Capitolo 10
Oli tornò a casa prima che tornassero i suoi genitori, indossò il pigiama e andò in cucina a guardare un po' di televisione.
Dopo cena gli telefonò Gianna, Oli si chiuse in camera.
<< Hai visto Marco oggi? >>
<< Si, siamo stati insieme fino alle 7, poi sono salita in casa. >>
<< Tuo fratello mi ha fatto un regalo oggi >>
<< Lo so, a cena per poco mia madre non scopre tutto! Se non gli facevo segno io di infilarla dentro la maglietta chissà come finiva! Oddio Oli, dovevi esserci! >> Rise divertita.
<< Quando parti Gianna? >>
<< Mercoledì pomeriggio. >> Disse sconsolata. << Ma Ema mi ha assicurato che porterà te e Marco a trovarmi >> Continuò.
<< Se riesce a convincere mia mamma... >>
<< Vedrai che ci riesce! >>
Si salutarono e si mise a dormire.
La mattina dopo trovò il messaggio di Emanuele che gli diceva che l'aspettava a casa sua.
Alle 14:30 suonò il campanello, lui era appena uscito dalla doccia, indossava solo i boxer e profumava di bagnoschiuma, i capelli gli ricadevano umidi sulle spalle.
<< Ciao piccolina >> Gli disse facendola entrare baciandola.
Andarono in salotto sul divano, la televisione era accesa.
<< Dormi con me venerdì >> Gli disse lui.
<< Certo! Una grande idea... Mamma dormo con Emanuele stasera! Ma le studi la notte? >>
Emanuele sorrise e si avvicinò, scostò i capelli dal collo e iniziò a mordergli il lobo dell'orecchio.
<< Venerdì dormi con me, ho deciso, penserò a tutto io...>>
<< Mi fido >> Rispose.
Emanuele continuava a tormentargli il collo e l'orecchio mentre lei tentava invano di resistere, si voltò e dopo averlo guardato montò a cavalcioni sulle sue gambe iniziando a baciargli il viso, Emanuele si rilassò lasciandola fare, anche oggi indossava un vestito corto, non importava neanche spogliarla del tutto. Olimpia tirò giù i suoi boxer e si strinse di più a lui strusciandosi contro il suo pene, voleva solo togliergli le mutandine senza che lei si spostasse, cosa molto improbabile. Con due dita gliele spostò sfiorandola appena, lei afferrò il suo pene e se lo mise all'entrata, poi lentamente si abbassò mugugnando; lui sorreggendola per i fianchi la aiutò a prendere il ritmo e la lasciò fare, adorava guardarla, non si sarebbe mai stancato; quando sentì che stava per venire la sollevò velocemente spostandola sul divano e appoggiò la testa sulla sua pancia.
La sentì sospirare è così la guardò.
<< Che succede Oli? >>
<< Quando potremo stare insieme senza doverci nascondere? >>
<< Presto >>
<< Lo dici ogni volta.... >>
Si alzò dal divano, si sistemò il vestito e dopo avergli dato un bacio leggero se ne andò lasciandolo solo con i suoi pensieri.
La mattina dopo Emanuele entrò a lavoro , i suoi sarebbero partiti nel pomeriggio, erano a casa a finire di preparare le ultime cose, quel pomeriggio non avrebbe visto Oli.
<< Ciao Ema! >> Lo salutò Marco entrando.
<< Ciao >>
<< Pensieroso? >>
<< Ieri Oli si è incazzata, vuole che parli con i miei genitori e con i suoi.... >>
<< Parlaci, convincila, io ci sono riuscito con tua sorella! >>
<< Ci ho provato Marco, ma ogni volta se ne va sempre più incazzata.... Anzi, devo chiamare sua madre per dirgli che sabato andiamo al mare.... >>
Provò tutta la mattina a chiamarla e a mandargli messaggi senza mai ricevere risposta, era tentato di uscire prima da lavoro e andare a casa sua, ma la parte razionale del suo cervello non glielo permise. Alle 12:15 chiamò la madre di Oli.
<< Tania ciao, sono Emanuele >>
<< Ciao Emanuele, dimmi >>
<< Senti, mia sorella parte oggi per il mare, venerdì vorrei fargli una sorpresa raggiungendola con Oli >>
<< Ah.... Sei sicuro che non dia noia? >>
<< Sono sicuro Tania, i miei sanno che sabato lavoro, faccio una sorpresa anche a loro, partiamo verso le 18:00, ci fermiamo a mangiare qualcosa e poi ripartiamo. Se per te e Stefano va bene >>
<< Si, certo, ma domenica non fate tanto tardi, lunedì Oli rientra a lavoro >>
<< Per le 22:30 saremo a casa. >>
<< Va bene >>
La salutò e provò a chiamare Olimpia che non rispose, e rassegnato tornò a lavoro.
Il venerdì uscì da lavoro, erano due giorni che Oli non gli rispondeva al telefono e stava impazzendo, gli arrivò un messaggio da Tania, la madre di Oli,che gli comunicò che alle 17:30 Oli si sarebbe fatta trovare sotto casa e che lei non ci sarebbe stata perché uscita da lavoro sarebbe andata a fare la spesa. Rispose con un semplice " Ok grazie ", e si diresse a casa di Oli.
Si attaccò al campanello fino a che non gli aprì, salì le scale di corsa e se la trovò davanti. Entrò chiuse la porta alle sue spalle e la seguì in camera.
<< Stai cercando di farmi perdere completamente la testa? Sono due giorni che provo a chiamarti e a mandarti messaggi >>
Oli rimase zitta e lo guardava mordendosi il labbro. << Mi rispondi? >> Continuò incazzato. Lei continuò a fare scena muta.
<< Andiamo dai! >> Disse prendendo lo zaino di Oli da sopra il letto.
Stettero in silenzio fino a casa di Emanuele e si misero seduti sul divano.
<< Mi dici che ti è preso? >> Ci riprovò Emanuele passandosi le mani tra i capelli.
<< Ho preso una decisione >>
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top