Capitolo 23
Passarono il pomeriggio a raccontarsi delle loro vite, e Oli si rese conto che aveva scoperto molte più cose di Ale in una settimana che di Emanuele in anni che si conoscevano; era un ragazzo dolce anche se in realtà voleva far sembrare il contrario, anche lui dopo le scuole medie aveva smesso di studiare per andare a lavorare all'interno del mercato di Sant'Ambrogio, a pochi passi da dove lavorava lei, aveva avuto solo una ragazza, Arianna, con la quale c'era stato insieme 3 anni e poi aveva scoperto che lo tradiva. In quel momento un pensiero si fece largo dentro di se. Non poteva averlo conosciuto prima? Prima di perdere la testa per Emanuele e finirci a letto?
<< Sabato sera? Non dirmi che non esci perché ti vengo a prendere per i capelli >> Disse Ale scuotendola dai suoi pensieri.
<< Che programmi hai? >>
<< Pensavo di andare a ballare, vengono anche Matteo ed Elena, potresti sentire anche la tua amica Gianna >>
<< Dici sul serio? >>
<< Certo, naturalmente vi vengo a prendere e vi riporto io! >>
<< Più tardi quando la sento glielo dirò! Ma quindi tra Matteo ed Elena è una cosa seria >>
<< Elena non ti ha detto niente? >>
<< È molto riservata.... >>
<< Beh sembrerebbe di sì, praticamente si vedono ogni sera >>
<< Anche noi ci vediamo praticamente ogni sera!!! >>
<< Ok, non si vedono come noi... Da amici... Ma sei curiosa eh!!! >>
Oli si mise a ridere, e Ale gli circondò le spalle con il braccio e la tirò a se baciandola sulla fronte, lei appoggiò la testa sulla sua spalla mentre lui accarezzava i suoi capelli lunghi.
<< Vorrei tanto fare una cosa >> Esclamò Oli guardandolo.
<< Tipo? >>
<< Mi piacerebbe farmi un tatuaggio.... >>
Ale la guardò serio. << Sei sicura? >> Gli chiese.
<< Si, perché? >>
<< Perché se vuoi.... Ho un amico che li fa >>
<< E potresti chiamarlo subito? >> Sembrava una bambina alla quale avevano appena regalato il gioco che sognava di avere da tanto tempo.
<< Subito! >>
<< Cosa aspetti allora? >>
Ale prese il cellulare, cercò il numero sulla rubrica e chiamò alzandosi dalla panchina.
<< Ok principessa, è ora! >>
<< Di cosa? >>
<< Ci sta aspettando! >> Oli si alzò di scatto dalla panchina e gli saltò in braccio, Ale l'afferrò al volo e la fece girare.
Quando la lasciò scendere i suoi visi erano vicinissimi, Ale gli baciò la punta del naso accontentandosi, erano così vicini che non voleva rischiare di perderla per uno stupido bacio.
Entrarono nel negozio e un ragazzo biondo venne a salutarli abbracciando Ale, i suoi bracci muscolosi erano pieni di tatuaggi di ogni genere; il cuore di Oli batteva a mille all'ora.
<< Ciao! Io sono Claudio >> Si presentò.
Oli avvicinò la sua mano piccola e tremante a quella grande e sicura di Claudio. << Oli >> Rispose con un filo di voce.
<< Ok Oli, hai già in mente qualcosa? >>
<< Si, vorrei un tribale >>
<< Sul fondoschiena? >>
<< No, su un fianco, qualcosa che non sia troppo piccolo. >>
Claudio prese un foglio e un lapis mettendosi a disegnare qualcosa mentre Oli sfogliava un album con varie foto di tribali.
<< Qualcosa del genere potrebbe piacerti? >> Gli chiese dopo qualche minuto mostrandogli cosa aveva disegnato; Oli prese il foglio in mano.
<< Si, mi piace. >>
Claudio fece gli ultimi ritocchi poi si alzò dalla sedia.
<< Bene, possiamo andare di là. >> Disse indicandogli una stanza con una porta a soffietto.
Oli strinse la mano di Ale che la seguì nella stanza.
<< Ok Oli, togliti la maglietta e sdraiati sul lettino. >> Gli sorrise.
<< Mi servirebbe la firma di un genitore perché sei minorenne, faccio un eccezione perché sei amica di Ale! >>Continuò preparando tutto quello che gli serviva.
Oli si tolse la maglietta senza problemi rimanendo in reggiseno; quella era la parte più facile. Ale guardò il suo fisico soffermandosi sul seno prosperoso, deglutì distogliendo subito lo sguardo, e andò a sedersi su una sedia accanto a lei stringendogli la mano. Guardò la sua faccia a tratti sofferente e il suo petto alzarsi e abbassarsi a seconda dell'intensità di dolore.
Dopo qualche ora Oli si rimise la maglietta soddisfatta del lavoro, ascoltò Claudio spiegargli cosa doveva fare e lo seguì alla scrivania tirando fuori il portafoglio.
<< Sei amica di Ale, dammi solo 50 euro. >>
<< Ma..... >> Provò a obiettare Oli.
<< Niente ma, è così e basta. Se vorrai fartene altri sai dove trovarmi. >>
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