Capitolo 13
Margaret...dodici anni prima
Erano state settimane d'inferno.
Da quando i miei ridicoli occhi avevano deciso di dire a Luca, senza che io riuscissi a controllarli , che ero innamorata di lui non avevo smesso un attimo di sentirmi uno schifo.
Non c'era stata notte in cui ero riuscita a chiudere occhio, ogni volta che provavo a farmi cullare dalle braccia di Morfeo, le immagini di me e Luca al molo mi stringevano il cuore così tanto che diventava impossibile respirare.
Evitavo Marco, non avrei mai avuto la forza di sottopormi ai suoi occhi indagatori, forse ero semplicemente stanca di mentire a tutti.
Luca invece evitava me.
E del resto come avrei potuto dargli torto!
Gli avevo dato uno schiaffo...
Quanto tempo sarebbe passato prima che la mia vita fosse andata definitivamente a rotoli? Molto poco temevo.
C'era sempre la possibilità che Luca non avesse visto davvero quello che i miei occhi volevano dirgli, insomma speravo solo che lui non avrebbe mai potuto immaginare che la piccola Meg, quella con cui aveva diviso la vita, si fosse presa una cotta colossale per il suo migliore amico.
Invece io da mesi ormai non facevo altro che pensare a lui, all'inizio non riuscivo a credere a quello che mi suggeriva il cuore, vivevo piena di senso di colpa, mio fratello non avrebbe mai potuto capire , mai potuto accettare, poi il senso di colpa si era tramutato in rabbia , ero arrabbiata con Luca perché mi considerava una stupida sorella, arrabbiata con me stessa perché mi ero innamorata dell'unico ragazzo che non avrei mai potuto avere e arrabbiata con Marco perché era colpa sua!
Era solo colpa sua se non avrei mai potuto dire a Luca quello che provavo davvero, se lo avessi fatto avrei perso mio fratello e io non potevo vivere senza Marco. Eravamo arrivati in questo mondo insieme e non avrei mai potuto tradirlo così.
Avevo deciso di uscire con Lorenzo perché dovevo dimenticare quella stupida cotta, dimenticarmi di Luca, e invece nulla era andato come avevo previsto, avevo litigato con Marco, avevo litigato con Luca e mentre gli davo uno schiaffo i miei occhi dentro i suoi avevano fatto tutto da soli, gli avevano detto che lo amavo.
Stupidi occhi, stupida Meg...
Ma continuare così non aveva senso, la mi vita così non aveva senso, mi mancava l'aria senza di lui...
" Meg..."
Stavo uscendo da scuola, le lezioni erano appena finite, non avrei potuto ripetere nessuna parola detta quel giorno dai miei professori, ero troppo distratta, tutta questa situazione mi stava lacerando l'anima...
" Marco...andiamo a casa?"
" No, non ancora devo andare a parlare col professor Caruso, quello stronzo mi ha messo 6 nella verifica di matematica! 6 Meg! Era perfetta! Ma quello stronzo mi odia lo sanno tutti..."
Le sue parole erano uscite dal mio cervello con la stessa velocità con cui lui le aveva sputate fuori...non le avevo nemmeno elaborate...
" Allora vado senza di te..."
" Meg! Aspetta! Ho parlato con Luca oggi, gli ho detto che vuoi parlargli..."
" Cosa hai fatto??? - non riuscivo a crederci, perché non riusciva a non impicciarsi della mia vita?? - Marco ma come cazzo..."
Non mi fece neanche finire la frase...
" Meg senti sei mia sorella, ma lui è il mio migliore amico, non posso stare tra due fuochi! Vi dovete chiarire! Sembrate due cazzo di zombie! Chiedigli scusa e facciamola finita!"
Lo vidi allontanarsi senza nemmeno darmi il tempo di ribattere...
Uscì da scuola senza avere nessuna intenzione di aspettare mio fratello, e poi lo vidi, Luca stava lì davanti a me con la sigaretta in bocca, lo sguardo perso nel vuoto, aveva i jeans scuri strappati sulle ginocchia, la giacca di pelle, i capelli scarmigliati...
Avevo solo voglia di tuffarmi tra le sue braccia, respirare il suo odore e stare lì per sempre...
Mi mancava così tanto...
