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Ormai era passato un mese, tutto sembrava più lento adesso, ma questo non è un male. Tutto era più calmo e non c'erano più pensieri negativi e ansia dietro a ogni angolo. Finalmente tutto era tornato al suo posto, giusto in tempo per l'inizio della scuola.
Tutti erano entusiasti, non tanto per il ricominciare lento e noioso delle lezioni, ma per il ritrovate i compagni che non vedevano dall' estate. Adrien e Marinette, insieme ad Alya e Nino, erano intenti a fare compere per il materiale scolastico. La corvina adorava questo momento, le piaceva girare tra gli scaffali e mettere nel carrello quel che poi avrebbe usato in classe. Era un po' come fare shopping, no? Quel giorno indossava un vestitino rosa che non aveva ancora avuto l'occasione di indossare e aveva tenuto o capelli sciolti, quindi spesso quando chiamava Adrien lui non la sentiva perché era nel suo mondo, incantato dalla bellezza della ragazza.
Ai loro amici sembravano adorabili, erano contenti che fossero tornati insieme, tutto era come sarebbe dovuto essere.

Andarono alla cassa e dopo aver pagato decisero di dividersi, Alya e Marinette volevano assolutamente un gelato, ma André aveva la febbre e quindi non poteva lavorare; quindi decisero di prenderlo dal bar del supermercato,che si trovava dal lato opposto a dove Adrien aveva parcheggiato. Ok un secondo, facciamo un passo in dietro... Gabriel aveva chiamato Adrien il giorno prima;gli ha detto <<Guarda fuori>> e poi ha chiuso, ovviamente non lo aveva salutato. Adrien era già stupito per il fatto che il padre lo avesse chiamato, figuriamoci di sentirsi dire qualcosa del genere. Ma obbedì lo stesso. Fuori c'era una macchina blu notte che aveva parcheggiato davanti al cancello. "Che maleducati, non hanno visto il cartello del passo carrabile?" pensò all'inizio il modello, ma man mano che si avvicinava iniziò a notare che sopra c'era un fiocco e un biglietto. Uscì dalla casa, trovando aattaccato al finestrino un foglio di carta.

Per il figlio che avrei dovuto trattare con più cura.
Adrien, questa è per te. So che non può riparare tutto quello che ho fatto... Ma spero almeno che così una piccola parte di me avrà il tuo perdono.
Figliolo tu sei il mio tesoro più grande, volevo proteggerti, ma un fiore ha bisogno di luce oltre ad acqua per stare bene... Io l'ho capito solo ora.

Mi spiace e ti voglio bene
Gabriel.

PS guarda dentro la macchina.

Adrien stava per piangere, ma volle fare come il padre diceva.
Dentro l'auto, seduto sul sedile del guidatore, c'era proprio lui: Gabriel.
<<Ciao figliolo>> disse con la voce che tremava.
Il biondo non riuscì più a trattenere le lacrime e lo abbracciò, <<C-certo che ti perdono! T-ti voglio bene papà!>>
Fu uno dei momenti più belli da quando sua madre se ne era andata, ma ancora non capiva...
Il padre gli chiese se poteva rimanere lì dato che se ne era andato dall' Italia (avrebbe gestito tutto via portatile da casa) e ovviamente il ragazzo acconsentì, ma si chiedeva come mai avesse pensato a quelle cose... Ne era felice ovviamente, ma gli sembrava strano.
Mentre prendevano insieme Adrien fece la fatidica domanda e lui rispose così <<Be',da quando hai trovato l'amore ci ho pensato molto,intendo a quando tua madre se n'è andata, e mi sono venuti alcuni dubbi... La decisione finale l'ho presa quando ieri ho chiamato Marinette per il secondo assegno e lei mi ha dato la notizia... A proposito, auguri figlio mio!>> e gli diede una pacca sulla spalla.
<<Quale notizia?>> domandò confuso il modello. <<Oh! Non te lo ha ancora detto!-disse emozionato- Fai finta che non abbia detto nulla>>

