Resa Dei Conti

Dopo tre giorni, grazie agli allenamenti di Knight, Palette era visibilmente migliorato ed era più pronto che mai per togliere il trono dalle grinfie del principe Nightmare, nonché suo zio.

Ink ed Error non sarebbero andati con lui ma la scorta personale del conte gli avrebbe dato tutto il sostegno di cui aveva bisogno.

Quando tornarono alla città dove i due principi vivevano per prima cosa Palette andò da Reaper e Geno per informarli di ciò che aveva in mente di fare: spodestare il princile Nightmare.

Geno, appena saputa la notizia, non sembrava molto contento che il giovane scheletro si addossasse una simile responsabilità per il semplice fatto di essere il figlio di Dream, tra l'altro era un figlio illegittimo ma siccome non c'erano altri figli nessuno avrebbe mai avuto da ridire.

Anche Reaper non sembrava entusiasta del piano ma decise comunque di unirsi al gruppo, benché si fidasse del conte Error, non si fidava di Knight, perché neppure Error sapeva chi ci fosse sotto quell'elmo e neanche gli importava se cioè non significava che erano in pericolo.

<Reaper... Non credo sia una buona idea> si lamentò Geno, sinceramente preoccupato per il consorte.

<lo faccio per Goth. Non voglio che sposi una persona che non ama.> ripose Reaper appogguandogli una mano sulla spalla <ma tornerò, te lo prometto>

Geno lo abbracciò <guai a te se non mantieni la promessa> disse poi.

Alla fine il gruppo partì, il pianoera abbastanza semplice: sarebbe bastato intrufolarsi nel castello e riuscire a dare la notizia che Dream aveva dato alla luce un figlio, sebbene illegittimo.

Per entrare usarono le fogne, opzione poco pulita certo, ma anche poco sorvegliata.

Camminarono fino ad arrivare dentro al castello ma una volta dentro Reaper notò che i suoi sospetti su quel cavaliere non erano poi tanto infondate, infatti era sparito.

<che fine avrà fatto?>

<non lo so, ma noi dobbiamo continuare.> rispose Dust, spingendo il giovane Palette con la disapprovazione di Reaper.

Riuscirono ad entrare nel palazzo ma trovarono una brutta sorpresa ad aspettarli, ovvero Cross con le guardie di Nightmare che gli puntavano loro le armi <arrendetevi subito o morirete.> intimò con in mano una spada piuttosto grande, sembrava quasi un coltello più che una spada.

Palette e gli altri non ebbero alternative che arrendersi, vennero ammanettati e portati proprio al cospetto del princile Nightmare.

<bene, bene, bene... Reaper, dal conte Error mi sarei aspettato questo tradimento, ma da parte tua....ettere così a rischio la tua famiglia...>

<Geno è molto più forte di quello che pensi Nightmare. Ed anche Goth.> rispose Reaper con un'espressione carica d'odio nei confronti del principe <e poi non sono io il traditore. Sei tu che hai tradito la promessa!>

Palette era senza parole, non pensava che tra Reaper e Nightmare ci fosse così tanto odio.

<una promessa fatta quando eravamo solo dei mocciosi. Non è che valga molto...>

<ma Error ha mantenuto la sua parte! Come mai proprio tu hai tradito quello che ci eravamo promessi? Non sei rimasto fedele al tuo cuore Nightmare! Lo sappiamo benissimo entrambi!>

<perché mi sarei dovuto sforzare tanto se, essendo il principe, posso avere chi voglio?>

<perché tu lo ami ancora! Hai scelto Goth solo per capriccio! Solo perché ti sei reso conto di non essere riuscito a far innamorare di te una persona>

Palette rimase sconvolto, tutto questo casino era dovuto al semplice fatto che il principe non aveva ottenuto la persona che amava?

Come era possibile?

Notò, tra l'altro, che Killer aveva spostato lo sguardo, come se sapesse qualcosa.

<adesso basta! Rinchiudeteli nelle segrete, domani verranno giustiziati!> ordinò in fine Nightmare e Cross obbedì.

Rimasero nell'oscurità della cella, si vedeva appena e faceva piuttosto freddo, senza contare che non avevano più le loro armi.

<ma.. Quindi lei signor Reaper... Conosceva il principe Nightmare?> domandò Palette, che voleva capire la situazione.

<sì, io, il principe ed Error eravamo grandi amici da piccoli, con Error questa amicizia è rimasta ma con Nightmare...> rispose Reaper abbassando il capo.

<e... Di che promessa stavate parlando?>

<in sostanza ad ognuno di noi piaceva un altro scheletro, ma sembravano tutti irraggiungibili così abbiamo fatto una promessa, anche se era più simile ad una scommessa, ovvero che prima o poi saremmo riusciti a conquistare le nostre cotte>

<e... Lei e il conte Error... Ci siete riusciti?>

<sì, io ho sposato Geno ed Error riuscì a conquistare Ink> rispose Reaper con un sorriso malinconico sul volto al pensiero di cosa aveva dovuto superare per riuscire a conquistare Geno.

<invece il principe Nightmare non ci è riuscito?>

<sì, ci riuscì... Ma venne comunque respinto...>

<cosa? Perché?>

Reaper alzò lo sguardo verso Killer <questo... Non lo so>

Killer fece una smorfia guardando da un'altra parte ma Palette gli si avvicinò <Killer... Eri tu la cotta del principe?>

Lui però non rispose ma Palette insistette e alla fine parlò: <non sono la sua cotta. Lui mi ama proprio. Ma io gli dissi che se voleva stare con me... Avrebbe dovuto abbandonare il trono.>

Palette rimase perplesso per una richiesta simile <come mai? Avresti avuto una vita agiata senza faticare>

<perché Nightmare... Non era così una volta.> fu tutto ciò che Killer disse per poi rifiutarsi di rispondere ad altre domande.

Palette si mise seduto vicino a Reaper e cominciarono a pensare ad un modo per fuggire, un compito piuttosto difficile dato che non avevano alcun tipo di attrezzatura.

Continua.

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