Capitolo 12
Luca...dodici anni prima
Erano passate settimane dal giorno della discussione al molo, io evitavo Margaret e parlavo poco con Marco, giravo in moto per interi pomeriggi per non rischiare di incontrarli per caso, inventavo impegni e corsi pomeridiani che non esistevano. Non potevo andare avanti così.
Sapevo che avrei dovuto affrontarli prima o poi ma non ne avevo la forza. Erano i miei migliori amici, avevo passato con loro ogni giorno della mia vita, e adesso per una debolezza rischiavo di rimanere solo per sempre.
Così allontanavo il momento in cui avrei perso loro e in cui avrei perso persino me stesso, perché parliamoci chiaramente Luca che possibilità ci sono che tutto questo casino non ti porterà a perdere tutto??? Nessuna...nessuna possibilità...
Continuavo a rivivere quei momenti con Meg cercando di cogliere qualcos'altro...forse avevo immaginato tutto, forse nei suoi bellissimi occhi verdi non c'era quello che io avevo pensato di aver visto , forse avevo visto solo il riflesso di quello che c'era nei miei.
Ma no non era possibile, perché io non ero innamorato di lei...
Ah no?
Ma chi cazzo prendi per il culo Luca?
A chi vuoi darla a bere?
Non sei innamorato di lei?
E a chi pensi continuamente?
Cosa vedi se chiudi gli occhi?
Quale odore ti fa perdere la testa?
E poi avevo una tale voglia di baciarla che mi sembrava di impazzire....
Non potevo mentire ancora a me stesso...ma era sbagliato, era tutto sbagliato.
E poi c'era Marco, lui ci aveva visti, aveva visto Meg darmi uno schiaffo e se avesse visto anche lui quello che avevo visto io?
Se avesse visto anche lui negli occhi di sua sorella quel sentimento che non riuscivo neanche a nominare?
Non riuscivo più a vivere così...
Dovevo fare assolutamente qualcosa per non impazzire ... forse avrei dovuto ricambiare gli sguardi provocanti che mi lanciava Marianna del secondo banco...forse così avrei potuto affrontare Marco senza rischiare che mi uccidesse...
" Hey fratello...ma si può sapere cosa ti è successo?"
Come potevo pensare di sfuggire al mio migliore amico... eravamo in palestra, avremmo dovuto giocare a pallavolo ma era ovvio che non avevamo nessuna voglia di farlo...eravamo seduti sugli spalti e Marco mi fissava...
" Non è niente Doris... "
" Hey! Guarda che lo so!"
Sentì nitidamente il mondo rallentare...e il mio cuore fermarsi...
Marco lo sapeva...adesso mi avrebbe accusato di essere un porco...poi mi avrebbe tirato un pugno...e poi non avrei più avuto un fratello...
" Marco ascolta non è...non...non pensare che..."
" Hey! hey ... hey smettila di balbettare!! Lo so che si è comportata da ragazzina stupida! Non devi difenderla solo perché è mia sorella...ma a sua difesa posso dirti che ero stato io a farla incazzare Luca credimi, avevamo discusso ed era fuori di sé... e poi adesso è distrutta...sta peggio di te."
Quindi questo era quanto, Marco era, per fortuna, convinto che fossi arrabbiato con Meg per quello stupidissimo schiaffo... Dio grazie... non aveva idea allora... iniziai a respirare di nuovo, poi riflettei meglio sulle sue parole, Marco aveva detto anche un'altra cosa... la mia Meg stava male...male per me?
" Marco non...non è per lo schiaffo...è che non l'avevo mai vista così."
Ok non era tutta la verità ma cazzo non era nemmeno una bugia!
Quel giorno al molo gli occhi di Meg fissi sui miei erano totalmente diversi da tutte le volte in cui li avevo fissati da sempre...
" Lo so Luca...te l'ho già detto...non so che cavolo le prende...Meg non è mai stata così, mi sfugge! Voglio dire è la mia gemella ed ho sempre, sempre, saputo cosa le passava per la testa senza bisogno che lei me lo dicesse. Ma ora zero, tabula rasa, nemmeno io so che fare credimi...forse dovreste parlare...parlale ok? Ha bisogno di chiederti scusa credo."
