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"Louis!!" Appena entra in casa viene accolto dalle braccia di Honey che piangente si aggrappa a lui
"Hey piccola topolina, che c'è? Perché piangi?" Dietro di lei arriva subito Anne che lo saluta con un cenno
"Ciao Louis, ci pensi tu per favore a tranquillizzare questa piccolina? É da quando si è svegliata che piange, era convinta che non venissi più. Amore hai visto? Eccolo qui" a Louis scalda il cuore tutto l'amore che Honey gli dimostra, la piccola si è subito affezionata a lui e il sentimento è sicuramente ricambiato.
"Eccomi qui piccolina, come potevo non venire? Ho in programma una bella giornata per oggi"
"Ieri sera ha sentito Harry urlare e si è preoccupata. Mi dispiace per come si comporta mio figlio, non so cosa ti ha detto ma posso immaginare che non sia stato affatto gentile"
"Non si preoccupi Anne, é stata colpa mia, ho esagerato e mi sono messo in mezzo a cose che non dovevo" la donna scuote subito la testa e ci tiene a precisare una cosa
"Io non penso tu abbia fatto niente di male, anzi devo ringraziarti perché hai dato una speranza ai miei piccolini, gli hai fatto capire con semplici parole che la loro mamma non tornerà più a casa ma che ha smesso di soffrire e adesso è in un posto migliore"
"E balla tutto il giorno!!" Esclama Honey decisamente più a suo agio quando il padre non è in casa
"Esatto, la tua mamma balla tutto il giorno. Sai, amava ballare e quando aspettava voi alzava la musica a tutto volume e si muoveva a ritmo, diceva che così nascevate allegri e con la passione per la musica" Anne racconta queste cose con gli occhi lucidi e deve asciugarsi una lacrima che è scappata al suo controllo. Louis se ne accorge e si affretta subito a cambiare argomento
"Anne, volevo chiederle una cosa"
"Certo Louis, dimmi tutto"
"Vorrei portare i bambini al mare se non è un problema, ho studiato tutto il percorso e con l'autobus ci vuole poco. Volevo preparare dei panini e passare la giornata in spiaggia"
"Mi sembra un ottima idea! I bambini non fanno mai niente di bello ed adatto alla loro età, che dici Honey, vuoi andare al mare?" La bambina non deve pensarci nemmeno un attimo e annuisce vigorosamente, stando sempre in braccio a Louis
"Si!! Ma io non ho il costumino"
"Oh é vero, scusa Louis ma con tutto ciò che abbiamo vissuto in questi mesi non ci abbiamo proprio pensato a prepararci per l'arrivo dell'estate" la bimba si intristisce all'istante ma Louis non perde tempo a rassicurarla
"Non c'è problema, se volete possiamo andare a fare shopping e prendere due bei costumini per te e Noah. Devo prenderne uno anche io" le fa l'occhiolino e Honey gli batte il cinque ritrovando il sorriso. Arriva pure Noah che evidentemente ha sentito tutto il discorso e con sorpresa di tutti fa segno a Louis di essere preso in braccio. Il ragazzo con fatica prende anche il maschietto in braccio e Anne davvero non può credere ai suoi occhi. Non ha mai visto i suoi nipoti così vicini a qualcuno che non fossero lei o Jane
"Allora direi che va bene, preparatevi per andare al mare, bimbi belli".

