Capitolo 25

Mentre camminavano mano nella mano come due fidanzati arrivò un sms sul cellulare di Oli; Gianna.
"Stasera niente scuse, vieni a cena da me e poi mi racconti tutto. "
" Ma c'è tuo fratello, non so se ce la faccio "
" Non lo consideri ed è fatta! Ti aspetto alle 18:30 a casa mia "
Oli mandò un messaggio a sua madre per dirle che sarebbe andata a cena da Gianna e rimise il cellulare in tasca.
<< È successo qualcosa? >> Chiese Ale tornando ad abbracciarla.
<< Stasera sono a cena da Gianna >>
<< Capisco... E ci sarà anche lui vero? >>
<< Si >>
Oli guardò la faccia preoccupata di Ale.
<< Ale davvero, è meglio se non continuiamo, lo vedo che ci stai male e non voglio >>
<< È tutto a posto Oli >>
Si avvicinò guardandola negli occhi, era dispiaciuta sul serio di tutta questa situazione, ma lui ormai era deciso ad andare avanti, si avvicinò sfiorando le sue labbra morbide mentre il suo cuore batteva forte.
Oli tardò dieci minuti ad arrivare da Gianna, non voleva rischiare di trovarsi da sola con Emanuele, bussò decisa; non l'avrebbe considerato.
<< Vieni Oli, entra, voglio sapere tutto! >> Gli disse Gianna aprendo la porta di casa afferrandola per la mano.
Ridendo la trascinò lungo il corridoio, e prima di entrare in camera Emanuele si affacciò dalla porta di camera sua.
Era dimagrito, i suoi occhi percorsero il suo corpo. << Ciao Oli >>
Oli si fermò un attimo a guardarlo, il cuore gli diceva di andare ad abbracciarlo, ma la testa gli disse di salutarlo e basta; doveva provarci per Ale. << Ciao >> Disse con un filo di voce scomparendo in camera di Gianna.
<< Allora allora??? Racconta!!! >>
Oli chiuse la porta alle sue spalle e si buttò sul letto di Gianna con un sospiro.
<< Non c'è niente da raccontare.... Lui.... Lui sarebbe perfetto se non avessi nel capo tuo fratello! >>
<< Non l'hai dimenticato neanche un po'? Voglio dire.... Esci con Ale, vi siete baciati... E pensi a Ema? >>
<< Continuamente Gianna, e Ale lo sa, ma non gli importa.... >>
<< Allora è proprio andato mi sa >> Disse sedendosi sul letto. << E per lui non provi proprio niente niente? >> Continuò speranzosa.
<< Gli voglio un gran bene, questo sì, ma non sono innamorata >>
Giusy bussò alla porta ed entrò.
<< Ragazze venite a tavola, è pronto! >>
<< Arriviamo mamma >> Rispose Gianna.
Emanuele e Giancarlo erano già seduti ai suoi posti, Gianna prese posto accanto a suo fratello e Oli si mise di fronte all'amica, sentiva gli occhi di Emanuele puntati su di se, ma riuscì ad ignorarli per quasi tutta la cena, fino a quando Giusy interruppe il silenzio.
<< Allora Oli, mi ha detto Gianna che ti sei fidanzata. >> Emanuele che stava bevendo un bicchiere d'acqua per poco non si strozzò, Oli arrossì e guardò l'amica che gli strizzò l'occhio sorridendo.
<< Sto uscendo con un ragazzo poco più grande di me >> Rispose. Ormai la frittata era fatta.
Emanuele si alzò dalla sedia.
<< Non mangi più Emanuele? >> Gli chiese sua madre.
<< No mamma, non ho più fame, vado a riposare, domani devo alzarmi presto. >>
Gianna rise guardandolo andare via, e Oli abbassò la testa a guardare il suo piatto ancora pieno mentre un peso enorme andava a piazzarsi sul suo stomaco impedendole persino di deglutire.
Dopo qualche ora quando sentì Oli andare via, Emanuele si precipitò in camera di Gianna che aveva già indossato il pigiama.
<< Non usa più bussare? >> Disse ironica.
<< Con chi esce Oli? >>
<< Con quel ragazzo che hai conosciuto al pub, non so altro >>
<< Te sai tutto Gianna! Parla! >> Disse afferrandola per un braccio.
<< Si sono baciati diverse volte, e sabato andremo a ballare.... So solo questo! >> Rispose. << Adesso lasciami che mi fai male Emanuele >> Continuò tirando via il braccio.
<< Mi ha già dimenticato? >>
<< E secondo te cosa doveva fare? Tu gli hai detto di dimenticarsi di te e di fare la sua vita, lo sta facendo alla grande! >>
Emanuele uscì di camera sbattendo la porta e tornò in camera sua. Sabato sarebbe andato anche lui a ballare, si sarebbe fatto dire da Gianna a quale discoteca sarebbero andati e si sarebbe presentato con un amica; giusto per vedere la sua faccia, da quella avrebbe capito se lo pensava ancora. Non poteva essere diversamente, lei gli aveva detto di amarlo, ricordava ancora quando l'aveva fatto, come brillavano di desiderio i suoi occhi mentre pronunciava quelle parole.
Si sdraiò sul letto ancora vestito e si addormentò dopo poco.

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