Capitolo 15

Emanuele baciò la testa di Oli che dormiva tranquilla, il viso rilassato, la strinse più a se e lei aprì gli occhi ritrovandosi a fissare i suoi occhi marroni.
<< Andiamo a letto? >> Gli disse allungando le gambe sul divano.
Emanuele fece scorrere la sua mano sui suoi seni scendendo fino all'orlo della maglietta.
<< Vuoi andare a letto? >> Gli chiese guardandola con uno strano luccichio negli occhi avvicinandosi a baciarla.
<< Che vuoi fare? >> Domandò lasciando entrare la sua lingua a scontrarsi con la sua mentre si tirava su in ginocchio e appoggiava le sue mani al suo viso.
<< Ti voglio Oli..... >>
<< E se ci vede qualcuno? >>
<< Stanno dormendo >>
Afferrò le sue mani e lentamente la fece stendere sul divano, tirò su la sua maglietta, spostò il reggiseno scoprendole i seni e le sue labbra si fiondarono sui suoi capezzoli, la sentì ansimare mentre la sua mano scese sui pantaloncini calandoli sulle sue gambe insieme agli slip. Scese a baciare la sua pancia, si soffermò sull'ombelico e scese ancora, lei si tirò su afferrando il suo viso per riportarlo sulle sue labbra mentre le dita di lui entravano nel suo corpo lasciandola senza fiato.
<< Quanto cazzo sei bella Oli >>
Oli chiuse gli occhi cercando di concentrarsi sul fare meno rumore possibile, ma era impossibile. Gli tolse le mani dalla sua intimità e spalancò gli occhi.
<< Basta Ema! >> Lo supplicò
<< Basta? >> Disse sorridendo tempestandole il viso di baci.
<< Non.... Ci ri riesco >> Balbettò.
<< Ci stai riuscendo alla grande piccolina >>
Prese la sua mano, spostò l'elastico dei pantaloncini e ansimò quando si posò sulla sua eccitazione. << Lo senti cosa sei capace di farmi? >> Gli sussurrò.
I loro corpi divennero un tutt'uno, solo il rumore dei loro respiri affannati riempiva la stanza, il rumore più bello pensò Emanuele guardandola raggiungere l'apice del piacere fino a raggiungerlo anche lui.
L'aiutò a ripulirsi, si rivestirono e si abbracciarono stretti sul divano.
La mattina Emanuele si svegliò, qualcuno lo stava scuotendo per una spalla; aprì gli occhi trovandosi davanti suo padre, Oli dormiva beata tra le sue braccia ignara di tutto.
<< Portala a letto prima che si alzi tua madre, e vestiti, andiamo a prendere le paste per la colazione >> Gli disse.
Emanuele la prese in braccio e andò in camera di Gianna lasciandola sul letto a fianco della sorella e andò a vestirsi.
<< Emanuele.... Sai quanti anni ha >> Gli disse Giancarlo fatti pochi passi.
<< Che stai dicendo babbo? >> Rispose cercando di nascondere quello che c'era tra lui e Oli.
<< Non sono nato ieri, ho visto come la guardi, ti sto solo ricordando quanti anni ha >>
Emanuele rimase qualche minuto in silenzio camminando a fianco del padre.
<< Babbo non so cosa mi sia preso, è che lei.... Lei... Non ce la faccio a stargli lontano >> Cercò di spiegargli quello che provava in quel periodo.
<< Forse dovresti farlo prima che sia troppo tardi. >> Gli disse entrando nella pasticceria e chiudendo definitivamente il discorso.
<< Hai dormito con mio fratello? >> La interrogò Gianna una volta sveglia.
<< No, ci siamo addormentati sul divano Gianna, e stamani deve avermi portata a letto tuo fratello >>
<< Finirete con il farvi scoprire.... >> Scosse la testa << Siete due irresponsabili >> Continuò con un sorriso stampato sulle labbra.
Emanuele non fece colazione ed era stranamente silenzioso quella mattina notò Olimpia, non l'aveva neanche degnata di uno sguardo, neanche un sorriso, niente. Si prepararono per andare in spiaggia.
<< Stasera cenate a casa? >> Gli urlò Giusy dalla cucina.
<< No, ho promesso a Tania che avrei riportato presto Oli. >> Rispose Emanuele.
<< Ok. Io e il babbo andiamo a fare la spesa, ci vediamo a 12:30 >> Uscirono di casa ed Emanuele raggiunse l'amico lasciando le ragazze indietro di qualche metro.
<< Che succede Emanuele? Non hai aperto bocca >>
<< Stamani mio padre ci ha trovati sul divano, lei dormiva addosso a me, e la mia mano era sul suo sedere, ha fatto due più due. >>
<< Cosa ti ha detto?? >>
<< Di lasciarla stare prima che sia troppo tardi.... Ma è già troppo tardi... >>
<< Cosa pensi di fare? >>
<< Non lo so, è da stamattina che ci penso, mi sta scoppiando la testa >>
Stesero gli asciugamani sulla sabbia, Gianna prese l'i pod dal suo zainetto, passò una cuffia a Oli e si stesero a prendere il sole.

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