Capitolo 11
<< Sentiamo, quale sarebbe? >>
<< Fino a che non avrò 18 anni non farò più l'amore con te, e stasera dormirò in camera di Gianna >>
<< Che cazzo stai dicendo? >>
<< Quello che ho detto >>
<< Te lo puoi scordare Oli, tu farai l'amore con me ora e poi stasera nel mio letto, e dopo ti addormenterai vicino a me >> Sorrise avvicinandosi per abbracciarla, ma lei fece due passi indietro.
<< Oli, cerca di ragionare! >>
<< Sono due giorni che ci ragiono >> Prese il suo zaino e andò in camera di Gianna.
Emanuele si mise seduto sul divano senza sapere cosa fare, la desiderava con tutto se stesso, e lei ora gli era uscita fuori con questa novità.
<< Oli!!! >> Urlò << Possiamo parlarne come due persone adulte? >>
Si accese una sigaretta aspettando la sua risposta che non arrivò.
<< Per favore Oli esci da quella stanza! >> Continuò.
Dopo qualche minuto finalmente aprì la porta.
<< Vieni a fumarti una sigaretta vicino a me, ne parliamo >>
Oli fece come gli aveva chiesto mantenendo la distanza da lui sul divano.
<< Stavi scherzando vero tesoro? >> Chiese Emanuele.
<< No! Non hai capito! Devi solo aspettare meno di 9 mesi, passano in fretta vedrai! >>
<< Adesso basta >>
Emanuele si alzò dal divano dopo aver spento la sigaretta, Oli fece per scappare, ma lui veloce l'afferrò per un braccio, la sollevò da terra e la mise seduta sul tavolo di salotto tenendole i polsi bloccati dietro la schiena.
<< Lasciami andare Ema! >>
<< Ti avevo detto che avresti fatto l'amore con me... >>
<< Non è amore! È sesso! >> Urlò lei.
<< Chi cazzo te l'ha messo in testa? >> Sbraitò lui lasciando la presa sui polsi. Aveva creduto che fosse un gioco, ma guardandola capiva che non lo era; diceva sul serio.
<< Ti sembra amore a te? Vedersi di nascosto, farsi una scopata in quelle tre ore che hai casa libera e poi scappare come una ladra? È. Solo. Dello. Squallido. Sesso Emanuele >>
Emanuele si avvicinò alla finestra, la gente camminava e rideva ignara di quello che stava succedendo in casa sua, soltanto loro due lo sapevano. Oli rimase seduta sul tavolo, si asciugò una lacrima che stava scendendo lungo la guancia fissando il pavimento e tirò su con il naso; Emanuele si voltò a guardarla, quando si accorse che stava piangendo si avvicinò scuotendola per le spalle.
<< Non piangere Oli, mi fai stare male! Si sistemerà tutto.... >>
<< Vorrei non averti mai baciato quella sera alla fortezza, vorrei non essere mai venuta a letto con te... Adesso è tutto così complicato.... Se volevi aspettare i miei 18 anni perché non l'hai fatto? >> Disse singhiozzando.
<< Perché impazzivo se non ti avevo Oli >>
<< Certo, adesso è più comodo... Impazzisco io e tu stai tranquillo. >>
Emanuele andò in cucina frastornato e si mise a preparare qualcosa per cena, Oli andò in camera di Gianna, indossò il pigiama e si rannicchiò nel letto a piangere.
Perché tutto era così difficile? Si amavano, e allora perché nascondersi?
Quando la cena fu pronta Ema entrò in camera di Gianna, lo dilaniava vedere Oli piangere per lui, avrebbe voluto vederla soltanto ridere, e invece gli stava facendo del male.
<< Oli >> Si mise seduto al suo fianco e asciugò il suo viso, aveva gli occhi gonfi.
<< Vieni a mangiare qualcosa >> Continuò.
<< Non ho fame, grazie >>
<< Ti prego Oli! Ho fatto tutto questo per te, per stare stanotte insieme, per passare tre giorni insieme! >> Si alterò lui.
<< E poi come farei a dormire un'altra notte senza te che mi stai addosso? >>
La vide sorridere, lei si mise seduta sul letto e si asciugò per bene il viso.
Si avvicinò baciandolo << Scusa.... Non pensavo quello che ho detto.... Cioè pensavo tutto quello che ho detto, ma non che quello che facciamo è solo sesso..... >>
<< Quindi vorresti che non avessimo mai fatto l'amore.... Ho capito bene? >>
<< Neanche quello pensavo, lo rifarei altre mille volte. >>
<< Vieni qui >> La strinse a se, la baciò e la ribaciò fino a rimanere senza fiato, non voleva perderla, era il pezzo del puzzle che mancava per completare la sua vita.
Cenarono, Oli lavava i piatti ed Emanuele li asciugava e in pochi minuti sistemarono la cucina e si misero sul divano abbracciati.
<< Non fare più quello che hai fatto oggi.... Se mi accorgo che stai soffrendo veramente sarò costretto a lasciarti andare >> Gli disse lui stringendola e baciandogli i capelli.
<< Ci riusciresti? >> Gli occhi di Oli lo scrutavano attentamente trapassandogli l'anima.
<< Sarei costretto a farlo.... >>
Si misero a guardare un film che cominciava in quel momento, ognuno perso nei suoi pensieri, la testa di Oli appoggiata sulle sue gambe, continuava ad accarezzarla senza mai stancarsi, che cosa gli aveva fatto quella ragazza?
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