro erano ancora qui. Mio dio che stupido che sono.
Mi ami Ren ? Rispondi solo a questo e non menzogne »  mormorò Blake, realizzando ciò che per troppo tempo gli era stato nascosto. Gli aveva fatto per caso mancare fiducia per non farlo confidare ? Ren lo aveva solo utilizzato come rimpiazzo ? Era giunta l'ora di sapere solo la verità, non si poteva continuare così... Con... Questi sentimenti falsi.

Ren rimase spiazzato per la domanda fattagli. Non voleva che Blake venisse a scoprirlo cosí e ne tanto meno ferirlo nei peggiori dei modi. Stava veramente male al pensiero di poterlo perdere così, da un momento a l'altro, e anche solo a sapere che poteva essere la goccia che avrebbe fatto traboccare la loro fine. Dunque, era davvero questa la loro fine? E ora avrebbe dato di tutto per essere stato solo più corraggioso da dirgli tutto quanto e che non voleva rompere con lui.

Dopo questa Blake sarebbe riuscito a perdonarlo ? Se gli adesso avrebbe raccontato tutto, Blake lo avrebbe capito ?

« I...io ti giuro che tengo a te. E non voglio perderti... »

« Tieni a me, ma non provi lo stesso sentimento. Sai cos'è la cosa che mi ha fatto più male di tutto questo ? Che sento come se fossi stato tradito, come se fossi stato preso in giro » lo interruppe calmo Blake, non piangeva. Era come se stesse cercando di tranquillizzarsi per  non mostrarsi debole, per come in realtà  era. Quando in realtà, avrebbe soltanto voluto gridargli in faccia e andarsene del tutto.

E questa reazione colpì in particolare modo Ren, avrebbe preferito mille volte vederlo arrabbiarsi, gridargli e rompere tutto, ma non quella calma. Sapeva che quella fosse solo una corazza per proteggersi. Ma cosa avrebbe potuto dire per non aggravare la situazione ? A volte si diceva che il silenzio fosse l'unico metodo buono, ma non ne era così sicuro.

Ferito nel più profondo, Ren lasciò che le lacrime solcassero le guance e lasciò che l'altro lo guardasse per l'ultima volta, prima di uscire da quella porta che doveva essere la loro nuova casa. L'inizio di un qualcosa, ma più di tutti la fine di un qualcosa che poteva essere. Poteva essere dunque una maledizione, quella ?

« Torna indietro Blake. Torna a casa » .
Mormorò un Ren rimasto del tutto solo e vuoto in una casa che non sentiva nemmeno più sua. Voleva che a riscaldarla ci fosse stato Blake. Ma Blake se ne era andato e chissà se sarebbe stato questioni di minuti, ore, giorni o per sempre. Dove sarebbe andato ora ?

Era solo tutta colpa sua e del suo egoismo. Blake non meritava tutto quello schifo, aveva solo chiesto sincerità a qualcuno di cui si fidava ciecamente e dopo avergli confidato una cosa del suo passato che per troppo tempo si era tenuto dentro. Dopo la morte dei suoi genitori si era sentito come se in parte lo avessero abbandonato, lasciandolo lí e ora Ren stava facendo la stessa cosa. Lo stava abbandonando nuovamente a sé.

Pensò che forse Jay aveva fatto bene ad odiarlo dal primo momento e incominciò a pensare che l'unico che meritasse Blake fosse Jay. Lui invece non aveva fatto niente per meritarselo, solo se non mentire e nascondere. Egoista, ecco come si sentiva.

Si avvicinò al divano e ci si abbandonò sopra, gettando le cose a testa, per poi prendersi tre la mani i capelli in pura disperazione e lasciando che i singhiozzi invadessero lo spazio, dove ancora l'odore di Blake lo stava invadendo, come il cuore che avere preso a stritolarsi tra un ramo di rose spinate.

Davvero se ti pungevi con una di loro, rischiavi di addormentarti per sempre ? Ren sperò solamente che fosse vero.

***

« Jane. Sicura di stare bene ? Ho tenuto il peggio » disse un Iris stretto tra le braccia dell'amica e con il cuore che aveva ripreso a battere, sentendo il respiro regolare dell'amica attraverso l'orecchio appoggiato sul suo petto, per poi alzare la testa e guardarla negli occhi.

Jane gli sorrise e gli accarezzò i capelli. Gli dispiaceva di averlo fatto preoccupare per un piccolo, stupido, incidente avvenuto in auto, mentre con Maddie si stavano dirigendo verso casa. Fortuna che aveva chiesto il risarcimento per l'auto che gli era venuto addosso. Fortuna che non era successo niente di che, solo se non qualche piccolo graffio che lei aveva riportato alle tempie e il suo fidanzato una piccola contusione alla mano con cui aveva cercato di proteggere Jane. Tra qualche settimana e la mano si sarebbe messa a posto, così aveva detto il dottore.
« Piccolo. L'importante é che stiamo bene. Torniamo a casa adesso, che ne dici ? » gli chiese, guardando ogni tanto con il sorriso il fidanzato appoggiato al muro.

« Andiamo a casa ».
Rispose, stringendola per l'ultima volta a sé.

Maddie si avvicinò di soppiatto da dietro, aggiungendosi a quell'abbraccio dal sapore di famiglia, casa.  Di tutto  che più bello la vita potesse donarti.

Nota Autrice : Blake e Ren ? Non dite ancora l'ultima parola, ci vuole ancora un po' di tempo per la fine di questa storia e tutto sta nell'ultimo capitolo della seconda e l'ultima parte di questo ciclo. Ricordatevi solo di questo, non tutto é sempre perduto. Buona domenica e alla prossima <3

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