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Marinette con un colpo secco staccò Luka e quasi lo fece cadere.Lui la guardò perplesso,poi capì e imbarazzato si scusò.
<<Scusami tu,avrei dovuto capirlo prima che eri interessato a me in modo da evitare tutto questo.Ma vedi...io amo un' altra persona...>>
Luka strabuzzò gli occhi e le chiese quasi piangendo chi fosse il ragazzo.
Marinette scosse la testa <<Non posso dirtelo.Ma dono sicura che c'è già qualcun'altro pronta ad amarti come meriti.Ciao Luka>> disse.
Corse a casa mentre le lacrime iniziavano a scorrele sul viso,aprì con una sallata la porta di ingresso e si fiindò dentro.
<<Adrien!>> gridò in ore da ai singhiozzi.Aveva veramente bisogno del ragazzo,di essere rincuorata mentra lui abbracciava stretta.Ma lui non era in casa.
Si buttò sul letto bagnando il cuscino con le lacrime che le gocciolavano sul mento.
Passò una notte orribile in preda a spasmi e incubi,ma la cosa che le faceva più paura era il non sapere dove fosse il modello.
Anche Adrien stava passando una notte tremenda.Non riusciva a dormire e le lacrime continuavano a bagnare la sabbia su cui si era steso.Non poteva chiudere gli occhi nemmeno per un secondo perché appena le palpebre calavano gli tornava in mente l'immagine orribile di Marinette e Luka,del volto inebrianti del chitarrista,dei loro corpi così vicini,delle loro labbra unite in un bacio.
Non voleva tornare a casa quella notte,perché si sentiva tradito. Marinette lo aveva sempre usato,si era presa la parte più importante di lui facendoli credere di avere una possibilità e poi lo aveva buttato via,come un gioccatolo da usare,come se non valesse nulla per lei,come se fosse solo un oggetto qualsiasi.
Passò la notte sulla spiaggia,in preda a convulsioni e schiavo dei suoi pensieri.

La mattina seguente Marinette si svegliò con il viso rosso e gli occhi gonfi di pianto.Prese per prima cosa il telefono e chiamò Adrien.Era proccupatissima ,non era da lui andarsene senza dire nulla.Ripse la segreteria.
Dopodiché le venne in mente una cosa: probabilmente anche Luka aveva passato la notte a piangere,in fondo era lui quello che era stato rifutato.
Mandò un messaggio a Kagami dicendole che era il suo mento.Che il chitarrista era probabilmente in una situazione delicata e che avrebbe avuto bisogno di una spalla su cui piangere;ma non diede spiegazioni.
Si diresse in cucina e si versò una tazza di latte e cereali e cominciò di nuovo a piangere rendendo salato il piatto.
In quel momento sentì scattare la serratura e la reazione istantanea fu di gira si subito.Era Adrien,aveva degli occhiali da sole e teneva le mani nelle tasche del giubbotto.Marinette corse ad abbracciarlo con le lacrime che le rigavano il viso,ma lui la respinse.
<<A-adrien!Dove s-sei stato?Non s-sai quanto ho a-vuto biso-gno di un t-tuo ab-braccio>> gli disse singhiozzando.Adrien cercava di trattenere la rabbia ma la corvina si accorse degli spasmi della sua mano e insietreggiò.
<<Ah sì?Avevi bisogno di me eh?Perché io sono sempre al tuo servizio e non ho niente di meglio da fare che stare dietro alle richieste di una ragazzina,vero?Be' sai che c'è?-disse levandosi gli occhiali e svelando gli occhi verdi smeraldo gonfi per il pianto della notte trascorsa-Sono stanco di essere sempre il ripiego,la seconda
scelta!>>
Marinette continuava ad indietreggiare,fino ad arrivare con la schiena alla parete,cercando di far calmare il biondo,in vano.
Alla fine Adrien uscì di nuovo sbattendosi la porta alle spalle,non poteva sopportare di stare lì.Aveva ragione,per lei lui era solo un oggetto da possedere.
La ragazza non ce la faceva più,sentì le gambe cederle scivolò con la schiena lungo la parete fino a sedersi a terra singhiozzando.
Aveva perso tutto:aveva distrutto l'amicizia con un amico perché non era stata abbastanza intelligente da capire il palese flirt che lui stava cercando di avere,aveva forse azzerato le possibilità dell' amica con il chitarrista e-cosa più orribile- aveva perso la persona che amava di più al mondo.
Adrien era stato prima un confidente,poi un amico,poi il suo amore impossibile...e ora non lo aveva più.

