Una bella famiglia felice (non proprio)

Una famiglia si riunirà,
uno però morirà.
Acqua e fuoco non lo feriranno,
ma i fratelli il mostro sconfiggeranno.

Quel giorno io non ero uscita con gli altri.
Erano usciti Marika, Nadia, Lorenzo, Gianni e Danilo. Si erano incontrato di fronte alla scuola e lí c'era un' altra nostra compagna di classe, Alba.
Erano andati tutti insieme a fare un giro sul lungomare.
Stavano passeggiando quando si accorsero che una donna alta e grassa li stava seguendo e li fissava, senza mai sbattere ciglio.
Marika, Nadia, Gianni e Lorenzo capirono subito che erano in pericolo, avevano già avuto abbastanza esperienze con i mostri (e quelle che ho scritto sono solo alcune) da riuscire a fiutarli, quasi come i mostri fiutavano loro, se non meglio.
-Ragazzi che ne dite di alzare il passo?- disse Gianni lasciando trapelare dalla voce la sua preoccupazione -Si, qui fa freddo che ne dite di andare in villa?- propose Lorenzo alzando il collo del giubbotto, per recitare meglio la parte de "il ragazzo infreddolito".
La donna continuava a fissarli e si avvicinava sempre più velocemente -Dai ragazzi prima che...- iniziò a dire Marika ma era ormai troppo tardi, la donna li aveva già raggiunti -Bene, bene, che abbiamo qui? Sei piccoli e succulenti semidei?!- disse la donna leccandosi i baffi -In realtà siamo quattro semidei e due mortali- disse Nadia in un sussurro, ma il mostro la sentì -Non importa, li mangerò comunque!-
La donna iniziò a trasformarsi, diventò sempre più alta e grossa, i vestiti si strapparono e gli occhi che erano verdi come il mare si fusero in uno solo.
Era una ciclope!
Il che la rendeva figlia di Poseidone e di una qualche ninfa, quasi tutti i ciclopi sono nati così, altri sono figli di Gea e Urano e sono terrificanti e crudeli, mentre tra i ciclopi di Poseidone ce ne sono alcuni buoni, ad esempio Tyson, tra i figli di Gea non ce ne uno ragionevole.
-Ma che diamine è quella?- Chiese Danilo -Una ciclope- rispose Lorenzo -Una ciclope che vi vuole mangiare- corresse quella.
-Qui ci vorrebbe Ferdy- disse Marika -Così potrebbe incenerirla- -No i ciclopi sono a prova di fuoco...- iniziò a spiegare Gianni ma fu interrotto dal ruggito del mostro -ORA BASTA,HO FAME!-
Lorenzo e Gianni estrassero le spade che portavano al fianco -Avete delle spade? Forte...aspetta, come ho fatto a non accorgermene prima?- Disse Alba con un tono eccitato e allo stesso tempo spaventato -Foschia- risposero i figli di Atena coprrendo contro il mostro a spade sguainate.
La Foschia è...come posso spiegare?...impratica è una cosa magica che impedisce ai mortali (e spesso anche ai semidei) di vedere i mostri o tutto ciò che riguarda il mondo "mitologico" ma anche le spade, perche altrimenti Lorenzo e Gianni sarebbero stati atrrestati (anche il mio zaino/faretra funziona grazie alla Foschia ma in questo caso la Foschia trasforma una cosa in un'altra).
Marika uscì dalla sua tasca una penna a sfera blu e la stappò, essa si strasformò in Vortice II (un altro oggetto che funziona grazie alla foschia) e anche Marika si unì al combattimento.
Nadia si sfilò l'anello di ghiaccio
Flashback
Qualche giorno prima dell'attacco fu l'onomastico di Nadia e Chione decise di farle un regalo (perché poi all'onomastico che con il mondo greco non c'entra niente?) Le diede quindi un anello, un anello bellissimo, fatto completamente di ghiaccio che non si scioglie mai (neanche se lo lanci sul sole o nel monte Fato), un anello che può portare solo Chione o un suo discendente diretto.
Il potere dell'anello, però, non finisce con l'impossibilità di scioglierlo ma, sfilandotelo dal dito si trasforma in una piccola lancia di ghiaccio (ovviamente), la lancia serviva poi per concentrare e aumentare i poteri di Nadia in modo che riesca più facilmente a congelare i nemici.
Ritornando alla storia
L'anello si trasformò in lancia e anche lei si unì al combattimento, ma non riuscivano ad infliggerle ferite tanto profonde da disintegrarla, le provocavano solo ferite superficiali ma c'era ugualmente icore sparso ovunque (che schifo).
Lorenzo, Gianni, Marika e Nadia erano esausti, Danilo e Alba erano rimasti paralizzato dalla paura.
La ciclope (che chiamerò Ci) stava per schiacciare Marika -Aiuto!- Urlò la ragazza ma anche gli altri semidei erano in pericolo.
Un onda partita dalle spalle dei due mortali urlanti colpi la faccia di Ci con così tanta forza da farla barcollare,
ma essendo figlia di Poseidone l'acqua no le fece niente -Ah ah, l'acqua è il mio elemento, non mi potete fare niente-.
Nel frattempo però si erano messi tutti in salvo e Nadia, grazie al consiglio dei figli di Atena ghiacciò Ci da dentro gelandole il sangue (chi sa che dolore).
Ci svanì tornandosene nel Tartaro.
Una voce si levò dalle acque -DANILO, ALBA, VI RICONOSCO COME MIEI FIGLI-.
Era Poseidone.
Marika era un po' gelosa, il padre non l'aveva riconosciuta facendo tutta quella scena, ma accolse i nuovi fratelli con gioia.

E altri due mezzosangue si uniscono al gruppo.

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