Capitolo 8 Sguardi infuocati

«Ragazze volete un caffè?» chiede Cristal, e mi ritrovo a scuotere la testa, ma come al solito il destino e contro di me, o come in questo caso, mia madre è contro di me, perchè si ritrova ad accettare «dai Meg» mi richiama vedendomi ancora in auto, faccio un grosso respiro e prendendo tutto il coraggio in corpo entro nella tana del lupo.

Quando entriamo nella grande sala noto Denise la governante che appena ci vede ci saluta calorosamente «è bello rivedervi signora Davis e signorina Meghan» le sorrido e ricambio il saluto per poi vederla scappare in cucina. Appoggio la borsa a terra e mi accomodo su una poltrona e mi rilasso solo per un secondo «tesoro!» urla Cristal, no, non chiamarlo ti prego. Forse non ha sentito o forse con una scusa plausibile posso uscire da qua, ma non faccio in tempo a pensare ad altro quando lo vedo entrare nella stanza con i suoi pantaloni della tuta e una maglietta fin troppo attillata «siete tornate». Il mio cuore scalpita eccitato nel petto e subito vorrei prendermi a schiaffi...non posso trovarlo attraente, non posso! Ma guardarlo non nuoce a nessuno...no?... Lui intercetta il mio sguardo e con la paura possa vedere la lussuria nei miei occhi, li abbasso, non prima di notare la piccola figura alle sue spalle che quando mi nota mi corre incontro «Meg!» urla Berry saltandomi in braccio e subito lo stringo, per poi lasciargli un bacio sulla fronte «ehi come stai?» gli chiedo e credo di sentire lo sguardo di Ian addosso ma non ho il coraggio di controllare «bene! Io e papà stiamo costruendo una pista per il treno» trattengo una risata e gli scompiglio i capelli, dannazione è bello come il padre. Già e tuo padre sta giocando con me, e ancora non so se ne uscirò indenne. Sollevo lo sguardo su Cristal che nel mentre ci guarda con...gelosia? Invidia? Colta alla sprovvista dal suo sguardo lascio Berry dall'abbraccio, ma appena la riguardo un sorriso vivace è tornato sul suo viso pallido. Che strano.

Mentre loro continuano a parlare di feste e brunch mi ritrovo ad ascoltarle per niente interessata, mentre Ian e Berry sul divano stanno guardando una partita di baseball.

Cristal mi guarda «ah Meg mi stavo dimenticando, Marcus mi ha chiesto di te e gli ho dato il tuo numero, non è un problema vero?» che cosa? Non gli ho scritto apposta e lei va a dargli il mio numero? Ian si volta e mi guarda, so che è infastidito «certo che no» borbotto per niente felice «oh gli ha già scritto» dice mia madre felice io scuoto la testa mentre gli occhi di Ian mi fulminano silenziosamente «mamma non...» faccio per correggerla quando il mio cellulare vibra tra le mie mani:

Marcus:

Ciao Megan sono Marcus non so se ti ricordi di me. Sono quello scemo che ieri sera ti ha dato il numero. Volevo sapere se ti andrebbe di uscire domani sera. Fammi sapere.

Alzo gli occhi al cielo, Marcus sarebbe perfetto, della mia età, educato ma sopratutto senza nè moglie nè figli, eppure solo l'idea mi disgusta. Mia madre mi lascia un buffetto sul braccio «è lui vero? Prima eri bordò» mi chiede e alzo gli occhi al cielo «non è...» ma poi vedo lo sguardo di Ian, è incazzato, incazzato nero e sorrido malefica, è il momento giusto per fargli capire che non ha speranze «ehm si è lui...» borbotto e il suo sguardo di fuoco mi infiamma «e credo che accetterò di uscire con lui» devo fargli capire a Ian che questa storia deve finire ancor prima di iniziare «brava Meg, Marcus è davvero un bravo ragazzo» dice Cristal e io faccio un sorriso forzato «ah, certo» sussurro e quando mi volto a guardare Ian, lo noto con i pugni e i muscoli contratti.

Sorrido vittoriosa

Da Meghan

1-0 per Meg! Molto presto capirai quanto questa cosa sia malsana! Non sarò mai tua!

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