5 semidei tutti in una volta

Niente riconoscimenti a causa di mostri questa volta, è succeso tutto in una volta, come se gli dei si fossero svegiati e si fossero ricordati di avere dei figli sulla terra del genere "Oops, avevo un figlio e me ne sono dimenticato" cosa che, a quanto pare, capita spesso agli dei, si vede che sono tanto impegnati da non ricordarsi nemmeno di essere scesi sulla terra qualche anno prima e di aver avuto un figlio...ok lasciamo perdere, non ho alcuna voglia di essere incenerita da Efesto o fatta a polpette da Ares, anche se le polpette sono buone...Luna stra zitta, non dire fesserie.

Eravamo a scuola, era effettivamente un normale giorno di scuola solo che...avevamo 4 ore di supplenza, due all' inizio e due alla fine (ma che ci hanno mandato a fare a scuola?)

1ora: Anselmo rubò una penna, un quaderno e uno zaino intero senza che i proprietari se ne accorgessero...ta da, Ermes lo riconobbe e gli donò un paio di scarpe alate che gli comparvero subito ai piedi (figo, vorrei essere anche io figlia di Ermes...non che Apollo sia uno sfigato, non ho detto questo, papy ti voglio bene non farmi male), le scarpe funzionano in questo modo: prendi una rincorsa e poi ti ritrovi a volare, è piuttosto facile usarle (soprattutto se sei figlio di Ermes) basta solo un po' di pratica.

Luciano smontò e rimontò una spillatrice presa dal borsellino della sua compagna di banco che in quel periodo era Nadia, Efesto lo riconobbe e gli donò una cintura degli attrezzi magica (comparsa dal nulla sul suo baco) che funziona in questo modo: chiedi un martello, infili una mano in una delle tasche ed ecco un martello (praticamente è come la cintura di Leo Valdez, o forse è proprio la sua? No, no, è un altra).

2ora: eravamo in tutto 10 semidei e ci mettemmo a parlare dei miri e spiegammo ai nuovi arrivati del gruppo "Semidei della 3A" che cosa vuol dire essere mezzosange e per citare Rick Riordan "Essere un mezzosangue è pericoloso. È terrificante. Nella maggior parte dei casi, si finisce ammazzati in modi orribili e dolorosi."

3ora: lezione di francese, nonchè disegno libero. Ei, non è colpa mia se non riesco a prestare attenzione e soprattutto non è colpa mia se sono iperattiva.

Ricreazione: la professoressa uscì dalla classe e un ragazzo, probabilmente un bocciato, poiché pareva più grande di noi, entrò nella nostra aula ed iniziò a minacciarci tutti, Luisa si spazzientì -Si, si, queste sono solo parole- disse camminando verso di lui. Lo atterrò con un calcio, e menomale che non c'era la prof altrimenti sarebbe stata espulsa, quello stupido bulletto se ne andò piegato in due dal dolore, non disse niente a nessuno però, ne andava della sua dignità, insomma era stato steso da una ragazza. Luisa fu riconosciuta da Ares e poi, come mi disse in seguito sentì una voce nella sua testa, era suo padre che le parlava, le disse qualcosa tipo -Sei stata forte e coraggiosa, ma lo dovrai essere sempre altrimenti... ...comunque figlia, tu hai un grande potere, non solo sei figlia mia ma discendi anche da Afrodite e, a quanto pare, hai il dono della lingua amaliatrice, per fortuna non la tua vita non dipende da un bastoncino che prende fuoco facilmente, come mio figlio da parte romana Frank Zhang, ma sta comunque attenta-

4ora: non so cosa abbia fatto ricordare ad Afrodite le sue figlie, forse voleva seguire la moda del giorno "riconosci tuo figlio semidivino" oppure vedendo un po' di confusione chinò la testa e vide due ragazze che le parlerò belle quasi quanto lei e a quel punto si ricordò -O, giusto, quelle sono le mie due figlie Fiore e Anita-.
Fatto sta che le riconobbe come sue figlie e arrivammo a somma 14, 14 semidei tutti insieme e nessun mostro, strano. La cosa più strana che accadde quel giorno, non fu il riconoscimento di 5 semidei, ne tanto meno il fatto che nessun mortale si fosse accorto di niente (ancora foschia) no, era il fatto che nessun mostro ci ha attaccato NESSUNO.
5ora: facemmo di nuovo quattro chiacchiere semidivine interrotte da Pino, un nostro compagno di scuola, un ragazzo piccolo e magro che non dimostra affatto la sua età. Si unì a noi e quindi smettemmo di parlare di faccende semidivine.

Ecco la storia del riconoscimento di noi "Semidei della 3A", è giunto il momento di parlare di come abbiamo fatto ad arrivare "sani e salvi" al Campo Mezzosangue.

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