Capitolo 25
E il grande passo finalmente era stato fatto. Blake posò l'ultimo scatolone a terra e girandosi, guardò il suo fidanzato.
Non ci poteva ancora credere. Dopo tanto tempo erano riusciti ad avere quella casa. La loro nuova casa. Dove col tempo avrebbe custodito ogni momento di loro e nuovi ricordi. Ricordi di Blake e Ren.
E forse in un futuro, sempre in quella casa, la famiglia si sarebbe potuta amplificare. Solo a patto che anche Ren ne fosse d'accordo. Che poteva avere di più nella vita ? Blake, era certo che sentiva fosse tutto al completo. Certo non gli sarebbe dispiaciuto vedere i suoi genitori a passo con la sua vita. Ma le cose erano andate come dovevano, era il ciclo della vita quello.
Gli sorrise dolcemente, avvicinandosi pian piano a Ren. Gli circondò le braccia al collo e gli poggiò un delicato e veloce bacio sulle labbra, per poi reclinare di poco la testa di lato per guardarlo meglio.
« Che dici, ordiniamo da asporto ? »
Gli chiese il più piccolo, con le braccia che abbracciavano la vita dell'altro.
« E che pizza sia, allora » .
Confermò mordendogli il labbro inferiore.
Ren chiuse gli occhi, per via della sensazione di angoscia che provava alla bocca dello stomaco. Era finito nella città dei suoi ex e dei quali mai aveva nominato a Blake, certo in passato gli aveva detto che era uscito da una relazione importante, ma non gli aveva mai approfondito la cosa. Preferiva tenersela per sè e questa consapevolezza, però, non faceva altro che farlo sentire colpevole. Se ci pensava bene, in un certo senso, era stato un po' come mentirgli. Sapeva che stava sbagliando ma altrimenti non riusciva a fare. E poi Blake come avrebbe potuto reagire ? Ora voleva e desiderava soltanto godersi quella calma e gli attimi con quel ragazzo passionale. Adesso. Ma l'unica cosa di cui doveva stare attento e che lo preoccupava maggiormente era quello di cercare di non incontrargli.
Già. Difficile a dirselo se poi vivendo nello stesso posto le possibilità erano tantissime e sempre in agguato.
« Cosa mi stai nascondendo Ren. I tuoi occhi parlano per te, sai ? » lo informò il più grande, avvicinandosi ancora di qualche passo, prendendo a stringerselo al petto. In una forza del tipo rassicurante e protettrice.
Dopo pochi secondi spesi a pensare, Ren decise di inscatolare tutti quei pensieri, perdendosi con la testa sulla sua spalla in quell'abbraccio confortevole.
« Ho fame ».
Rispose con un accenno di sorriso e scuotendo la testa.
« Hmmm. Anche io ho fame, ma di te » .
Con un sorrisetto malizioso, Blake lo baciò di nuovo, ma infilandogli dolcemente la lingua in bocca. In attesa di assaporare il suo dolce dessert. Uno con quelli al cioccolato e la panna sopra. Ecco, così lo vedeva il suo Ren.
« B-blake.... S-sul divano » .
Annaspò, dopo che allontanò di poco il più grande e con il viso rosso, sino a guardare quel viso acceso di desiderio, mentre con le mani ancora sul suo petto coperto da una aderente camicia bianca, prese ad accarezzarlo impercettibilmente. Ora era da un po' che non avevano avuto quel tipo di contatto così "intimo " diciamo. E quel bacio era come se avesse riacceso ogni istinto soppresso .
Annuì il più grande, spingendolo pian piano all'indietro .
Ren cadde di schiena sul divano nero e attirò su di sé il più grande, che cadde con le ginocchia puntellate ai lati dei suoi fianchi, senza però schiacciarlo col suo peso e lo baciò con la stessa intensità di prima .
Ma una volta che i loro corpi accesi entrarono in collisione, furono sin da subito mille e più scintille, ardenti come un fuoco scoppiettante in un caminetto caldo. Ren gli allacciò la braccia al collo, avvertendo la mano calda del più grande sotto alla stoffa della maglietta gialla che portava e l'altra fra i suoi capelli, come a voler incentivare ancora di più l'atto che stava avvenendo.
« Fermami pure quando non te la senti, okay ? » chiese il più grande, schioccandogli un bacio sulla guancia. Lui non aveva problemi a fermarsi, riusciva a darsi un contegno quando serviva. Oramai di abitudine ne aveva fatta .
« Okay » .
Confermò piano, chiudendo gli occhi .
Blake, sospirò appena e lo baciò. Ma il più piccolo sembrò non dare gesti di vita, grazie a quel respiro dal ritmo lento e caldo capì che si era addormentato del tutto. Prese a guardarlo, scostandogli una ciocca di capelli dal viso e si lasciò cadere su un fianco al suo lato, sino ad alzarsi leggermente per portare su i loro corpi il plaid che avevano a disposizione.
Il suo braccio avvolse delicatamente la vita del più piccolo e il suo naso finí sui suoi capelli profumati. Blake si avvicinò ancora di più, mettendo una gamba sulle gambe dell'altro, mentre metteva il braccio disponibile sotto la propria testa. Gli piaceva dormire in quel modo con Ren, stretto così. Riusciva a infondergli una calma disarmante. Niente incubi, niente risvegli. Solo una dormita profonda e rilassante sino al giorno dopo, in assoluta pace.
***
« Ma almeno hai deciso che cosa fare Jay ? Voglio dire, adesso lui si é trasferito, e forse non vi rivedrete nemmeno più » proruppe Emil, bevendo il suo vino .
« Andrò da lui, magari con una scusa o magari per finta casualità » rispose Jay, rialzando la testa dal divanetto e accarezzandogli sensualmente la schiena .
« Non é che sarai invece, solo ossessionato da quel tipo ? Lasciatelo dire, ma il tuo é un amore malato ragazzo » ribattè il più piccolo con un sorriso indecifrabile in volto e poggiando il bicchiere vuoto sul bancone.
« Ossessione o no. Sono io quello arrivato prima e prima di quel ragazzino fastidioso » .
Si leccò lebbra sotto l'attenzione di Emil e allo stesso tempo avvicinandosi al suo viso.
La mano del più piccolo finì su una sua guancia, accarezzandola lentamente .
« Non pensare a lui adesso » .
Il più grande scosse la testa in modo divertito da una simile - secondo lui - scioccheria. Sfiorò appena le loro labbra, poggiando una mano fredda sul suo collo, approfondendo così quel bacio animalesco, che di dolcezza non aveva assolutamente nulla di nulla.
« Dammi un motivo, per cui ne valga la pena e il perché » disse separandosi di poco dalle labbra dell'altro.
« Perché dopo quel che verrà, sono sicuro che ne vorrai ancora » sussurró sincero, sotto lo sguardo corrugato di Jay, per poi prendere l'iniziativa di baciarlo restituendogli quel bacio focoso di poco prima e sistemarsi meglio sulle sue gambe.
Era così bello Jay. Un angelo attentatore e con un cuore macchiato di un odio profondo, ma verso chi credeva un ostacolo che lo divideva da ciò che desiderava. Ma quella sera, per qualche strano motivo, Emil voleva essere desiderato e guardato per la prima volta come se fosse la cosa più bella, speciale, e non come un oggetto di sfogo. Si poteva fare, almeno, per quella sera ?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top