Queste settimane senza di lui mi avevano fatta ragionare, non avrei mai avuto il coraggio di dire a Marco la verità, e sopratutto non avrei potuto vivere un giorno di più senza avere Luca nella mia vita, quindi dovevo chiedergli scusa, fargli dimenticare qualsiasi cosa lui pensasse di aver visto nei miei occhi e tornare ad essere la sua stupida sorella.
Andava bene, me lo sarei preso così visto che era l'unico modo di averlo.
In fondo... forse Marco aveva ragione...
"Luca dobbiamo parlare."
Il modo in cui i suoi occhi si posarono su di me mi rivelarono tutta la sorpresa che provava di vedermi lì davanti a lui, come non si aspettasse che avrei mai trovato il coraggio, ma fu un attimo, poi la sorpresa lasciò il posto a qualcos'altro, rabbia? No più che altro sembrava...dolore...
Gli ero mancata anch'io?
O forse semplicemente mi odiava per quello che gli avevo fatto...
" Dimmi!" disse in un soffio.
Presi fiato...
" Scusami per...per lo schiaffo io ero arrabbiata...mi dispiace non avrei mai dovuto farlo. "
" Non m'importa di quello."
Era infastidito, mi guardava oltre come se cercasse una via di fuga, come se io fossi un animale che lo stava braccando...
" Importa a me! Sei il mio migliore amico e mi sono comportata da idiota! "
Si girò e puntò i suoi occhi sui miei, immaginavo di leggerci sollievo...invece erano pieni di rabbia...
" Meg non è niente! Non avrei dovuto immischiarmi nelle tue cose! "
Fece per allontanarsi da me, e io sentì il mio cuore spezzarsi , non potevo lasciarlo andare...lo trattenni per una mano, gli occhi stavano per esplodermi sotto il peso delle lacrime...
" Ti prego Luca! Non smettere mai di immischiarti."
Fu un attimo...mi tirò a sé e mi strinse...e poi ero finalmente di nuovo tra le braccia di Luca...
" Va tutto bene piccola, va tutto bene, sono uno stronzo ficcanaso e non smetterò mai di esserlo, e non smetterò mai di volerti bene."
Il suo respiro mi calmava, il battito del suo cuore mi cullava, lo annusavo e avrei voluto sentire quell'odore per sempre.
Avevo deciso di dimenticarmi di lui, di far finta che gli ultimi mesi non fossero mai esistiti, di far finta di non morire dalla voglia di baciarlo ogni volta che i miei occhi si posavano sul suo viso perfetto, sarebbe stata dura all'inizio ma avevo chiaro in mente il mio obbiettivo, non potevo perderlo.
Non potevo rischiare di non averlo più nella mia vita, e del resto solo un'idiota poteva innamorarsi di un ragazzo che non l'avrebbe mai guardata come un uomo guarda una donna.
Rischiavo di perdere mio fratello, di litigare con i miei genitori e di non avere più Luca nella mia vita per niente!
Solo per uno stupido sentimento che non sarebbe mai stato corrisposto!
Era questo che dovevo fare, vivere come avevo fatto fino a qualche mese fa.
Ma adesso lì tra le sue braccia stavo dimenticando tutti i miei buoni propositi, ero tra le sue braccia e il mondo aveva smesso di girare.
" Mi sei mancata da morire Meg. Non riuscivo più a respirare lontano da te."
Fui io a smettere di respirare invece.
Nel senso letterale del termine...io non stavo respirando.
Fanculo Luca Ruggeri! Fanculo!
Avevo appena deciso di dimenticarmi di te!
La sua bocca era così vicina che avrei potuto baciarlo solo sporgendomi, e per qualche secondo pensai davvero di farlo, di usare la tattica del cerotto , strappa veloce e sentirai meno dolore, e mentre fissavo quella sua perfetta bocca ebbi netta la sensazione che anche lui stesse pensando la stessa cosa.
No Meg! Adesso confondi il sogno con la realtà!
Si staccò da me improvvisamente e fece un cenno verso la sua moto chiedendomi in quel modo se volessi un passaggio a casa, io scossi la testa, non mi sentivo forte abbastanza da poter stare attaccata al suo corpo senza procurarmi un esaurimento nervoso. Così andò via, senza dire un'altra parola, lasciandomi lì con il cuore spezzato in milioni di piccoli pezzi ed il terrore profondo che nulla nella mia vita sarebbe mai tornato come prima.
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