Capitolo 8

Emanuele passò la maggior parte della notte a pensare a com'era stato bello e intenso fare l'amore con lei, a com'era bello poter dormire con lei addosso e a quanto tempo sarebbe stata tranquilla a fare tutto di nascosto dai loro genitori.
La mattina dopo aprì gli occhi, Oli aveva la testa appoggiata sul suo petto, la gamba sopra le sue, sì alzò stando attento a non svegliarla e andò in cucina dove Marco stava preparando il caffè.
<< Buongiorno >> Gli disse.
<< Ciao Ema, dormito bene? >>
<< Abbastanza, Gianna? >>
<< Dorme ancora. Caffè? >>
<< Si, grazie >>
Marco gli mise la tazzina davanti e si mise seduto di fronte.
<< Tutto a posto Ema? Avete litigato? >>
Emanuele alzò il viso e lo guardò.
<< No, non abbiamo litigato.... >>
<< E allora cosa c'è? Dovresti essere contento, Olimpia sta con te, è innamorata persa >>
<< Tu hai dormito con mia sorella che ha 17 anni come Oli, non ci hai pensato al momento che insisteranno perché si sono stufate di fare le cose di nascosto ai genitori? >>
<< Ci ho pensato, ma cosa dobbiamo fare? Fino a una settimana fa ti prendevo in giro e poi mi sono ritrovato nella tua situazione >>
<< Sai una cosa? Siamo due poliziotti, di là in camera ci sono due ragazze minorenni, una tra l'altro è mia sorella.... >> Sospirò. << Abbiamo fatto una cazzata.... Almeno io.... Ma è la cazzata più bella che potessi fare, non tornerei indietro per niente al mondo >>
<< Per me è lo stesso, mi piace tua sorella e sto bene con lei >>
Emanuele sì alzò e versò altro caffè nella tazzina.
<< Vado a svegliarla! >> Disse uscendo dalla cucina dopo avergli sorriso.
Entrò in camera e si chiuse la porta alle spalle, Oli era rannicchiata nel centro del letto, la schiena scoperta, posò la tazzina sul comodino e si sdraiò accanto lei guardandola dormire.
Passò qualche secondo che la sentì mugolare.
<< Ema.... La smetti di fissarmi mentre dormo per favore? >>
Lui sorrise e baciò la sua spalla.
<< C'è il caffè sul comodino >>
Olimpia alzò la testa, prima di tirarsi su si assicurò di essere coperta, e si stropicciò gli occhi.
<< Dopo stanotte ti copri? >> Gli disse Emanuele prendendola in giro.
<< Un po' di pudore! No? >>
Emanuele scosse la testa.
<< Credo che non rimarrai per molto tempo coperta >> Baciò le sue labbra che sapevano di caffè. << Dormito bene? >> Continuò.
<< Si, e tu? >>
<< Mi è piaciuta di più la parte prima di dormire >>
Incapace di stare lontano da lei e dal suo corpo gli tolse il lenzuolo di dosso e iniziò a morderla sui fianchi facendola ridere.
<< Smetti Ema!!! Ti prego!!! >> Disse continuando a ridere.
I suoi morsi divennero baci, salì fino al suo seno, Oli si aggrappò alla sua schiena graffiandolo, Emanuele spinse giù i boxer togliendoseli con i piedi ed entrò nel suo corpo caldo, stava impazzendo, amava sentire i suoi gemiti e guardare i suoi occhi quando stava per venire. Iniziò a muoversi sempre più forte, Oli lo morse sul petto ansimando, si accertò che fosse venuta,subito dopo venne anche lui e si abbandonò sul corpo di Olimpia che gli tolse l'elastico dai capelli e iniziò ad accarezzarlo.
<< Potrei abituarmi a un risveglio così >> Gli sussurrò Emanuele baciandola.

Arrivarono in spiaggia, Gianna e Marco erano già li. Olimpia si sdraiò accanto a Gianna.
<< Marco andiamo a prendere un caffè! >> Disse Emanuele, e Marco lo seguì dopo aver dato un bacio a Gianna.
<< Non devi dirmi niente?>> Disse Gianna una volta rimaste sole.
<< Tuo fratello è dolcissimo Gianna >>
<< Oh mio dio!!! L'avete fatto? La tua prima volta con mio fratello??? >>
Olimpia sorrise facendogli segno di abbassare la voce.  << Lo vuoi far sapere a tutta Viareggio che ho fatto l'amore con tuo fratello?  Tu piuttosto? >>
<< Anche noi lo abbiamo fatto, ma come sai non era la mia prima volta. >> Rispose pensierosa.
<< Ti voglio bene Gianna >> Disse abbracciandola.
<< E questo perché? >>
<< Perché hai un fratello stupendo >> Scherzò Oli.
<< E tu sei l'amica più stronza che abbia mai avuto! >> Rispose ridendo.
<< Tieni il caffè piccolina >> Disse Emanuele passando il bicchierino a Olimpia. << Stasera ci fermiamo a mangiare da qualche parte e poi torniamo a casa. >> Continuò, si accese una sigaretta e si sedette dietro a Oli che si appoggiò a lui.
<< Devo avvisare mamma! >> Disse Oli
<< L'ho già avvisata io Oli >> Rispose Emanuele sedendosi accanto a lei baciandola.
Fumò mezza sigaretta e la passò a Oli.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top