il principe
Palette aveva dipinto per tutta la notte, aveva realizzato davvero molti quadri e molti raffiguravano Goth, non sapeva spiegarsene il motivo ma dopo aver scoperto che era lei... Non era più riuscito a togliersela dalla testa.
Aveva continuato a dipingere senza fermarsi neanche un secondo ed ora era stanco ed affamato.
Decise così di scendere ed andare a fare colazione.
Seduti al tavolo trovò anche il signor Geno ed il signor Reaper, il primo stava bevendo del the mentre il secondo del caffè, anzi, accanto a lui c'era proprio una brocca di caffè ormai mezza vuota.
<Oh mio dio, Palette! Ma.... Hai un aspetto terribile>
<ma hai dormito ragazzo?> Domandò Repaer abbassando la tazza
<ehm... In realtà no, ho passato tutta la notte a dipingere>
<cosa!?>
<È stato più forte di me, non riuscivo più a smettere>
Geno sospirò <non ti fa bene alla salute Palette, vai a riposare>
Palette fece per obbedire ma poi si bloccò e si voltò verso i due scheletri che lo ospitavano <s-sapete per caso quando tornerà Goth? M-mi sarebbe piaciuto molto rivederla> chiese imbarazzato.
Geno sorrise <sta ancora studiando purtroppo ma dovrebbe tornare per le vacanze invernali, quindi tra un mese o giù di lì>
<d-davvero?!> Domandò Palette scattando in piedi
<certamente> rispose Geno <visto che hai passato la notte a dipingere ora sono curioso di vedere cosa hai creato, posso?> Domandò Reaper alzandosi
<c-certo>
I tre scheletri andarono nello studio di pittura e appena videro le opere Reaper e Geno rimasero di sasso
<ma... Sono bellissimi, hai un grande talento> disse Geno meravigliato
<vero, magari potremmo esporli alla mostra che faremo tra poco> concordò Reaper
Palette si bloccò, poi si voltò verso Reaper <d-dite davvero signor Reaper?> Domandò incredulo
<certo, le tue opere sono davvero stupende, non mi sembrerebbe giusto non mostrarle a tutti>
<m-ma io... Sono solo un ragazzo vagabondo>
<ho saputo che ti piace il pittore Ink vero?>
<S-SÌ! E molto anche, le sue opere sembrano così vive>
<anche lui era solo un ragazzo vagabondo una volta, mi ricordi lui sai?>
Palette si bloccò <davvero? Come mai?>
<Sei un ragazzo molto solare e ami davvero dipingere, si vede dalla cura che hai messo in ogni dettaglio>
<g-grazie>
Scelsero alcuni dei quadri di Palette anche se era difficile farlo, erano uno più bello dell'altro.
Dovettero modificare la disposizione di alcuni quadri ma alla fine la mostra era pronta.
Era un evento molto sfarzoso e Palette si sentiva a disagio in mezzo a tutti quei nobili, poi c'era l'etichetta, Palette non sapeva neanche come comportarsi, era timido ed impacciato mentre parlava con la gente che si avvicina ai suoi quadri ammaliata da essi, ma vedendo in ragazzino se ne andavano pensando ad una presa in giro.
Palette era piuttosto affranto, malgrado le sue opere piacessero nessuno lo prendeva sul serio.
<Ehi ragazzo, tutto bene?>
Palette si voltò <oh, signor Reaper... S-sì, tutto bene.... Più o meno> rispose abbassando lo sguardo.
<Non ti prendono sul serio vero?>
<C-come lo sa?>
<Succede a molti pittori molto giovani, i normali nobili non capiscono il vero talento ma vedrai che qualcuno se ne accorgerà> disse mettendogli una mano sulla spalla
<grazie signor Reaper>
La serata andò avanti abbastanza tranquillamente, quando ad un certo punto a Palette si avvicinò uno scheletro con un mantello giallo ed una coroncina sulla testa.
<Ciao, hai fatto tu questi ritratti?>
<S-sì> rispose Palette deglutendo
<hai davvero un grande talento, come ti chiami?>
<Palette>
<sai, la prima volta che venni ad una mostra di Repaer e Geno ero solo un ragazzo e conobbi un pittore della mia stessa età, mio padre gli offrì un lavoro a palazzo, divenne sempre più famoso ma poi se ne tornò in viaggio>
<un momento... A palazzo? Voi siete il principe Dream>
Po scheletro fece un sorriso e con un cenno della testa disse <ebbene sì, sono io>
<wow, non pensavo di incontrarvi altezza> disse Palette con gli occhi che brillavano dalla felicità.
Il principe sorrise <io e Reaper siamo buoni amici, vengo sempre alle sue mostre> l'attenzione di Dream venne catturata da un quadro che raffigurava Goth <lo hai fatto tu anche questo?>
<Eh? S-sì>
<conosci la figlia di Reaper? Come?>
<L-la incontrai anni fa mentre giravo per il mondo, casualmente sono stato raccolto dal signor Reaper qualche giorno fa e ho scoperto che era sua figlia... Io neanche sapevo il suo nome prima...>
<Oh... Ti piace?>
A quella domanda il suo volto divenne giallo <ehm...io..>
Il principe ridacchiò <mi ricordi molto Ink sai? Anche lui faceva così quando gli facevo queste domande>
Palette non riuscì a rispondere e il principe si congedò lasciandolo ad osservare il quadro di Goth.
"Goth... Non vedo l'ora di rivederti" pensò mentre la mostra andava avanti, smettendo di curarsi delle frecciatine dei nobili e pensando solo alla ragazza che, senza saperlo, le aveva rubato il cuore.
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