Capitolo 2 La mia ossessione

Apro la porta e mi rendo conto che è un'enorme studio, una grande scrivania nera domina l'intera stanza, vari divanetti sono posti sui lati sotto a grandi quadri, e infine una grande libreria a ponte è posta sopra alla veranda. Insicura mi addentro nella stanza, di sicuro qui ci lavora Ian, mi sembra quasi di sentire il suo profumo aleggiare nell'aria. Sto per uscire sul piccolo terrazzo quando sento una voce alle mie spalle «Meghan» mi giro ed ecco Ian Black che mi guarda appoggiato alla porta «scusami non dovrei essere qui» sussurro togliendomi le ultime lacrime dalle guance, sono sicura che in questo momento ho l'aspetto di un panda ma non di quelli carini. Lui si avvicina a me con un viso neutrale e io trattengo il fiato. Perchè quest'uomo mi scatena un vortice di emozione al basso ventre quando mi guarda? Devo controllarmi, pensa a Cristal, pensa a Berry. Lui è a pochi passi da me e mi sta osservando «stai bene?» chiede e io mi ritrovo ad annuire in assenza di voce «forse è meglio che ritorno giù alla festa» dico e mi volto ma lui mi ferma « aspetta» sbigottita mi giro a guardarlo. I suoi occhi sembrano quasi luccicanti mentre si posano su di me «ho bisogno di parlarti» dice e io mi agito. Mi fa segno di sedermi sulla poltrona, ma io mi appoggio contro alla scrivania «dimmi, c'è qualche problema?» gli chiedo congelata sul posto, mentre osservo le sue gambe a pochi centimetri dalle mie «si, il mio problema sei tu» all'inizio credo di aver capito male, ma poi lo guardo confusa. Lui velocemente si china su di me e io sorpresa rimango immobile «sei la mia ossessione, non faccio che pensare a te, e questo non va bene» scuoto la tesa mentre il mio cuore batte frenetico nel petto. Come sono la sua ossessione? Non è possibile! Un uomo come lui non può interessarsi a una ragazzina come me. Mi sta chiaramente prendendo in giro, perciò scoppio a ridere davanti alla sua faccia sorpresa «va bene Ian ci sono cascata, scherzo riuscito» dico e faccio per scivolare via dalla scrivania ma le sue mani mi afferrano i fianchi impedendomelo «non sto scherzando Meghan» spalanco gli occhi e cerco di allontanarlo sebbene la mia lussuria vuole solo baciarlo «tu non sai quante volte ti ho immaginato su questa scrivania...» dice lasciando la frase in sospeso, anche perchè sono sicura che non mi piacerebbe sapere come finisce, o forse si? Deglutisco e cerco di non sospirare di piacere per le sue mani che ancora mi accarezzano i fianchi «Ian credo che tu abbia bevuto o che comunque sei fuori di testa!» dico cercando di mantenere la calma «quindi lasciami andare e farò finta che nulla sia successo» lui sorride e si morde di nuovo il labbro in modo sensuale «amo la tua testardaggine, ma ormai Meggy sono io che non posso più dimenticarmi di te» e senza preavviso le sue labbra si fiondano sulla mie, un bacio profondo che io non posso non ricambiare. Le sue labbra sono morbide la sua lingua è delicata ma decisa contro la mia, in più i leggeri ansimi che gli escono dalla gola non fanno altro che eccitarmi ancora di più. Che diavolo sto facendo? Oddio sono nei pasticci. In un attimo di lucidità lo spingo via da me e lo osservo mentre ansimante rivuole la mia bocca «Ian dannazione sei sposato!» dico alterata e toccandomi le labbra gonfie dal bacio. Nessuno mi aveva baciato in questo modo «allora non hai capito, non me ne frega niente» mette le mani sulla mia nuca e mi obbliga a guardarlo negli occhi «sei l'unica cosa che voglio» dice e poi come se non fosse successo niente esce dalla stanza, lasciandomi ansimante, eccitata e piena di domande a cui non so dare risposte.

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