Capitolo 4
Quando Olimpia entrò nel suo letto erano le tre di notte, aveva fatto quell'ora solo perché sua madre conosceva il fratello di Gianna e si fidava di lui, questo era il vantaggio, e anche se si sentiva una merda perché gli stava tenendo tutto nascosto a Gianna non voleva rinunciare ad Emanuele, il suo sogno si stava realizzando.
Stava per addormentarsi quando gli arrivò un sms sul cellulare.
" Domani vieni a casa mia? " Era Emanuele.
Olimpia aveva fissato con Gianna alle 15:00 a casa sua, ma non avevano parlato di cosa avrebbero fatto.
" Si, ho fissato con Gianna alle 15:00 "
Emanuele si sentiva un ragazzino di 15 anni alla prima cotta, con nessuna ragazza che aveva incontrato si era mai ritrovato ad inviargli messaggi della buonanotte ogni sera.
" Sarà uno strazio vederti senza poterti neanche sfiorare 😞, ma lunedì Gianna lavora fino alle 17:00, e se ti va potresti venire a prendermi a lavoro alle 14:00 "
" Non ho mai amato tanto il lunedì come in questo momento "
" Comunque ci vediamo domani 😘 buonanotte piccolina >>
Sorrise inebetita fissando lo schermo del cellulare, e si addormentò sognando Emanuele.
<< Vi siete divertite ieri sera? >> Gli chiese sua madre Tania facendo colazione la mattina dopo.
<< Tantissimo, abbiamo ballato fino a tardi mamma >> Mentì Olimpia ricordando di non aver ballato neanche un secondo.
<< Mi fa piacere, Emanuele è un così bravo ragazzo.... Non sono tanti i fratelli maggiori che portano fuori le sorelle più piccole con le sue amiche >>
<< Già >> Rispose Olimpia << Babbo dov'è? È uscito? >>
<< Si, è andato a comprare il giornale >>
Olimpia finì di fare colazione è andò a fare la doccia e a prepararsi per il pomeriggio.
<< Esci anche oggi? >> Domandò suo padre vedendola entrare in cucina vestita e truccata all'ora di pranzo.
<< Babbo sono in ferie! >> Sorrise Olimpia.
<< Resti a cena da Gianna? >>
<< Non lo so ancora, può darsi >>
Salì le scale fino al terzo piano e suonò.
Emanuele gli aprì la porta, la guardò da capo a piedi e uscì sul pianerottolo accostandosi la porta alle spalle, gli cinse la vita e la baciò.
<< È Olimpia? >> sentì urlare Gianna dal corridoio.
<< Tu sei pazzo!! >> Gli disse a Emanuele a bassa voce.
<< Completamente!! >>
Aprì la porta e la lasciò entrare, Gianna era affacciata alla porta di camera sua.
Percorse il corridoio, si soffermò per salutare Giusy e Giancarlo ed entrò in camera di Gianna che sembrava euforica.
<< Che hai Gianna? >> Gli domandò.
<< Adesso usciamo e ti racconto tutto! >>
<< E dove andiamo? >>
<< Ho fissato al giardino con Alessandro e Ilaria >>
Erano giorni che non vedevano i suoi amici, e gli avrebbe fatto anche piacere se non fosse per il fatto che non avrebbe incrociato Emanuele.
<< Noi usciamo! >> Disse Gianna ai suoi.
I suoi erano seduti in cucina, e con loro c'era anche Emanuele.
<< Oli resti a cena? >> Domandò Giusy.
<< Non voglio disturbare.... >>
<< Nessun disturbo, lo dico io a tua madre, non ti preoccupare >> Rispose Giusy sorridendo.
<< Allora? Vuoi dirmi che succede? >>Chiese una volta in strada.
<< Mi sa che ho preso una bella cotta per Marco! >>
Olimpia spalancò la bocca per lo stupore.
<< Non guardarmi così... Adesso capisco cosa provi Oli >>
<< A lui l'hai detto? >>
<< Ma no! Se lo sa mio fratello è la volta buona che non lo vedo più.... Piuttosto, sei stata parecchio tu da sola con Emanuele ieri sera, non devi raccontarmi niente? >>
<< Mi ha offerto una birra e abbiamo parlato della mia vacanza al mare >> Rispose sentendosi in colpa.
Passarono il pomeriggio a parlare con Alessandro e Ilaria, fecero una camminata per le vie del centro e alle 19:00 tornarono a casa, salutarono e si chiusero in camera di Gianna.
<< Oli giura che non dici niente a nessuno di quello che ti ho detto! >>
<< Te lo giuro! Non lo dirò a nessuno! >>
Dopo poco Emanuele bussò alla porta.
<< È pronta la cena! >>
Mangiarono tutti insieme parlando del più e del meno;
<< Sabato prossimo si potrebbe andare al mare... >> Esclamò Emanuele guardando prima Gianna poi Olimpia.
Giusy guardò il figlio. << Per me non ci sono problemi. >>
<< Oli che ne pensi? >> Gli chiese Emanuele guardandola.
<< Dovrei sentire i miei. >>
<< Se vuoi andare lo dirò io a tua madre, ma vorrei che non lasciaste Emanuele neanche un secondo! >> Disse Giusy.
<< Verrà anche Marco? >> Chiese Gianna cercando di non far trapelare nessuna emozione.
Emanuele la guardò stranito.
<< Verrà anche Marco..... Almeno avremo modo di controllarvi meglio >>
Suo padre annuì.
Le ragazze si alzarono per andare a vedere un film sul divano.
<< Quando vuoi andare basta che me lo dici Oli >> Gli disse Giancarlo.
<< Posso accompagnarla io, devo comprare le sigarette >> Intervenne Emanuele.
<< Va bene >> rispose il padre.
Alle 23:00 quando finì il film Olimpia si alzò dal divano, i genitori di Gianna erano già andati a letto.
<< Io vado >>
<< Ti accompagno >> Rispose Emanuele alzandosi dalla poltrona.
<< Ok, ci sentiamo domani quando esco da lavoro >> Disse Gianna abbracciando l'amica.
Emanuele si fermò sotto casa di Olimpia e spense il motore voltandosi a guardarla.
<< Allora vieni domani alle 14:00? >>
<< Certo! >> Si avvicinò e l'abbracciò dandogli un bacio sulla guancia.
<< Cos'era questo? >> Emanuele la tirò a se e iniziò a baciarla , aveva un profumo buono, e le sue labbra erano morbidissime, il cuore di Olimpia batteva forte mentre lo stringeva, e sentì un brivido lungo tutto il corpo quando la mano di Emanuele entrò sotto la sua canottiera sfiorandogli i suoi fianchi.
<< Oli.... Cosa mi hai fatto? Sto perdendo la testa.... >> Gli sussurrò quando si staccò dalle sue labbra.
Oli sorrise, le sue guance stavano prendendo fuoco.
<< Sabato voglio dormire con te >> Continuò Emanuele appoggiando la testa sulla sua spalla, sfiorandogli il collo con le labbra.
<< E a Gianna cosa diciamo? >>
<< Niente, appena si addormenta vieni in camera mia >>
Continuarono a baciarsi qualche minuto, poi Emanuele si staccò, guardando i suoi occhi che brillavano.
<< È meglio se vai in casa.... >> Gli disse sorridendo.
Oli gli diede un'ultimo bacio e scese dalla macchina.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top