Capitolo 6
Margaret
Erano anni che non passavo una notte totalmente insonne, la mia testa non aveva smesso per un attimo di sfinirmi, portandomi in un posto buio, di nuovo.
Queste tenebre non mi lasceranno mai andare.
Se fossi stata a casa mia , a Milano, sarei rimasta a letto, al buio tutto il giorno, a piangermi addosso e ad ascoltare i miei pensieri malati.
Ma se non fossi scesa subito Elli sarebbe venuta a cercarmi, o peggio ancora Luca, e quello che so di certo è che non devo assolutamente rimanere sola con lui di nuovo.
Durante la notte avevo deciso di andare via centinaia di volte, avevo cercato un volo, l'avevo trovato , e avevo anche iniziato a pensare a cosa scrivere nel biglietto di addio per Elli.
Ma non posso, non posso semplicemente chiamare mio padre per dirgli "non posso" perché pretenderebbe delle spiegazioni che non voglio assolutamente dargli. E poi, adesso che sono qui, mi sembra di essere nel posto dove dovrei essere.
Margaret Doris sei ufficialmente uscita fuori di testa.
La sala colazione è piena di turisti: da piccoli giocavamo ad inventarci le storie di tutte le coppie che passavano da lì, ovviamente le mie erano sempre le migliori.
" In fondo a destra, lei bionda , lui vecchio. Lui è un magnate del petrolio pieno di soldi, lei una bambola senza cervello ed arrampicatrice sociale. Gli mette il sonnifero nel bicchiere la sera perché le fa ribrezzo dormirci insieme e quando lui è crollato lei esce da sola e si circonda di compagnie maschili più giovani del marito."
Luca mi compare dietro all'improvviso e inizia a fare il nostro gioco come se sapesse che era proprio quello a cui stavo pensando.
" Secondo tavolo al centro, stanno insieme da tanto tempo, e sono stati molto innamorati. Poi è successa la vita, lei vuole un figlio lui pensa solo alla carriera, anzi no al contrario odio che le donne siano sempre quelle fragili, lui vuole un figlio mentre lei pensa solo alla carriera. Si sono allontanati e si sono raffreddati, il capo di lei le fa delle avance, lui ha conosciuto un'altra in palestra. Lui ha il cuore a pezzi e ha prenotato questa vacanza per ricordarsi com'era prima ,ma lei lo odia perché era di vitale importanza che seguisse lei personalmente quella specifica fusione, e quindi passa i giorni attaccata allo smartphone proprio come adesso. Quando torneranno a casa lui si scoperà la tipa della palestra."
" Cazzo Maggie non c'è storia! Sei troppo brava a questo gioco! Perdo sempre con te non farò mai più questa cosa. Io odio perdere."
Si mette davanti a me e mi fissa, lo vedo sorridere, gli spunta la fossetta sulla guancia destra e il mio cuore sussulta.
" Mi stupisci Margaret , credevo che a quest'ora saresti già scappata via."
Come fa ad essere bellissimo come un angelo e fastidioso come un demone?
" E perché avrei dovuto? Sto bene! Nulla mi tocca e nulla mi tange."
Sorride e sorrido anche io, entrambi sappiamo benissimo che tutto mi tocca e tutto mi tange.
Elli arriva dalla cucina e mi fa un sorriso che mi ferma il cuore, no, non posso andare via, anche se suo fratello mi farà impazzire io non posso scappare via.
" Ho una sorpresa per te Meg! Vieni con me! "
Mi trascina in cucina e sento odore di biscotti, di caffè , di cioccolato e di mele.
"La torta di mele, ricetta di mia mamma, solo per te!"
Combatto con tutti i ricordi che quella torta potrebbe riportare a galla e mi godo solo quel sapore unico, esattamente come la ricordavo , non ho mai più mangiato una torta di mele.
" Allora, finito qui tra un'ora sono libera fino al pomeriggio, ho pensato centinaia di cose che potremmo fare ma prima dimmi se tu avevi dei progetti!"
" Beh di certo voglio andare al mare - è vero non faccio una vera nuotata da dieci anni se escludiamo i martedì sera in piscina - e poi voglio ascoltarti parlare per ore, voglio che mi racconti ogni singolo giorno di questi dieci anni."
" Mare sia! "
Sorride e si illumina la stanza, si illumina anche la mia anima buia.
