Rollercoaster

"Ciao siete ancora vivi dopo aver sudato alla grande nel nostro super pomeriggio sportivo?

Grazie Andrea per la tua presenza, Mitico!!!! E grazie ovviamente a tutte voi!"

Ed io ero contentissimo di averla aiutata e di essermi particolarmente "distinto".

Farmi conoscere da tutte le istruttrici ed essere disponibile mi permetteva di essere considerato un punto di riferimento per poter essere sempre "attivo" soprattutto con Miranda.

Ed infatti:

"Visto che siete stati particolarmente bravi ed intraprendenti, ho da darvi un'altra bellissima notizia...

La nostra "super teacher" festeggia la sua professionalità, insegna da un sacco di tempo, per cui ha deciso di organizzare un evento bellissimo tra due domeniche.

Una giornata tutta nostra, con tutte le istruttrici di tutte le palestre, all'insegna del nostro sport, ed anche della solidarietà perché il tutto serve per farci conoscere e per finanziare un'associazione no profit, per cui abbiamo bisogno ancora del vostro supporto".

Si girò verso di me e mi disse sottovoce:

"A fine lezione non andare via che devo dirti due/tre particolari".

(e chi scappa, mia cara!!!)

Mi stava coinvolgendo nelle loro cose, perché sapeva che poteva contare su di me e che a me interessava, le altre a parte partecipare alle lezioni, non facevano altro tranne un ristretto gruppetto.

"Allora Andrea, come dicevo prima, abbiamo bisogno di supporto per l'organizzazione della giornata;

del tipo smistare i volantini pubblicitari in questi giorni, essere presenti sul posto la domenica mattina presto per montare le pedane, il gazebo per l'associazione ecc. ecc. , ci stai? Sei disponibile?"

"Certo che ci sono!!!"

"Ok, allora dopo ti invio per sms il numero della "super teacher" così hai anche i suoi riferimenti, perché ci incontriamo per fare il punto della situazione una mattina di queste ok?"

"Ok" Le risposi

Wow!!!!!! Era tutto tutto come volevo io, gli eventi rotolavano, era il caso di dirlo, a mio favore.

Che meraviglia avrei passato un sacco di tempo con Lei, era troppo bello.

Mi mandò un messaggio:

-Ciao Andrea , ecco il numero e ti confermo l'appuntamento, io non credo che ci sarò, ma so che ti lascio in buone mani, in ogni caso se ci sono problemi chiamami, perché non sarò presente fisicamente, ma sono reperibile! Grazie!-

( ecco fregato... era troppo bello per essere vero )

( e da lì cominciarono i nostri scambi epistolari )

-Ma come Miranda mi abbandoni? Vabbè se è per un valido motivo ti perdono...-

-Diciamo che è un motivo valido per me, sono molto indietro con la raccolta del materiale per la tesi, e purtroppo sono una che non riesce a dedicarsi a più cose contemporaneamente, per cui ho dovuto ridurre la disponibilità "extra", però per fortuna posso contare su un team super-organizzato che "colma" le lacune, grazie e ci vediamo presto-

- Va bene, ti perdono! So' cosa significa voler terminare il prima possibile, ma hai già una data per la laurea?-

- No, non c'è ancora una data, sicuramente non prima di qualche mese –

- Ok ti auguro buono studio e buona giornata-

-Grazie anche a te-

Così mi presentai baldanzoso all'incontro, tutte donne, tranne io.

Mi sentivo un pesce fuor d'acqua, ma mi feci coraggio.

(Pensavo a Lei e tutto era possibile per me)

Procedemmo alla divisione dei compiti, chiacchiere di qua e di là, anche le altre istruttrici del team mi avevano conosciuto e quindi soddisfatto della mezza giornata passata con loro rientrai a casa e subito Le scrissi:

-Uhhmmmm quanto mi piace questo gruppo!-

E Lei:

- Non avevo dubbi che ne saresti stato entusiasta! Ora entri ufficialmente a far parte del gruppo come il nostro primo Class Manager uomo.-

E io:

- Wow ! che onore! Ahhh ti preannuncio che ci sarà anche una cena sempre per festeggiare, a parte la giornata di full immersion, ma ti aggiornerà la nostra "Super Teacher".-

Lei:

- Ok, grazie degli aggiornamenti e buon week end -

Io:

- grazie mille!

E siamo andati avanti con questo scambio di messaggi, anche se il più delle volte, glieli mandavo io con qualsiasi scusa pur di sentirla. Mi dava un po' fastidio sinceramente, che fossi sempre io a fare il primo passo, ma dovevo accontentarmi. Io ero innamorato, Lei invece non mi dava alcun segnale, era sempre gentile, era allegra con me, ma nient'altro ed io, anche se con gran fatica cercavo di rispettare il suo modo di fare. Ma mi costava da matti.

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L'Evento

Dopo aver organizzato tutto perché fosse una giornata all'aria aperta (la "capa" aveva organizzato in un bellissimo e grande parco, tirato a lusso dal comune apposta) eravamo pronti per questa giornata organizzata nei minimi particolari... peccato però che piovesse! Per cui la soluzione alternativa era stata di andare in una palestra, Miranda quel giorno non era al top, non stava bene da un po', aveva mal di gola e febbre, ed infatti qualche volta precedentemente, con mio enorme dispiacere era stata a casa e si era fatta sostituire.

