12
"Devo assolutamente fare un corso di cucina, non mi sono mai accorto di essere un cosi tale disastro ai fornelli" Harry si lamenta con se stesso visto che ha bruciato tutto ciò che ha provato a cucinare e adesso in casa gli è rimasto ben poco.
"E devo anche andare a fare un po' di spesa, non è rimasto praticamente nulla in casa" Harry continua a parlare da solo mentre i piccoli sono ancora rintanati nella camera di Noah e sono abbracciati per farsi forza a vicenda, provano un grande amore l'uno per l'altra e si aiutano sempre.
"Cosa gli faccio mangiare adesso a quei due? Menomale che ci sono i pancakes che ha fatto Louis stamattina" il riccio rassegnato dalla sua totale incapacità a cucinare, lascia perdere la cucina e raggiunge le camere dei suoi figli, si blocca sulla soglia di quella di Noah quando li sente piangere e li vede abbracciati l'uno all'altra. Non sa se entrare o meno, non sopporta quando piangono, lo ritiene una perdita di tempo.
"N Noah, mi manca la tua voce, mi vuoi ancora bene?" Il maschietto annuisce e abbraccia di più la sorella
"Ti voglio tanto bene anche io e voglio bene anche a Loulou. Perché oggi non è venuto? S secondo te è andato via anche lui come la nostra mamma? Anche Louis è nella casa delle nuvole con gli angeli?" I due piccolini piangono di più e non riescono a calmarsi
"Ho anche la bua alla testa e mi blucia. Sono triste senza Louis" Harry è ancora dietro alla porta e non sa se tornare di là o entrare, alla fine opta per la seconda opzione e si decide a raggiungere i suoi figli.
"Che succede qui?" Forse non è stata una buona idea quella di Harry, visto che i bambini invece di calmarsi piangono di più, spaventati dalla presenza del padre
"N niente, n noi abbiamo f fatto i bravi. S scusa papà" Honey piange talmente forte che trema per i singhiozzi e Noah cerca di aiutarla. Harry sospira e si siede sulla sedia a dondolo che c'è in camera
"Non vi sto sgridando, voglio solo sapere perché piangete. Ti fa male la testa, Honey?"
"H ho un po' di bua"
"Puoi venire qui? Cosi vediamo cos'ha la tua ferita" la bambina non ha mai disobbedito a suo padre e con coraggio scende dal letto e lo raggiunge. Harry sbircia sotto la fasciatura e vede che la ferita della piccola è leggermente arrossata, ci pensa un po' e poi si batte una mano sulla fronte
"Che cretino che sono! Ovvio che ti dà fastidio, il medico ha detto che bisogna medicarla due volte al giorno, mi sono completamente dimenticato e pensare che mi ha dato anche il medicinale da applicare sulla ferita e le garze per rifare la medicazione" scioglie la fasciatura ed effettivamente la ferita va medicata
"Dobbiamo medicarla e devo avvisare anche Louis, da domani dovrà farlo lui, due volte al giorno per una settimana. Vieni Haley, andiamo in bagno". La bambina lo segue in silenzio e Harry fa sedere la piccola su di uno sgabello che hanno in bagno mentre prende tutto l'occorrente per medicare la ferita
"Brucerà un po' ma poi passerà, vedrai che così la tua ferita guarirà presto" Honey annuisce e il riccio, dopo aver versato un po' di medicinale sull'ovatta va a disinfettare la ferita e una volta finito avvolge la testa della piccola con della garza sterile, realizzando così una nuova fasciatura
"Ecco qua, ho fatto presto, hai visto?"
"S si"
"Ti ho fatto male?"
"N no, sei stato bravo" ammette Honey e Harry sembra quasi sorridere
"Adesso vedrai che la ferita non ti farà più male"
"Grazie"
"hai fame?"
"S si e anche il mio gemello Noah"
"In realtà anche io, ma c'è un problema, ho bruciato il pranzo e adesso non c'è niente da mangiare" la piccolina spalanca la bocca
"E adesso come facciamo?"
"Sai cosa? Andiamo a pranzo fuori".
***
"Sei soddisfatto adesso, Ni?"
"Direi di si, però manca qualcosa. Andiamo a prendere un gelato?" Louis e Zayn scuotono la testa e ridono per Niall e la sua voglia di cibo, Justin invece batte le mani entusiasta della proposta dell'irlandese
"Elatooooo!!" Niall lo prende in braccio e gli fa battere il cinque
"Bravo Just! Cosi si fa, andiamo a prendere il gelato" i due corrono alla ricerca del gelato mentre Zayn e Louis rimangono più indietro
"Grazie per questa bella mattinata, Justin non si è mai divertito così, lui non è abituato a passare del tempo con altre persone al di fuori di me, siamo solo noi due e facciamo tutto insieme"
"Lui.. ehm.. non.. scusa Zayn, sono un disastro con le parole.."