Annuì ma parlare con Meg era fuori discussione, se davvero era innamorata di me cosa avrei potuto dirle?
Avevo solo due scelte e giuro su Dio erano entrambe sbagliate!
Avrei potuto fare finta di non provare niente per lei, avrei potuto spezzarle il cuore, perderla, uscire con Marianna e accettare che prima o poi un altro ragazzo le si sarebbe avvicinato...dare il mio cuore in pasto ai leoni, ma non perdere Marco, non perdere la mia famiglia , la mia vita, la mia cazzo di normalità...
O avrei potuto dire a Meg che anche io ero innamorato di lei ,perché sì, io ero dannatamente innamorato di lei...lei sarebbe stata mia finalmente ma io avrei perso tutto...
Il resto della mattinata era passato senza che io smettessi di pensare a Meg, avrei voluto che fosse chiunque ad occupare il mio cuore e la mia mente, ma non lei, come avevo fatto ad innamorarmi di lei, non riuscivo, non potevo smettere di pensarci e se Marianna del secondo banco mi aveva lanciato qualcuno dei suoi sguardi io non me n'ero nemmeno accorto...
A lezioni finite mi appoggiai ad un albero nel cortile della scuola aspettando Marco , fumavo e cercavo di non pensare a niente...
" Luca dobbiamo parlare."
Margaret! Non l'avevo sentita arrivare, era rigida, preoccupata, pallida e con le occhiaie , era un fascio di nervi, indossava dei normalissimi jeans e un maglioncino rosa con la scritta " always follow your dreams" era così da lei che reprimere un sorriso fu davvero difficile.
Il mio primo istinto fu quello di calmarla, di stringerla e farla rilassare, ma strinsi i pugni fino a sentire le unghie conficcarsi nella carne.
" Dimmi!" dissi in un soffio.
" Scusami per...per lo schiaffo - allora aveva ragione Marco stava male davvero per quello. Glielo leggevo negli occhi, era mortificata...ma a me non importava nulla di quello stupido schiaffo - io ero arrabbiata...mi dispiace non avrei mai dovuto farlo. "
" Non m'importa di quello."
Volevo solo che andasse via adesso. Le avevo dato modo di scusarsi come mi aveva chiesto suo fratello, adesso poteva anzi no doveva andare via!
" Importa a me! Sei il mio migliore amico e mi sono comportata da idiota! "
Il mio migliore amico, questo è quello che disse, ed io sapevo che avrei dovuto sospirare di sollievo per la tragedia scampata e prendermi a pugni per aver pensato che lei mi amasse, in realtà avevo sentito il mio cuore spezzarsi perché io invece...io la amavo.
"Meg non è niente! Non avrei dovuto immischiarmi nelle tue cose! "
Dovevo andare via di lì, dovevo smettere di pensare a lei, dimenticarla...la scansai ma lei mi prese per il braccio e mi trattenne, occhi verdi pieni di lacrime dentro occhi nocciola incazzati...
" Ti prego Luca! Non smettere mai di immischiarti."
Teneva la sua piccola mano sul mio braccio come se davvero credesse che sarebbe riuscita a trattenermi se io avessi voluto andar via, guardavo la mia piccola Meg lì , dritta davanti a me sul punto di scoppiare in lacrime , ed io non ero così forte, non potevo lasciarla lì così, era la mia Meg e vedendo i suoi occhi rossi non riuscì a resistere un minuto di più, la strinsi tra le mie braccia con il naso tra i suoi capelli, annusandola, Dio quanto mi era mancata!
" Va tutto bene piccola, va tutto bene, sono uno stronzo ficcanaso e non smetterò mai di esserlo, e non smetterò mai di volerti bene."
Il suo profumo mi faceva girare la testa e capì che nessuno sguardo di Marianna, nessun pugno di Marco avrebbero potuto farmi smettere di stringerla a me.
Ero in un mare di guai, ero in un oceano di guai.
E per la prima volta nella mia vita non avevo nessuno con cui parlarne.
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