Quindi, tornando al presente, i ragazzi andarono alla macchina e iniziarono a caricare le buste nel portabagagli mentre chiacchieravano; ma quando si parla di Adrien ci dev'essere sempre qualcosa che va storto, se no la sua sfortuna non è felice.
<<Adrien!>> gridò una voce alle sue spalle. Il modello si girò e rimase pietrificato. "No, non lei" pensò, ma a Lila disse semplicemente un "ciao" veloce e distaccato, ma lei non si lasciava liquidare così <<Non ci vediamo da tanto!>> cercò di attaccare bottone la mora. Proprio in quel momento arrivarono Marinette e Alya che avevano finito il gelato
<<Ciao Lila>> disse acida la corvina guardandola bieca, il suo saluto venne subito ricambiato da Lila che aggiunse <<E lei che ci fa qui?>> .
Adrien perse le staffe, prese la corvina per una spalla e la tirò a se <<Se non l'hai capito lei è la mia ragazza, se ti da fastidio sei pregare di sparire. Anzi, non mi importa se ti sta bene o no, sparisci lo stesso>> e detto questo fece un cenno agli amici per far intendere di salire sull' auto. Tutti si incamminarono verso il veicolo a testa alta e senza guardare la castana che era rimasta allibita; tutti a parte Alya che quando le passò davanti le fece una linguaccia.

Erano già arrivati di fronte la casa dei due mori che scesero e salutarono la coppia e, appena furono arrivati al portone di casa il biondo disse a Marinette di passare al posto del passeggero.
<<Che c'è?>> Chiese sorridendo la ragazza.
Il modello la baciò <<Non so se te lo ricordi-rispose rimanendo sul vago- ma oggi è... Il nostro mesi-versario>>. La corvina sorrise e lo baciò di nuovo <<Ovvio che me lo ricordo, ma la mia sorpresa te la darò a casa mia>> ridacchiò.
<<Bene, perché anche la mia te la devo dare lì>>sorrise Adrien.

Arrivati all' apparamento di Marinet il ragazzo le chiuse gli occhi con le mani e la guidò verso il suo regalo.
<< Pronta? 1, 2, 3... AUGURI!>> disse togliendo le mani.
Marinette rimase di stucco: il salone che sarebbe dovuto essere una pastivceria, che fino al giorno prima era rimasto vuoto, era pieno di ogni strumento di cui avrebbe avuto bisogno.
C'era il bancone e gli scaffali dove avrebbe poggiato e dolci il pane.
Nella camera ad essa collegata c'erano forni di ultima generazione, fornlli, un frigorifero enorme e una credenza molto, ma molto, capiente.
La corvina sentì gli occhi che le pizzicavano e le lacrime di gioia che le ricavano le guance.
<<Oddio... Adrien... Non so che dire>> disse buttandolgi le braccia al collo <<Dimmi che mi ami>> le sussurrò all' orecchio <<Ti amo>> gli disse a fior di labbra. Ma proprio quando si stavano per baciare lei si staccò <<E no, ora tocca a me>> disse saltellando per l'emozione.
Corse sopra e prese uno scatolino rettangolare.
Adrien la guardò incuriosito e iniziò ad aprirlo.Non si sarebbe mai aspettato di vedere una cosa del genere...
<<Ti ricordi quando abbiamo fatto l'amore? Be' questo mese ho avuti un ritardo e...>>
Adrien alzò lo sguardo dal test di gravidanza che era all'interno dello scatolo <<Diventerò padre?!>>chiese con le lacrime agli occhi.
<<SÌ!>> disse anche la ragazza piangendo.
Su baciarmi di nuovo, assaporando la gioia di una vita insieme, felici e contenti con la loro famiglia. Si immaginavano il primo di tre bambini che poi avrebbero avuto che giocava con il nonno Gabriel mentre la mamma Mary si accarezzare il pancione.
E rimasero abbracciati, immersi nel loro piccolo ma immenso spicchio di felicità...

~il mio piccolo spazietto~
E anche questo libro è arrivato alla fine!
Spero sia piaciuto a voi leggerlo come è piaciuto a me scriverlo, vi mando un bacio grande e e vi lascio immaginare a voi il futuro che attende i nostri cari Adrien e Marinette.
È stato un piacere e un onore stare con voi e io vi salutò così.
Arrivederci miei piccoli mashmellow!!💞💋❤
Da Topfan110 è tutto... Per ora

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