Capitolo 13
<< Hey piccolina svegliati, siamo arrivati! >>
Olimpia aprì gli occhi e si ritrovò davanti quelli marroni scuri di Emanuele che la fissavano con una tenerezza infinita, Marco si stava stiracchiando fuori dall'auto, si tirò su sul sedile, Emanuele gli diede un leggero bacio sulle labbra e scese di macchina.
Suonarono il campanello e Giusy andò ad aprire. << Ragazzi! Che bella sorpresa avervi tutti qui! >> Disse aprendo la porta baciando Olimpia sulle guance.
<< Gianna? >> Domandò entrando in casa per prima.
<< È a dormire, vai pure a svegliarla >> Disse Giancarlo affacciandosi dalla porta di cucina.
Olimpia spalancò la porta di camera di Gianna e aprì le persiane facendo entrare la luce del sole.
<< Mamma.... Sono in vacanza! Ti prego! >> La sentì biascicare.
Olimpia saltò sul letto sdraiandosi al suo fianco.
<< Sveglia Gianna!!! Non sono tua mamma >>
Gianna sgranò gli occhi, si alzò di scatto e abbracciò Oli. << Siete venuti!!!! Marco? >>
<< È di là in cucina >>
Gianna si soffermò a guardare l'amica seduta al suo fianco. << Che succede Oli??? Cosa sono quegli occhi gonfi? Avete litigato? >>
Olimpia sospirò. << Sono così evidenti? >>
<< Direi di sì! Ma rispondi. >>
<< Abbiamo discusso ieri sera.... Non voglio più nascondermi Gianna, se qualcuno ci dovesse scoprire sarebbe molto peggio >>
<< So cosa provi Oli, sono nella tua stessa situazione, ma non possiamo fare altro che aspettare >>
<< Ragazze venite a fare colazione che poi andiamo al mare! >> Disse Giusy facendo capolino in camera dopo aver bussato.
<< Arriviamo! >> Esclamarono in coro.
Olimpia guardò gli occhi di Gianna brillare quando entrata in cucina incrociarono quelli di Marco, e lei guardò Emanuele che seduto dalla parte opposta del tavolo continuava a fissarla.
Fecero colazione poi Gianna e Oli si chiusero in camera per indossare il costume.
Il mare era una tavola, il sole illuminava il viso dei 4 ragazzi che una volta sistemati gli asciugamani si sdraiarono mentre Giusy e Giancarlo sistemavano l'ombrellone.
<< Andiamo a fare una passeggiata? >> Esclamò Emanuele che non vedeva l'ora di allontanarsi dai suoi per stringere Oli tra le sue braccia. Oli guardò Gianna che in un secondo era già in piedi.
<< A 12:30 a casa che si pranza! >> Gli urlò Giancarlo.
<< Ok babbo! >> Rispose Gianna prendendo l'amica per mano incamminandosi dietro ai ragazzi.
Quando furono lontani dagli occhi dei genitori Emanuele e Marco si fermarono ad aspettare Olimpia e Gianna che erano rimaste indietro.
Gianna e Marco si tuffarono in mare tenendosi per mano mentre Emanuele e Oli si misero seduti sulla sabbia.
<< Stanotte non dormiremo insieme.... >>
Sussurrò Olimpia con una nota di tristezza nella voce.
<< Già....>> Rispose Emanuele accarezzando i suoi capelli lunghi.
La sentì sospirare ma decise di non dire niente; conosceva bene i suoi scatti ormai, e non voleva litigare con lei proprio in quei giorni dove chiarire sarebbe diventata un impresa epica.
Emanuele la strinse in un abbraccio, per un istante rimasero a guardarsi, la fronte di Oli appoggiata su quella di lui.
<< Voglio che stai tranquilla tesoro.... >>
<< Basta Emanuele! Non dirlo più! >>
Si sdraiarono abbracciati sulla sabbia, e baciarsi in quel momento sembrava la cosa più normale del mondo. Le mani di Emanuele scivolavano lente sui fianchi di Oli formando dei piccoli cerchi con le dita sulla sua pelle accaldata dal sole.
<< Ti arresteranno per atti osceni in luogo pubblico.... >> Disse Marco risvegliandoli dalle loro effusioni.
<< Ti immagini? Un poliziotto arrestato... >> Rispose Emanuele scuotendo la testa stringendo più forte Oli al petto.
<< Cazzo!! Muoviamoci! È 12:15, mamma si incazza!!! >> Esclamò Gianna guardando l'orologio al suo polso.
Camminarono veloci fino a casa dove Giusy aveva già scolato la pasta.
<< Venite a tavola! >> Urlò quando sentì chiudere la porta.
Giancarlo guardò il figlio muoversi in cucina per raggiungere il suo posto a tavola,aveva notato i suoi sguardi ad Olimpia, e la cosa cominciava a preoccuparlo. Gli occhi di suo figlio lo riportavano a quando aveva 18 anni e conobbe Giusy per la prima volta a una festa a casa di un amico, ma cavoli, lei aveva 16 anni e tra loro c'erano solo 2 anni a separarli;non dieci!
Guardò sua moglie che ignara di tutto si metteva a sedere e cominciava a mangiare, non gli avrebbe detto niente per ora, si sarebbe limitato a ritagliarsi un momento per poter parlare con suo figlio il prima possibile.
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