***

"Louis io ho un po' paura"
"Non devi avere paura topolina, sei nel salvagente e non ti può succedere niente, poi ci sono qui e non ti lascio sola" Sono finalmente arrivati in spiaggia e Louis ha subito messo i bambini in acqua, che anche se un po' spaventati sembrano entusiasti. Prima di venire qui hanno fatto shopping e il ragazzo gli ha preso tutto l'occorrente per il mare, costumi, ciabattine, asciugamani, salvagente e braccioli e per non farsi mancare nulla anche due secchielli con le palette. Hanno steso tutto al sole e loro sono corsi in acqua. Honey é nel salvagente fucsia con disegnate sopra le principesse e Noah invece é in braccio a Louis, il piccolo è più timido e sembra che nel babysitter abbia trovato un punto di riferimento.
"Noah tu non vieni in acqua?" il bimbo scuote i ricci ma Louis smette di stare all'in piedi e si immerge fino alle spalle bagnando il costumino del piccolo e anche le spalle.
"Hai visto che bella l'acqua? Ci rinfreschiamo un po'. Siete dei bimbi fantastici, avete fatto i bravi anche in autobus, siete proprio grandi" Noah sorride e di slancio gli da un bacino sulla guancia
"Louis, io e Noah ti vogliamo già bene". Louis non risponde, é troppo emozionato per farlo, si limita a stringere Noah a sé e ad accarezzare i capelli di Honey.
"Louis, lo sai, il mio papà non sa il mio nome. Ieri mi ha chiamato Haley, quello è il mio secondo nome e nessuno mi chiama così. Lui si arrabbia sempre e Noah ha paura, anche io ho paura, grida e dice 'quei due bimbi', lui non ci vuole bene, vero? La mamma diceva che papà era bravo, doveva solo sciogliere il suo cuore. Louis, il cuore del mio papà deve fare come un gelato al sole?" Louis deve nascondere il groppo in gola che sente e fare la persona matura, deve rassicurare questi due piccoletti che pendono dalle due labbra
"Io penso che il vostro papà vi vuole molto bene, deve solo imparare a conoscervi e si, forse la vostra mamma aveva ragione, ha bisogno di un aiuto per far sciogliere un po' il suo cuore, proprio come un gelato al sole" ridacchia e i gemelli con lui
"Se porto il mio papà al sole il suo cuore si scioglie e ci vuole bene, Louis?"
"Non lo so topolina, si può sempre provare però" scherza Louis facendo l'occhiolino alla piccola che felice sbatte i piedini in acqua.

***

"Louis!!!" L'urlo del signor Styles lo fa sobbalzare mentre stava dando la buonanotte ai bambini. Si precipita in sala e lo trova ancora con la valigetta in mano, è appena arrivato e dalla sua espressione non si preannuncia nulla di buono
"Eccomi signor Styles, ero in camera dei gemelli. Li ho appena messi a letto"
"Cos'è quella roba che c'è in giardino?!?! Tutto quel disordine!! Io ti pago per stare con i bambini, non per farmi mettere la casa in subbuglio!" Louis è stanco, la giornata al mare è stata dura, sono tornati a pomeriggio inoltrato, ha fatto il bagnetto ai piccoli, li ha fatti mangiare e poi messi a letto, non ha avuto tempo di sistemare e poi, detta fra noi, non c'è nulla di male in quello che ha fatto. Ha solo lasciato il salvagente e i giochi in un angolo del giardino per farli asciugare al sole e per non portare sabbia in casa.
"N noi.. oggi ho portato i bambini al mare, siamo tornati da circa un paio d'ore, ho fatto il bagnetto ai piccoli, li ho fatti cenare e messi a letto, non ho avuto tempo per fare altro. Io.. ho pensato di lasciare i giochi in giardino per evitare di portare sabbia in casa, non volevo sporcare"
"Hai portato i bambini al mare?! Come ti è saltato in mente?! Senza permesso poi!"
"H ho chiesto a sua madre, lei mi ha detto che le sembrava una buona idea" Harry sospira arrabbiato e butta la valigetta di pelle sulla prima sedia che gli capita a tiro
"É sempre lei! Quella donna non sa farsi gli affari suoi!. Se i bambini hanno preso un'insolazione e si svegliano durante la notte ti chiamo e ci stai tu qui!! Razza di cretino!" Urla cosi forte che Louis preso dalla paura indietreggia e cade sulle scale che sono proprio dietro di lui, sbattendo leggermente la nuca su uno scalino. Fortunatamente non si è fatto niente e cerca di mettersi subito in piedi ma viene colto da un giramento di testa. Harry lo guarda senza dire niente, è come bloccato. Il ragazzino ci mette qualche istante per stare in piedi stabilmente, senza vedere la stanza ruotare intorno a lui. Appena riesce a camminare normalmente scappa letteralmente a gambe levate da quell'uomo così burbero e intimidatorio.

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