Un giorno guardando nel gruppo sul web, infatti scoprii che a lezione non ci sarebbe stata,

così decisi di "coccolarla" con i miei messaggi:

-Ciao, ma non ci sei stasera?-

-Ciao Andrea, no non ci sono, stavo per scriverti, niente di che ma preferisco stare a casa per evitare stop più lunghi più avanti, per cui mi sostituirà un'altra istruttrice, anzi ti volevo chiedere se potessi andare un po' prima in palestra in modo da aiutarla per montare la pedana, potresti?-

-Ciao, certo non preoccuparti, mi dispiace non vederti stasera, ma preferisco che tu stia bene.-

-Ok grazie mille sempre per la tua disponibilità.-

E così quella sera me ne stetti nel mio cantuccio a farmi la lezione senza di Lei, e mi mancava un sacco.

Ma ritornando all'evento...

Ci eravamo incontrati la mattina presto nel parcheggio della palestra, perché io, Lei ed altre ragazze dovevamo aiutare nel montaggio delle pedane, gazebo e varie ed eventuali, io ero felice di vederla, Lei invece sfuggente.

(Come qualcuna che nel momento in cui si accorge di mollare le redini, le riprende veloce come il vento, per paura di perdere il controllo di se stessa e far trasparire di aver bisogno di calore umano, ma di non darlo a vedere di averne bisogno per paura di soffrire)

"Ciao cara, come stai? Pronta per questa giornata?"

"Ciao... Domanda di riserva? Sono imbottita di antinfiammatori, per cui ho due ore perché l'effetto duri. Poi dovrò "drogarmi" nuovamente"
e mi fece un timido sorriso.

Nonostante questo però fece una lezione strepitosa, insieme alle altre istruttrici, era bello vederle tutte insieme ancora, ma Lei era la più bella e brava in assoluto, la mia unica e sola inimitabile super teacher... del mio cuore.

Più tardi...

...Bip Bip! Un suo messaggio...

Avevo inserito nello smartphone una suoneria solo per Lei, per cui il mio cuore era trasalito, mai mi sarei aspettato di riceverne uno... spontaneo.

-Ciao Uomo, volevo mandarti un grazie speciale per il tempo, l'aiuto e l'entusiasmo!-

-Grazie Miranda, io con Te, con voi sto troppo bene... devo solo riprendermi, perché sono abbastanza provato dalla giornata.-

-Non preoccuparti anche io ho dormito tutto il pomeriggio, ma consolati... siamo tutti abbastanza provati ... l'importante è lavorare sui tempi di ripresa.-

-Buon riposo allora e ci vediamo presto.-

La Festa

Ed eccoci alla sera della festa, finalmente avrei passato del tempo con Lei, e questa volta non c'erano dubbi, né contrattempi, niente lezione che precedeva la serata perché era sabato, ma l'avevamo fatta il venerdì.

A parte il mio rapporto epistolare diretto con Lei, avevamo formato anche un gruppo su whatsapp, e lì ci divertivamo a fare battute di ogni genere, ci scambiavamo foto, stupidaggini ecc. ed era stata proprio una bella idea, Lei non partecipava sempre, con la scusa dello studio, ma ogni tanto ci deliziava con le sue incursioni super gradite, ovviamente soprattutto da me.

E forse si capiva, che avevo un debole per Lei, ma non mi importava. Alla fine comunque non stavo facendo nulla di troppo sfrontato, mi divertivo, mi godevo la sua compagnia a lezione, in tutte le occasioni in cui potevo, e attraverso i nostri messaggi sia diretti che nel gruppo appunto.

Finalmente l'avrei vista, come avevo desiderato per l'altra festa, in un'altra veste.

E non vedevo l'ora.

Nel gruppo avevo provato, insieme alla complicità delle altre, a cercare di coinvolgerla e fare una specie di carovana di auto, del tipo incontrarci in un punto ed andare tutti insieme in discopub, ma alla fine Lei si era defilata con la scusa che nella sua auto aveva con sé due ragazze dell'altra palestra... peccato!

Mi sarebbe piaciuto che Lei, visto l'affiatamento instaurato, si facesse coinvolgere di più, ed invece era molto schiva, sulle sue.

E a quanto pare la ragazza spigliata, sicura di sé, sempre allegra, intraprendente che mi sembrava di aver capito fosse, in realtà era molto molto molto semplice, delicata, un po' diffidente e che non si apriva facilmente, come se avesse paura di lasciarsi andare con tutti... sulla pedana era una persona, fuori dalla palestra un po' diversa.

Quella sera arrivo' vestita molto casual, con una maglietta grigia a maniche corte semplicissima, jeans e stivaletti color tortora. Un po', non so perché mi aspettavo che fosse così, ma speravo di vederla più femminile, più donna... però per me Lei era bellissima lo stesso... e capii che evidentemente c'era una motivazione per la quale era single...

Il suo abbigliamento faceva trasparire una ragazza che non aveva molta voglia di mettersi in mostra, che metteva addosso la prima cosa che le capitava per non attirare l'attenzione soprattutto degli uomini ovviamente, ma soprattutto perché non voleva, anche se avrebbe potuto.

E poi in quella serata mi era apparsa tanto a disagio, pensierosa, fragile, così tenera, timida, un po' diffidente, non era ancora in forma fisicamente, tutte sfaccettature che mi portavano a desiderare di proteggerla ed amarla ancor di più, però quando ballava era la ragazza bella, forte e sensuale che amavo io, anche se era vestita, e proprio non mi importava, solo con un jeans ed una maglietta, come si dice.

Quella serata fino a notte fonda me l'ero goduta da morire, a mangiare, chiacchierare, divertirci e a ballare...

insieme...

perché Lei era la mia felicità!...

...continua

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