"Tranquillo Louis, so cosa vuoi chiedermi. Justin ha solo me perché suo padre ci ha rifiutati, è giovane anche lui e non se l'é sentita di prendersi questa responsabilità, del resto la colpa é stata mia. Ho conosciuto questo bellissimo ragazzo 3 anni fa in vacanza, io ero ad un campo estivo con la parrocchia mentre lui era in vacanza da solo, avevo quasi 16 anni e lui 19. Ero vergine e ancora non ero sicuro della mia sessualità, vedi io vengo da una famiglia molto religiosa che non accetta gli omosessuali, per loro è un qualcosa contronatura, per questo ero timoroso di scoprire la mia vera natura, avevo paura del loro giudizio. Conobbi questo ragazzo il secondo giorno di vacanza, eravamo in Spagna e io sarei rimasto un intero mese lì, lui invece non aveva una data di partenza e alla fine decise di partire lo stesso mio giorno. Devo ammettere che io mi innamorai all'istante, era bello, dolce, gentile ma molto chiuso e riservato, in quel periodo di 'frequentazione' non mi raccontò niente di lui, solo che era di Londra e che frequentava il secondo anno di college. Una settimana prima di ripartire facemmo l'amore per la prima volta. Io ero vergine e so che può sembrare stupido perché lo conoscevo da poco, ma ero convinto di fare l'amore con lui e volevo 'donare' a lui la mia prima volta. In quegli ultimi giorni andammo a letto insieme diverse volte e l'ultima sera ci promettemmo di continuare a sentirci e di non perderci di vista, alla fine ci dividevano solo 4 ore, non era poi tanto.."
"Hai scoperto di aspettare Justin quando sei tornato dalla vacanza?"
"In realtà me ne sono accorto solo 4 mesi dopo, quando ero quasi al quinto mese, casualmente anche. Io non avevo nessun tipo di fastidio e la pancia non era quella di una persona incinta, ero si ingrassato ma niente di esagerato. Nel frattempo però ero rimasto in contatto con il ragazzo, ci sentivamo sempre e facevamo anche le videochiamate, lui mi prometteva anche di venire da me a Bradford, ma alla fine non è mai venuto a trovarmi. Quando ho saputo di essere incinto è stato uno choc per me, insomma avevo appena compiuto 16 anni e la mia famiglia non sapeva nemmeno che fossi gay, immagina a vedermi con la pancia"
"Lo hai detto prima al tuo ragazzo o ai tuoi?"
"Prima a lui, pensa che presi il treno di nascosto dai miei e scappai a Londra da lui, appena mi vide mi baciò e si mostrò contento.. poi però gli dissi della gravidanza e gli mostrai la pancia. Credimi Louis, fu orribile, mi disse che ero pazzo e che non era suo il bambino, mi distrusse e da quel giorno non si é più fatto vivo. Tornai a casa e con coraggio raccontai tutto ai miei genitori, mio padre mi picchiò così forte da farmi perdere i sensi e dopo mi cacciò di casa. Ho vissuto per mesi in strada e alla fine della gravidanza ho chiesto aiuto ad una casa famiglia che accoglie le ragazze madri e persone sole che non hanno un posto dove stare. Justin è nato lì e sono rimasto in quella struttura fino all'anno scorso, quando ho compiuto 18 anni. É un anno che vivo dove capita, nelle strutture d'accoglienza e che mi guadagno da vivere come posso. Sono andato via da Bradford perché ormai nessuno mi dava più da lavorare e poi Londra è piu grande e c'è più possibilità di trovare lavoro" Louis si asciuga veloce qualche lacrima, la vita è proprio ingiusta
"Il padre di tuo figlio vive ancora qui? Non hai paura di incontrarlo?"
"Come ho detto prima, Londra è grande e poi lui, all'epoca, frequentava un college fuori città e tornava a casa solo nel weekend. Viveva in una zona residenziale, in una zona bellissima, dove vivono le persone benestanti, con buoni lavori e una bella vita, invece io sono una specie di senzatetto, guardami"
"Tu non hai niente in meno a lui!! Non devi vergognarti di nulla, anzi è lui che deve farlo"
"Lo sbaglio l'ho fatto io, ero un ragazzino ingenuo e credevo nell'amore"
"Come si chiama questo ragazzo? Sai il suo cognome? Avrà una famiglia alla quale puoi rivolgerti per chiedere aiuto"
"Non chiederei mai aiuto a lui e alla sua famiglia, é stato fin troppo chiaro 3 anni fa. Comunque si chiama Liam Payne e adesso avrá circa 22 anni".
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