Qualche ora dopo mi godo il sole, ho fatto una nuotata mentre Ellie non ha mai smesso di parlare, è stata la mia salvezza, perché avevo troppa paura di dove mi avrebbe portato la mia testa se avessi nuotato da sola.
" Allora signorina! Abbiamo detto che avresti dovuto raccontare! " - le dico girandomi su un fianco per guardarla meglio.
" Beh cosa c' è da dire, ho studiato cucina, sono stata in Francia per un anno a diciotto anni, e quando sono tornata qui Luca mi ha proposto di prendere in mano con lui la gestione dell'hotel. Gli ho fatto promettere un ristorante in cambio e ho accettato! Fine della storia."
" In Francia! Wow sono davvero orgogliosa di te! "E lo ero davvero, l'avevo sentito nel cuore mentre parlava.
" Adesso tocca a te cosa fai a Milano?"
" Mi sono iscritta all'università quando sono andata a Milano, mi sono laureata in Marketing Management, poi una volta laureata ho totalmente cambiato carriera e sono andata a lavorare per l'agenzia immobiliare di mio padre." Mi fermo qui perché non voglio parlare ancora di mio padre.
" Vivi da sola o hai un fidanzato?"
" Vivo da sola! Mio padre mi ha regalato un piccolo appartamento quando mi sono laureata."
Beh lo aveva comprato con i soldi di mia madre tecnicamente ma questo evito di dirlo ad Elli.
" E tu? Sei fidanzata?"
Sono maestra nello sviare i discorsi.
" Beh c' è una persona, non c è niente di ufficiale tra di noi ci vediamo ogni tanto, sto bene con lui ma Luca mi da il tormento, non mi sento libera." per la prima volta da ieri sera Elli smette di sorridere.
" Andiamo non ci posso credere! Credevo che fosse cresciuto e avesse smesso di fare il coglione ficcanaso!"- cerco di allentare le tensione.
" Mai smesso! Da quando sei andata via è peggiorato esponenzialmente! Credo che riversi su di me tutto l'istinto di protezione che prima ci dividevamo tu e io! - fa un sospiro e continua - Beh in realtà glielo lascio fare, dieci anni fa lui non ha perso solo te Meg ha perso anche il suo migliore amico , credo si sia ritrovato totalmente solo all'improvviso ed era una condizione a cui non era affatto abituato."
Non voglio continuare ad ascoltare , sento una lacrima scendere e non riesco a ricacciarla indietro, anche Elli la vede.
" Non è colpa tua Meg! Non è mai stata colpa tua, hai deciso di andare via e lo capisco, forse anche io sarei scappata via, noi lo abbiamo capito e lo abbiamo accettato, solo Luca non l'ha fatto! Lui credeva che qui con noi saresti stata bene, era sicuro che lui sarebbe riuscito a farti stare meglio, e ti ha lasciata andare solo perché credeva che saresti tornata indietro dopo qualche mese. Ti ha sempre aspettata, anche quando ha smesso di parlare di te io sapevo che ti stava aspettando." è calma, tranquilla, non c'è odio nella sua voce, non c'è disprezzo, non so come fa ma non mi odia per quello che è successo.
A questo punto non mi sforzo nemmeno più di non piangere, le parole di Elli hanno rotto un argine e non riesco più a fermarmi.
" Elli è molto più complicato, io dovevo andare, non potevo rimanere qui con lui."
Lo dico tra i singhiozzi e lo dico a me stessa, è un mantra che mi ripeto da dieci anni.
Tiene le mie mani nelle sue e mi guarda senza distogliere mai lo sguardo da me.
" Adesso sei qui e non importa più niente! Smettila di pensare Meg. Smettila di chiedermi scusa è la vita che deve chiederci scusa non tu. So quanto ti costa stare qui, so che hai nuotato vicino a me per non rimanere sola con i tuoi pensieri, non so perché hai deciso di tornare proprio adesso ma l'hai fatto, e c'è una sola persona che può aiutarti a smetterla di stare male dopo dieci anni, perché una persona sola è passata per il tuo stesso inferno e quella persona è Luca."
Sento qualcosa dentro di me , come se un pezzo del mio cuore frantumato fosse tornato al suo posto in quel momento, so che Elli ha ragione, so che non è colpa mia, so che partire è stata la soluzione giusta per me, ma so anche che il buio mi ha tenuta prigioniera per dieci anni, e se sono qui è perché voglio tornare a vedere la luce.
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