Marinette smise di msngiare per la depressione.Non usciva più da quattro giorni,da quando Adrien se ne era andato sbattendo la porta.Del ragazzo invece non si aveva traccia,era scomparso e nessuno sapeva dove fosse, persino il padre si era preoccupato.
Kagami era molto preoccupata,sia per loro sia per il fatto che due  giorni a seguire sarebbe partito l'areo che li doveva riportare in Francia e se lo avessero perso sarebbero potuti tornare solo due settimane dopo.
Un giorno decise di andare da Marinette, bussò ma la porta era socchiusa.Chiese permesso e,non avendo riaposta,entrò.La casa sembrava deserta ma se si ascoltava bene si poteva udire un leggero singhiozzare proveniente dal piano superiore.
Salì le scale e con estrema cautela spinse laporta della camera dell'amica.
L'immagine che le si piazzò davanti fu orripilante.
La ragazza era stesa sul letto con i capelli sporchi e unti per la poca cura che avevano avuto in quei giorni,le guance leggermente scavate per il mal nutrimento e gli occhi privi di ogni scintilla vitale da cui scendevano impetuose le lacrime.
<<Oddio...MARINETTE!- disse fiondandosi ad abbracciarla-COME TI SEI RIDOTTA!>>
La giapponese ed sinceramente preoccupata per l'amica che sembrava quasi al punto di decidere di suicidarsi.Per mezz'ora nessuna delle due parkò,Kagami era intenta a lavare la corvina che si era trascurata molto.
Le massaggiare i capelli con lo shampoo mentre la ragazza sembrava un cadavere seduto nella vasca da bagno,la asciugò e le preparò qualcosa da mangiare.
Mentre la iboccava le disse <<Mia cara,so tutto.So di Luka,di Adrien,tutto.Ma non puoi sciuparti così!>> la corvina avrebbe pianto, ma era troppo disidratata.
<<È che...È che i-io lo amo.E ora l'ho perso!-disse singhiozzando-E non so nemmeno
perché!>>
<<Minette ma sei seria?!-le disse stizzita l'amica-Ti bacia un ragazzo,lui quel giorno non torna a casa e il giorni dopo dice che è stufo di essere usato come ripiego;non ti viene in mente nessuna risposta?!>> la corvina guardò in basso e ci rifletté,ma alla fine scosse la testa.
<<È INNAMORATI DI TE MARY!Probabilmente ha visto te e Luka e si è sentito messo da parte,tradito!>> Quelle parole furono come uno schiaffo ho un piena faccia,sentì l'adrenalina scorrerie nelle vene e saltò in piedi.
Il suo atteggiamento dolce e amorevole,ma anche pervertito e malizioso,la sua gentilezza,la sua premura,le sue frecciatine e battute.
Tutto quadrava.
Marinette senza dare spiegazioni corse al piano di sopra.Si mise dei pantaloni leggeri ma comodi,una T-shirt nera e una felpa.Prese un zaino e ci ficcò dentro il portafogli,dei vestiti puliti,il cellulare e scese le scale determinata.
Ringraziò l'amica della sua visita e dell' essersi presa cura di lei abbracciandola e andò alla porta.
<<Dove vai?>> le gridò la ragazza dall'altra stanza.
<<A trovare l'amore della mia vita>> disse Marinette prima di girare la maniglia.

~il mio piccolo spazietto~
Ciao piccoli mashmellow!
Come va la vita?
Spero bene!
Volevo dormo che FORSE d'incassi aggionro, ma prendete con le pinze quest' informazione.Ditemi se la storia vi sta piacendo e scrivetemi anche se avete qualche richiesta per questa o per la prossima storia.
Prima di andare volevo avvertito che credo che stiamo per arrivare alla fine della storia.
Ora vi saluto e vi abbraccio forte
Bacini baciosi!❤❤❤💋

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